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Global Cybersecurity 2024, Marocco nella prima categoria

ROMA (ITALPRESS/MNA) – Secondo il rapporto dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), il Marocco si è classificato nella prima categoria del Global Cybersecurity Index 2024, con forti misure nazionali di sicurezza informatica.
Il Marocco è stato riconosciuto come uno dei paesi con le migliori prestazioni in termini di sicurezza informatica, secondo l’ultimo Global Cybersecurity Index (GCI) pubblicato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni ( ITU ). L’edizione 2024 colloca il Marocco nel Tier 1, la categoria più alta, che riflette un forte impegno nazionale nelle misure di sicurezza informatica.
I punteggi assegnati da GCI al Marocco sono notevoli: misure giuridiche (20/20), misure tecniche (18,12/20), misure organizzative (20/20), misure di sviluppo delle capacità (19,38/20) e misure di cooperazione (20/20), per un totale di 97,5 punti su 100.
I paesi di livello 1 sono descritti come “modello” con punteggi da 95 a 100 su 100, dimostrando “un forte impegno in materia di sicurezza informatica verso azioni coordinate e guidate dal governo che comprendono la valutazione, l’istituzione e l’implementazione di determinate misure di sicurezza informatica generalmente accettate in tutti e cinque i pilastri o oltre”. a tutti gli indicatori”, secondo il rapporto ITU.
I buoni risultati del Marocco si inseriscono in un contesto di rafforzamento degli impegni globali in materia di sicurezza informatica. Il punteggio medio globale per i paesi, secondo l’ITU, è aumentato a 65,7 su 100 dal 2020.
Tra le aree analizzate, queste includono l’implementazione di norme sulla protezione dei dati e sulla privacy, l’istituzione di CIRT nazionali, lo sviluppo di strategie nazionali globali di sicurezza informatica, la conduzione di campagne di sensibilizzazione e la partecipazione ad accordi internazionali sulla sicurezza informatica.
L’inclusione del Marocco nel gruppo più alto suggerisce che il paese ha effettuato investimenti sostanziali e impegni politici per rafforzare le proprie capacità di sicurezza informatica.
Tuttavia, l’ITU sottolinea che anche per i paesi con i migliori risultati “c’è sempre spazio per la crescita, il perfezionamento e l’adattamento, indipendentemente dal punteggio GCI di un paese”.
-foto screenshot sito Global Cybersecurity Index –
(ITALPRESS).

Malta esorta le Nazioni Unite a riformarsi e aumentare propria efficacia

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha dichiarato in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che le Nazioni Unite devono riformarsi per aumentare la propria efficacia. Nell’incontro di New York si è discusso di pace e sicurezza internazionale. Il mandato biennale di Malta come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza scade a dicembre. Abela ha affermato che Malta continuerà a restare ferma nel suo sostegno alle Nazioni Unite. “Non te ne vai quando noti delle imperfezioni. Raddoppi i tuoi sforzi per risolverli. “In un momento storico in cui tutti sono entusiasti del potenziale dell’intelligenza artificiale non dimentichiamo che, oltre all’intelligenza, ci sono altre due competenze umane fondamentali: l’umanità e la compassione”, ha affermato, aggiungendo che l’ONU è un’espressione di tutti e tre.
Nel suo discorso Abela ha affermato che alla fine del mandato di Malta è giunto il momento di riflettere: “Dietro ogni triste statistica c’è una triste realtà umana. E’ una vergogna per il nostro mondo che il 2024 abbia portato con sè troppe statistiche strazianti e troppe storie di miseria umana. Non dobbiamo mai perdere di vista quelle storie. Come leader, non dobbiamo mai nasconderci dietro le statistiche. Non dobbiamo dimenticare le madri di Gaza, a cui sono stati portati via i figli e le figlie, o coloro che vivono nella costante paura di perdere i propri figli nel prossimo attacco militare. Non dobbiamo dimenticare le famiglie e gli amici degli ostaggi tenuti da Hamas, che non sanno se e quando rivedranno i loro cari. Non dobbiamo dimenticare gli orfani e le vedove in Ucraina che hanno perso tutto quando la loro città è stata bombardata e rasa al suolo”, ha detto.
Abela ha dichiarato che coloro che soffrono sono stati delusi dai leader le cui azioni hanno mostrato disprezzo per i principi su cui è stata fondata l’ONU. Ha esortato i suoi colleghi a non perdere mai di vista la difficile situazione dei sudanesi che lottano per assicurarsi il cibo in un conflitto devastante e delle donne e delle ragazze in Afghanistan che vengono cancellate dalla società attraverso la promulgazione di editti repressivi e oppressivi. Ha fatto riferimento anche ai bambini in Siria e Yemen che hanno dovuto sopportare oltre un decennio di conflitto, e ai venezuelani che, a suo dire, sono stati privati ??della libertà a causa del loro fermo impegno a favore della democrazia.
“Non dobbiamo mai perdere di vista la difficile situazione degli adolescenti di Haiti che vengono privati ??dell’istruzione e reclutati da bande spietate. “E anche quando il conflitto giungerà al termine non dobbiamo mai perdere di vista le sue ramificazioni, la sofferenza che lascia dietro di sè”, ha affermato, riferendosi alle popolazioni della Bosnia-Erzegovina, dell’Iraq, della Repubblica Democratica del Congo e della Somalia – che continuano a soffrire le terribili conseguenze delle mine terrestri, molto tempo dopo la fine dei combattimenti, lasciando molte persone con ferite mortali. Le orribili esperienze di queste persone devono motivare i leader mondiali a impegnarsi maggiormente per raggiungere gli obiettivi stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite, ha aggiunto. Intanto, il ministro degli Esteri maltese Ian Borg ha criticato gli attacchi russi contro i civili in Ucraina. Intervenendo a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Borg ha affermato: “Le infrastrutture critiche non devono mai essere un obiettivo. Gli ospedali non devono mai essere un bersaglio. Le scuole non devono mai essere un obiettivo militare. E soprattutto, i civili e i bambini non dovrebbero mai essere un bersaglio”. Nella sua dichiarazione Borg ha invitato la Russia a porre fine a tutte le ostilità e a ritirare le sue forze dall’intero territorio dell’Ucraina. “La comunità internazionale richiede una soluzione duratura a questo conflitto. Una pace che rispetti le frontiere, i diritti umani e la Carta delle Nazioni Unite”, ha affermato.
(ITALPRESS).

Sahara occidentale, Danimarca sostiene il piano di autonomia del Marocco

NEW YORK (ITALPRESS) – “La Danimarca considera il piano di autonomia presentato dal Marocco nel 2007 come un contributo serio e credibile al processo ONU in corso e come una buona base per una soluzione concordata tra tutte le parti”. E’ quanto emerge dal comunicato congiunto al termine della riunione a New York tra il ministro degli Affari esteri danese, Lars Løkke Rasmussen e il suo omologo marocchino Nasser Bourita.
Nel comunicato, i due ministri hanno ribadito il loro sostegno al processo guidato dalle Nazioni Unite e all’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura, e ai suoi sforzi per raggiungere una soluzione pacifica e reciprocamente accettabile al conflitto, in conformità con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La nuova posizione della Danimarca, si aggiunge ai numerosi paesi dell’Unione Europea, fra cui la Spagna, la Germania, la Francia, a sostenere il Piano di autonomia del Marocco, mentre 30 paesi africani hanno aperto sedi consolari a Dakhla e Laayoune. Questo annuncio si inserisce in una dinamica internazionale che ha visto più di 110 paesi membri delle Nazioni Unite fornire il loro sostegno a questa iniziativa.
-Foto Map –
(ITALPRESS).

Il Marocco annuncia la sua strategia digitale

RABAT (ITALPRESS) – Il Marocco ha presentato la sua strategia Digital Morocco 2030, con l’ambizione di posizionare il paese come hub digitale e leader regionale, spiega la rivista Finances News Hebdo. Con un budget di 1 miliardo di dollari tra il 2024 e il 2026, la strategia Digitale del paese nord africano punta alla creazione di posti di lavoro, digitalizzazione dei servizi pubblici, sostegno all’ecosistema delle startup e diffusione del 5G. Secondo le fonti, si prevede di generare 240.000 posti di lavoro diretti nel settore digitale entro il 2030, con 100.000 giovani formati ogni anno.
“Questa cifra include 50.000 riqualificazioni professionali per preparare i talenti locali alle professioni digitali. Questo massiccio programma di formazione rappresenta un netto progresso rispetto ai 14.000 giovani formati nel 2022.
La strategia pone inoltre particolare enfasi sulla promozione dell’economia digitale. Tra gli obiettivi principali c’è l’aumento dei ricavi delle esportazioni digitali, che dovrebbero passare da 1,5 miliardi di dollari nel 2023 a quasi 4 miliardi di dollari entro il 2030. Questo comporta l’espansione dell’outsourcing, la creazione di 3.000 startup entro il 2030.
Sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici “Il governo punta a fare entrare il Marocco al top al 50 mondiale nell’indice dei servizi online entro il 2030”, si legge.
Sono previste riforme in diversi settori chiave, tra cui la sanità con l’accelerazione della telemedicina e il miglioramento delle infrastrutture digitali negli ospedali, l’istruzione con priorità sulla didattica a distanza e la formazione digitale degli insegnanti e la protezione sociale, puntando a una migliore accessibilità dei servizi sociali attraverso sistemi unificati piattaforme digitali.
L’implementazione del 5G è uno dei progetti più importanti di questa strategia. Il governo prevede che la copertura 5G raggiunga il 70% entro il 2030. Allo stesso tempo, 5,6 milioni di case saranno collegate alla fibra ottica.
Il miglioramento della rete Internet in tutto il Paese, in particolare in 1.800 località rurali, è una delle priorità per garantire che la transizione digitale vada a beneficio dell’intera popolazione. Sarà prevista anche la realizzazione di un cloud nazionale.
-foto Map-
(ITALPRESS).

Ecam, dialogo globale e multilateralismo per un mondo più solidale

MILANO (ITALPRESS/MNA) – Si è svolto a New York, in occasione della settantanovesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il sesto summit dell’Ecam – European Council for Africa e Middle East -, la piattaforma di dialogo globale creata per favorire la comunicazione, le connessioni economiche, la pace e la stabilità.
Capi di Stato e di Governo, rappresentanti dell’ONU e dell’Unione Europea insieme per confrontarsi sulla sanità come diritto fondamentale, sulla green transition, sull’istruzione, la ricerca e sull’agro-industria.
All’evento, organizzato e coordinato dal Presidente e fondatore dell’Ecam, Kamel Ghribi, sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del Botswana, Mokgweetsi Masisi; il Primo Ministro dell’Uganda, Robinah Nabbanja; il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus; il Ministro di Stato agli Affari esteri emiratino, Sheikh Shakhbout Nahyan Al Nahyan; il Commissario per gli Affari Internazionali di NYC, Edward Mermelstein; il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e Consigliere Speciale per l’Africa, Cristina Duarte; il Segretario Esecutivo della Commissione Economica dell’ONU per l’Africa Claver Gatete; i Ministri di Senegal, Costa d’Avorio e Mauritania; alti rappresentanti delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e di altre organizzazioni internazionali.
Nel corso del suo discorso introduttivo Kamel Ghribi ha dichiarato: “Oggi è una di quelle giornate in cui si rafforza la mia fiducia nel dialogo globale e nel multilateralismo. Dopo anni dalla fondazione di ECAM e tanto impegno, oggi una nuova conferma: ne è valsa la pena! E’ questa la direzione giusta da seguire, affinchè il mondo possa diventare più sicuro e più equo”.
I lavori, ai quali ha preso parte ed è intervenuto il Presidente del Gruppo San Donato, Angelino Alfano, sono stati conclusi dal Segretario Generale dell’Ecam, l’Ambasciatore Ettore Sequi.
-foto ufficio stampa Ecam-
(ITALPRESS).

Traffico di droga tra Sicilia-Spagna-Malta, 9 arresti

CATANIA (ITALPRESS/MNA) – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito, con la collaborazione di unità del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma e il supporto di militari AT-PI e cinofili etnei, due provvedimenti del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale etneo con cui sono state disposte misure cautelari personali e reali nei confronti di 9 persone, ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso con ulteriori 12 soggetti, dei reati di traffico organizzato e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante della transnazionalità.
Le investigazioni, svolte da unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania – Gruppo Operativo Antidroga del G.I.C.O. anche mediante attività tecniche, acquisizione di dati e notizie tramite banche dati in uso al Corpo, servizi di osservazione e riscontro, traggono origine dallo sviluppo di talune risultanze emerse nell’ambito di altro procedimento condotto dal predetto reparto.
Gli approfondimenti effettuati dalle Fiamme Gialle catanesi avrebbero consentito, nell’attuale fase in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, di delineare la struttura di due distinte consorterie criminali, accertandone il modus operandi caratterizzato da collaudati e consolidati stratagemmi finalizzati all’importazione sul territorio nazionale ed esportazione verso l’isola di Malta di sostanze stupefacenti e psicotrope nonchè alla vendita al dettaglio nelle locali piazze di spaccio.
Nel dettaglio, un primo sodalizio sarebbe stato operativo nell’hinterland etneo e nella provincia di Siracusa, ma con propaggini transnazionali, occupandosi direttamente dell’approvvigionamento, anche mediante importazione dalla Spagna, di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana, effettuandone i relativi trasporti sia verso l’Italia che verso Malta.
In tale contesto sarebbero emersi rapporti d’affari del sodalizio anche con un soggetto condannato per intraneità al clan “Cappello-Bonaccorsi”, il quale sarebbe risultato uno degli investitori in relazione ad alcuni carichi di marijuana.
Il secondo gruppo criminale avrebbe sfruttato la capacità dell’altro sodalizio di movimentare importanti quantitativi di stupefacente per occuparsi della gestione della vendita al dettaglio del narcotico nelle locali piazze di spaccio della provincia etnea e aretusea.Punto di contatto tra le due strutture associative sarebbe stato un soggetto facente parte di entrambe le compagini criminali. Nell’una avrebbe svolto il ruolo di longa manus per l’esecuzione degli ordini e delle direttive di uno dei promotori dell’associazione, occupandosi prevalentemente dei viaggi e della logistica di spedizione e trasporto dello stupefacente. Nell’altra, quale promotore, si sarebbe stabilmente occupato della cessione delle partite di droga approvvigionate dalla Spagna agli altri sodali per la successiva gestione della vendita al dettaglio.
Nel corso delle indagini, a conferma del quadro indiziario acquisito, sono stati effettuati in più fasi diversi sequestri di sostanza stupefacente per una quantità complessiva di circa 18 Kg di cocaina, 41 Kg di hashish e 50 Kg di marijuana che hanno portato all’arresto, in flagranza, di 8 persone. Il G.I.P. presso il Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha ritenuto dunque sussistente un grave quadro indiziario a carico degli indagati disponendo l’applicazione delle misuri cautelari: personali, nella forma della custodia cautelare in carcere, nei confronti dei citati 9 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico organizzato e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità tenuto conto dell’operatività del gruppo criminale in più Stati (Italia, Spagna e Malta); reali, nella forma del sequestro preventivo anche per equivalente, nei confronti di alcuni dei predetti indagati, di beni mobili e immobili, disponibilità finanziarie e altre utilità nella disponibilità e/o di proprietà degli stessi o comunque a loro riconducibili fino alla concorrenza della somma di 485.000 euro, corrispondente al profitto derivante dal traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa si colloca nel più ampio quadro delle attività poste in essere svolte da questa Procura e dalla Guardia di finanza di Catania volte al contrasto del traffico organizzato e dello spaccio di sostanze stupefacenti, a tutela della cittadinanza e, in particolar modo, delle fasce più deboli della popolazione.
-foto Gdf-
(ITALPRESS).

Casablanca ospiterà a ottobre il Digital African Summit 2024

ROMA (ITALPRESS/MNA) – L’8 e il 9 ottobre 2024, a Casablanca si terrà il Digital African Summit (ADS 2024), evento che riunirà i principali attori del settore digitale africano. Il tema centrale di questa sesta edizione sarà l’intelligenza artificiale (AI), annuncia Youssef Cheikhi, presidente del Groupement des Advertisers du Maroc (GAM) che organizza l’evento, vista attraverso le sfide e le opportunità per lo sviluppo futuro dell’Africa.
Sono attesi 3.000 partecipanti e 70 relatori, di cui il 40% donne. Queste previsioni segnano un aumento significativo rispetto all’anno precedente, quando l’ADS aveva riunito più di 2.800 partecipanti provenienti da 47 paesi, tra cui 27 africani e 65 esperti internazionali.
L’AI rappresenta una grande promessa di innovazione, specialmente per i giovani, ma comporta anche rischi significativi, come la creazione di disuguaglianze sociali. In particolare, l’Africa è esposta al rischio di un divario digitale sempre più ampio. Il Marocco e l’Africa devono padroneggiare questa tecnologia per garantirsi un ruolo di leadership nella nuova era digitale, ma ciò richiede politiche inclusive e misure di sicurezza.
L’Interpol ha recentemente evidenziato il pericolo crescente legato all’uso dell’AI da parte dei criminali informatici, soprattutto tramite sofisticate tecniche di phishing e truffe online, un tema che sarà al centro delle discussioni dell’evento. ADS 2024 si focalizzerà sull’AI, sulle sue potenzialità di sviluppo per settori come l’e-commerce e il marketing, e sulle precauzioni necessarie per evitare abusi tecnologici.
La continua evoluzione dell’ADS dimostra il desiderio degli organizzatori di rafforzare l’integrazione digitale dell’Africa e incoraggiare le sinergie tra i paesi africani per affrontare le sfide comuni dello sviluppo digitale. La svolta panafricana segnata da questo evento di mobilitazione non si limita ad un semplice cambio di nome, ma si traduce in un ripensamento degli obiettivi e delle aspettative di questo evento, divenuto un appuntamento imperdibile per decisori, imprenditori, investitori, e lettori digitali.
Il summit, oltre a essere una vetrina d’innovazione, sarà un “catalizzatore di creatività”, con la partecipazione di aziende come Google e TikTok. Verranno anche presentati gli African Digital Awards, un riconoscimento per le campagne digitali più innovative nel continente. Questi premi, creati per premiare l’eccellenza in campo digitale, onoreranno iniziative, aziende e attori che contribuiscono allo sviluppo dell’ecosistema digitale africano. Queste distinzioni mirano a incoraggiare lo sviluppo di un’economia digitale inclusiva e sostenibile in Africa. Il summit invita infine a riflettere su come l’Africa possa trarre il massimo vantaggio dall’AI, mantenendo un equilibrio tra innovazione e sicurezza.
Oltre a conferenze e panel, saranno organizzate sessioni di networking, workshop e dimostrazioni di soluzioni digitali innovative, offrendo ai partecipanti un’opportunità unica di condividere le proprie esperienze, sviluppare partnership e scoprire le ultime tendenze e innovazioni tecnologiche.
Tra le novità di quest’anno, il “Giardino Digitale”. Questo hub tecnologico sarà dedicato alle startup innovative che avranno un’inaspettata opportunità di presentare le proprie soluzioni e prodotti ad un pubblico di investitori, partner e potenziali clienti.
-foto screenshot sito Digital African Summit –
(ITALPRESS).

Al via la terza edizione del MedFilm Festival in Marocco

RABAT (ITALPRESS/MNA) – Per questa terza edizione, il MedFilm Festival propone un programma ricco e variegato, che unisce proiezioni, masterclass e incontri, evidenziando il ruolo centrale del cinema come specchio degli sviluppi sociali. Questo evento rafforza il dialogo culturale tra l’Italia, il Marocco e tutti i paesi del Mediterraneo, dove le arti, e in particolare il cinema, promuovono la comprensione reciproca e celebrano la diversità. Il pubblico avrà l’opportunità unica di scoprire anteprime e partecipare a arricchenti dibattiti con i registi.
Armando Barucco, Ambasciatore d’Italia in Marocco, tiene a sottolineare la portata di questo evento: “La promozione del cinema è al centro della programmazione dell’Ambasciata e dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat. La cultura e il cinema sono un momento straordinario specchio delle nostre società, delle crisi che attraversano e degli sconvolgimenti che stanno delineando il futuro. Tutti i film in programma rispondono a questa matrice, profondamente ancorata alla contemporaneità, in perfetta sintonia con le grandi risorse della cultura italiana e mediterranea”. Attraverso questa programmazione, il festival vuole essere un osservatorio delle trasformazioni sociali e umane, riflettendo le principali questioni del passato, presente e futuro attraverso profonde storie personali”.
In perfetta continuità con questa visione, Carmela Callea, Direttore e Addetta agli Affari Culturali dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat, sottolinea l’impatto del festival sull’identità mediterranea: “La Settima Arte diventa l’espressione di un’identità mediterranea basata sulla comprensione gli altri e l’incontro tra culture, lingue e religioni diverse Rinnovando questo magico incontro tra il mondo reale e l’immaginazione, Cinema, Musica e Danza creano momenti sublimi, ricchi di contenuti e di umanità”. Per Carmela Callea questa edizione del MedFilm Festival punta
a richiamare l’umanesimo fondamentale che attraversa l’arte cinematografica, facendo eco ai valori universali condivisi da queste diverse sponde del Mediterraneo.
Fin dalle sue origini, il MedFilm Festival, con i suoi trent’anni di esistenza, si è affermato come il primo festival in Europa interamente dedicato alla promozione del cinema mediterraneo ed europeo. Il suo obiettivo costante è creare uno spazio di dialogo interculturale in cui la diversità sia vista non solo come una risorsa, ma anche come motore di sviluppo. Questa ambizione trova un’eco particolare a Rabat, una città dove storia e modernità convivono in armonia, rafforzando il suo ruolo di crocevia di scambi artistici e culturali.
Quest’anno la prima tappa del MedFilm Festival, in programma a Rabat dal 25 al 29 settembre, per poi proseguire a Tangeri dal 2 al 5 ottobre, propone una selezione di 20 film, tra cui opere pluripremiate come “Io, Capitano” di Matteo Garrone in apertura. Questo film toccante ripercorre l’odissea di due giovani senegalesi alla ricerca di un futuro migliore in Europa.
La line-up comprende anche film in anteprima, tra cui “Gloria!” di Margherita Vicario, un vibrante inno a musiciste poco conosciute, e “Laf” (Palazzina Laf) di Michele Riondino, un’opera prima storica che esplora una pagina oscura della storia italiana. “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, commedia agrodolce apprezzata dal pubblico italiano, e cortometraggi come “Tilipirche” di Francesco Piras arricchiranno questa selezione. Per gli studenti ISMAC verranno proiettati in esclusiva due documentari d’eccezione: “L’esercito più piccolo del mondo” di Gianfranco Pannone e “Parlate a bassa voce” di Esmeralda Calabria.
Il legame tra Italia e Marocco sarà simbolicamente rafforzato dalla proiezione del film marocchino “Rèves ardents” di Hakim Belabbes, vincitore del Premio della Giuria al MedFilm 2012. Questo omaggio alla ricchezza culturale e alle identità plurali del Mediterraneo riecheggia nelle parole di Hakim Belabbes, direttore di ISMAC: “E’ con grande orgoglio che ISMAC partecipa a questa straordinaria edizione. Il MedFilm Festival incarna una visione che ci sta a cuore: unire le persone attraverso la cultura, celebrando le nostre identità comuni e le nostre diversità uniche. I nostri giovani registi , attraverso le loro creazioni, sono ambasciatori del nostro patrimonio culturale. Gli studenti dell’ISMAC avranno infatti l’opportunità di presentare i loro cortometraggi finali, fornendo così una preziosa visibilità alle giovani generazioni di registi marocchini”.
Oltre alla sua variegata programmazione, il MedFilm Festival quest’anno innova con la creazione del MedFilm Festival Prize per premiare i giovani talenti del cinema. Come spiega Ginella Vocca, presidente fondatrice e direttrice artistica del festival: “Sono felice di dare spazio a nuove iniziative. Il festival assegnerà tre borse di studio da 2.500, 1.500 e 1.000 euro a tre studenti ISMAC per i loro cortometraggi di diploma, e il vincitore del primo premio parteciperà alla 30esima edizione del MedFilm Festival di Roma, nell’ambito del progetto Methexis”. I film saranno selezionati da una giuria composta da Tarek Ben Abdallah, Esmeralda Calabria e Gianfranco Pannone, rafforzando così il ruolo di ISMAC come incubatore di giovani talenti marocchini.
Il clou di questa tappa di Rabat sarà la serata di gala al Teatro Nazionale Mohammed V il 29 settembre. Questa serata sarà scandita da un’eccezionale esibizione del Balletto di Milano, accompagnato dall’Orchestra Amadeus di Trecate, sulle musiche più emblematiche del cinema italiano. Un omaggio che conclude questa settimana di celebrazione cinematografica nel segno della cooperazione culturale tra Italia e Marocco.
-foto screenshot sito Istituto Italiano di cultura di Rabat –
(ITALPRESS).