LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta è stata ufficialmente rimossa dalla lista rossa dei viaggi dopo settimane di aumento dei casi di COVID-19. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha incluso Malta nella sua lista rossa a metà luglio, quando il numero di nuove infezioni è aumentato subito dopo l’apertura ai turisti e la rimozione di alcune restrizioni. Il numero dei casi attivi è sceso a 641. All’ospedale Mater Dei ci sono 36 pazienti, di cui due in terapia intensiva. Finora la pandemia ha causato 435 vittime.
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Malta torna nella lista dei viaggi “più sicuri” dell’Ue
Caruana Galizia, chiesto l’ergastolo per l’imprenditore Fenech
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – E’ stata chiesta dal procuratore generale la pena dell’ergastolo per l’imprenditore maltese Yorgen Fenech per il suo presunto coinvolgimento nell’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Fenech è anche incriminato per complicità nell’omicidio del 2017 e cospirazione criminale. Mentre il primo atto d’accusa prevede l’ergastolo, il secondo prevede una condanna da 20 a 30 anni di carcere.
Fenech sarà processato con l’accusa di aver ideato l’omicidio. Saranno processati anche due presunti sicari, i fratelli George e Alfred Degiorgio, mentre il terzo, Vince Muscat, è già stato condannato a 15 anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole.
L’atto d’accusa è stato presentato dal vice procuratore generale poco prima di una seduta programmata per una richiesta di cauzione davanti al tribunale penale.
Secondo l’accusa Yorgen Fenech ha anche ordinato cianuro puro in polvere dall’Ucraina e una serie di armi, tra cui granate e pistole, e centinaia di proiettili. Tutte le informazioni provengono da e-mail trovate sui dispositivi di Fenech che mostrano come avrebbe pagato in Bitcoin per il veleno e le armi.
Sono stati presentati i messaggi scambiati tra Fenech e suo fratello come prova che l’imputato stava tentando di fuggire da Malta a Palermo quando è stato arrestato nel novembre 2019. E’ stato respinto l’argomento della difesa che Fenech stava solo portando il suo yacht da Malta verso la Sicilia per riparazioni.
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Malta, un arresto per traffico di essere umani
MALTA (LA VALLETTA) (ITALPRESS/MNA) – Le autorità maltesi hanno arrestato all’aeroporto di La Valletta, un 36enne del Bangladesh con l’accusa di traffico di esseri umani e riciclaggio di denaro.
L’uomo faceva parte di un gruppo di 11 persone provenienti dal Bangladesh, fermate durante il controllo dei passaporti prima di imbarcarsi su un aereo per l’Italia, perchè sospettati di essere in possesso di documenti falsi. Durante una perquisizione, la polizia ha trovato denaro contante e altri oggetti che indicavano come il 36enne stesse organizzando e assistendo il resto del gruppo per raggiungere l’Italia utilizzando documenti falsi.
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Malta, da metà settembre terzo richiamo per vaccino anti-covid
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il vice primo ministro e ministro della Sanità, Chris Fearne, ha annunciato che a partire da metà settembre le autorità sanitarie maltesi inizieranno a somministrare una dose aggiuntiva di richiamo alle persone più fragili e agli ospiti di case residenziali per anziani. Fearne ha aggiunto chi è completamente vaccinato trascorrerà meno tempo in quarantena in caso di contatti con pazienti affetti da coronavirus. La quarantena in questo caso sarà di 7 giorni invece di 14 e terminerà quando verrà presentato un test negativo.
Inoltre, visto il numero di vaccinazioni eseguite, non ci saranno più restrizioni. Ad oggi, infatti, sono 392.100 le persone completamente vaccinate. La sovrintendente della sanità pubblica, Charmaine Gauci, ha affermato che il 95% dei casi segnalati nell’ultima settimana è stato attribuito alla variante Delta e la maggior parte dei casi registrati a luglio erano riferibili a persone arrivati dall’estero. Il numero di casi attivi a Malta è di 1.134, 36 pazienti sono ricoverati in ospedale, di cui 4 in terapia intensiva. Finora i morti sono 424.
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Sospeso il nuovo servizio di traghetti veloci da Malta alla Sicilia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il nuovo servizio di traghetto di alta velocità da Malta ad Augusta sarà sospeso a seguito di un’azione legale davanti alle autorità siciliane da parte di un altro operatore concorrente. L’operatore concorrente si è opposto all’utilizzo da parte di Ponte Ferries del porto di Augusta per il quale la società aveva presentato la richiesta ufficiale lo scorso novembre. Attualmente l’operatore concorrente non opera per il porto di Augusta. Intanto, la concorrente locale Virtu Ferries, che non è stata citata da Ponte Ferries, ha affermato di non aver presentato alcuna contestazione legale.I biglietti per il servizio di traghetto veloce per la Sicilia gestito da Ponte Ferries sono stati messi in vendita il 23 giugno, con viaggi di sola andata a partire da soli 9,99 euro. Dopo gli ultimi sviluppi, Ponte Ferries ha annunciato che ai clienti che hanno prenotato viaggi nei prossimi giorni verrà offerta una soluzione di viaggio alternativa dopo che la compagnia ha noleggiato un aereo. I clienti riceveranno anche un voucher gratuito per il noleggio di un’auto. In alternativa, i clienti possono richiedere un rimborso e ricevere un voucher per utilizzare gratuitamente il servizio nei prossimi 12 mesi.Un portavoce di Ponte Ferries ha dichiarato: “l’obiettivo fin dall’inizio è stato quello di offrire un servizio di traghetti alternativo per la Sicilia per i clienti che desiderano valore e una scelta di operatori, e rimaniamo impegnati a compiere la nostra missione”.
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Malta, siciliano arrestato per traffico di droga
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un siciliano è stato arrestato dalla polizia maltese sospettato di essere un trafficante di droga. La polizia ha confermato che l’uomo di 48 anni è stato arrestato venerdì pomeriggio dopo giorni di sorveglianza.
La polizia ha fatto irruzione nella sua auto e sua residenza a Gzira. Durante la perquisizione sono stati sequestrati dalla polizia 20 pacchi di cocaina e circa 3.000 euro in contanti.
Le indagini della polizia sono ancora in corso, ma il siciliano dovrebbe essere accusato domenica davanti al tribunale per traffico di droga.
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Malta, famiglia di Caruana Galizia accetta scuse premier Abela
MALTA (LA VALLETTA) (ITALPRESS/MNA) – La famiglia della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, assassinata quattro anni fa, ha accettato le scuse del primo ministro maltese Robert Abela. Lo ha annunciato il figlio di Caruana Galizia, Paul, durante una conferenza stampa online, al termine della sessione parlamentare in cui entrambe le parti della Camera hanno discusso il rapporto e le conclusioni della commissione d’inchiesta composta da tre giudici. Il rapporto, pubblicato ieri, ha concluso che lo Stato maltese deve assumersi la responsabilità dell’assassinio della giornalista perchè ha creato un ambiente favorevole per coloro che hanno cercato di eliminarla. Il rapporto di 437 pagine ha concluso che, nonostante non ci siano prove che lo Stato maltese sia stato attivamente coinvolto nell’omicidio, la cultura dell’impunità è stata creata dalle più alte sfere del potere all’interno dell’ufficio dell’ex primo ministro Joseph Muscat. Paul Caruana Galizia ha spiegato che le conclusioni sono un passo avanti verso il raggiungimento della piena giustizia.
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Malta, inchiesta su Daphne Caruana Galizia”Stato colpevole per impunità”
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un’inchiesta pubblica sull’assassinio della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia ha concluso che lo Stato maltese deve assumersi la responsabilità dell’accaduto per aver creato una cultura di impunità che si è infiltrata nelle istituzioni del paese.
In un rapporto di 437 pagine, l’inchiesta non ha trovato alcuna prova che lo Stato maltese fosse attivamente coinvolto nell’omicidio, ma ha concluso che una cultura di impunità è stata creata dai più alti ranghi del potere all’interno dell’amministrazione dell’ex primo ministro Joseph Muscat: “L’impunità è stata generata ai massimi livelli nel cuore dell’amministrazione e come una piovra si è diffusa ad altri enti come le istituzioni di regolamentazione e la polizia portando al crollo dello Stato di diritto”.
Il rapporto afferma che lo Stato maltese non ha riconosciuto “i rischi reali e immediati, inclusa la condotta criminale di terzi, sulla vita di Daphne Caruana Galizia” e non ha preso le misure necessarie per proteggere la giornalista. Notando che l’omicidio di Daphne Caruana Galizia era “intrinsecamente, se non esclusivamente” legato al suo lavoro investigativo su importanti progetti che coinvolgono grandi imprese, il rapporto afferma che la polizia maltese non esclude il coinvolgimento di altre parti dietro quelle accusate dell’omicidio.
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