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DAL 21 AL 24 NOVEMBRE IL PRIMO BUSINESS FORUM ITALIA-MALTA

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Dal 21 al 24 novembre 2018 si terrà a Malta il primo Business Forum Italia Malta (MIBF) dedicato a tutti gli avvocati, commercialisti e notai regolarmente iscritti ad un albo professionale italiano e maltese. L’evento è organizzato dalla Camera di Commercio Italo Maltese (MICC), con il plauso di Mario Sammartino, ambasciatore d’Italia a Malta, ed è il primo forum del suo genere a Malta.

L’Italia è il primo paese per relazioni commerciali con oltre un miliardo di euro di prodotti esportati a Malta. Gli investimenti sul territorio maltese da parte dell’imprenditoria italiana sono ben evidenti. Sono oltre 8000 le aziende che hanno un’azionista italiano, tra le quali ristoranti, bar, attività commerciali di vario genere, società di gaming, trading e finanziarie.

“L’obiettivo del MIFB è quello di promuovere una corretta cultura di internazionazionalizzazione aziendale e tutte le opportunità di investimenti esteri offerti dall’Italia e Malta – afferma Victor Camilleri, presidente della Camera di Commercio Italo Maltese -, vogliamo fornire ai professionisti italiani che hanno clienti interessati ad avviare un’attività internazionale a Malta, una formazione precisa per disporre di tutti gli elementi di conoscenza utili ad individuare quale sia la forma di investimento più adeguata”.

A tutti i professionisti che parteciperanno al Forum e supereranno il test finale, sarà data l’opportunità di diventare socio representative della Camera di Commercio Italo Maltese. “Diventare socio Representative della MICC darà l’opportunità di entrare a far parte di una rete internazionale di professionisti di alto profilo che possano guidare i clienti nel processo di internazionalizzazione sia in Italia che a Malta – spiega Denis Borg, segretario generale -. In esclusiva, i soci Representative, in collaborazione e accordo con la MICC, potranno organizzare country presentation, eventi informativi e formativi, missioni imprenditoriali nelle proprie zone di attività lavorativa, al fine di diffondere agli imprenditori italiani e esteri le opportunità di investimento in Italia, Malta e nel Mediterraneo”

Non solo, per la prima volta a Malta saranno promosse tutte le opportunità di investimento in Italia messe in campo dal Governo Italiano con il piano “Invest in Italy”.

Ronaldo è un esempio importante di investitore estero che usufruirà, per tutti i suoi redditi non generati in Italia, della flat tax a 100 mila euro.

A Malta ci sono centinaia di studi legali che lavorano a livello globale per la gestione dei patrimoni di importanti investitori internazionali che, al momento, vedono l’isola dei cavalieri come porta d’ingresso per il Mediterraneo e l’Europa. Durante il MIBF saranno mostrate e spiegate da professionisti e dalle agenzie italiane quali sono le opportunità di attrazione di investimenti che l’Italia ha riservato a loro nel piano “Invest in Italy”.

Un altro elemento chiave è la Blockchain, Malta è stata denominata l’isola delle criptovalute. Il 24 novembre all’interno del MIBF ci sarà il primo Blockchain Summit Italia Malta. 

“Il Governo di Malta è stato il primo a livello europeo a regolamentare le ICO e la Blockchain – continua il presidente Camilleri – sono tanti gli italiani attivi in questo settore. La Camera di Commercio Italo Maltese, attraverso i migliori studi legali di Malta, ha deciso di realizzare un summit specifico per gli italiani. L’obiettivo è di dare agli imprenditori attivi in questo settore l’opportunità di capire bene come mettere in piedi una ICO a Malta, quotare la propria FinTech al Malta Stock Exchange e capirne tutte le conseguenze dal punto di vista legale e fiscali se residenti in Italia”.

(ITALPRESS/MNA)

 

QUADRO “SANTA ROSALIA” IN PRESTITO DA MALTA A SICILIA

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Collaborazione tra Malta e la Sicilia: il quadro “Santa Rosalia” di Mattia Preti sarà esposto a Palazzo dei Normanni a Palermo. L’occasione sarà la mostra “Santa Rosalia e la peste” a partire dal 3 settembre. All’inaugurazione sarà presente la Consigliera Culturale della Presidente maltese, Rosette Fenech.

Presso la chiesa di Sarria, a Floriana (Malta), alla presenza della Presidente della Repubblica Marie Louise Coleiro Preca e del Ministro della cultura Owen Bonnici, si è tenuta una cerimonia per celebrare la collaborazione nata dalla visita ufficiale in Sicilia della Presidente della Repubblica maltese nel giugno scorso. 

(ITALPRESS/MNA)

ALBANIA, AUMENTANO GLI STRANIERI

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Secondo i dati dell’Istituto Albanese delle Statistiche, sono 12.906 i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno nel 2017. Un dato in aumento del 3,1% rispetto al 2016. Lo riferisce la rivista economica Monitor. Nel periodo considerato il numero delle richieste di rilascio del permesso di soggiorno è stato pari a 9.027 e riguarda persone provenienti principalmente dall’Iran (22%), dall’Italia (20%), dal Kosovo (11%), dalla Turchia (10%). Seguono la Grecia (3,2%), gli Stati Uniti (3,1%), la Cina (2,8%), la Siria (2,5%), la Macedonia (1,8%) e il Regno Unito (1,6%). In aumento gli arrivi per motivi di lavoro (6.334 rispetto ai 6.263 del 2016, con +1%), ricongiungimento famigliare (2.982 in confronto con i 2.783 dell’anno precedente, ossia +7%) e studio  (656 rispetto ai 652 del 2016, con +0,6%).

(ITALPRESS/MNA)

CROLLA L’IMPORT DELLA TURCHIA

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Tra i paesi del G20 nel secondo trimestre di quest’anno la Turchia e’ il paese che ha visto le sue importazioni ridursi di più, secondo l’ultimo rapporto sul commercio estero dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

Il rapporto indica che le importazioni della Turchia sono diminuite del 9,4% nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre. Le importazioni si sono attestate a $ 64,3 miliardi nel primo trimestre, ma sono diminuite a $ 58,3 miliardi nel secondo trimestre.

Nello stesso periodo, le esportazioni della Turchia sono diminuite dello 0,9%, passando da $ 40,07% a $ 40,3 miliardi.

Il commercio internazionale G20 si è contratto nel secondo trimestre di quest’anno, dopo otto trimestri consecutivi di crescita, ha detto l’OCSE. Le esportazioni del G20 sono diminuite dello 0,6% e le importazioni dello 0,9%, ha osservato.

Ha indicato che l’Arabia Saudita ha visto il più alto aumento delle esportazioni nel secondo trimestre con il 9,7%, seguita dall’India (5,7%), dagli Stati Uniti (4,4%), dal Canada (4,4%), dalla Russia (1,2% e dall’Australia (1,2%) Le esportazioni cinesi sono state di 645,2 miliardi di dollari nel primo trimestre, prima di calare a 627,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre.

“Le importazioni si sono contratte nella maggior parte delle economie del G20, in particolare in Turchia (9,4%) e Brasile (6,5%). Le importazioni sono aumentate solo in India (2,9%), Canada (1,4%), Messico (1,4%), Giappone (1,2%) e Indonesia (1,2%)”, afferma l’OCSE nella relazione.

L’organizzazione ha anche detto che la diffusa contrazione del commercio internazionale può essere in parte spiegata dal significativo deprezzamento di un certo numero di valute rispetto al dollaro USA nel secondo trimestre, in particolare il peso argentino (-18%), la lira turca (-15%) e il real brasiliano (meno 11%). “Questi effetti sono stati parzialmente compensati dall’aumento dei prezzi del petrolio: il benchmark Dubai Crude è aumentato a $ 71,6 al barile nel secondo trimestre rispetto a $ 64,0 nel trimestre precedente”, si legge nel rapporto.

Nel frattempo, il saldo della bilancia commerciale estera della Turchia segna un deficit di $ 5,98 miliardi a luglio, segnando un calo del 32,6% rispetto all’anno precedente.

Il mese scorso, le esportazioni del paese sono ammontate a $ 14,07 miliardi, un aumento dell’11,6% annuo, mentre le importazioni hanno totalizzato $ 20,05 miliardi, una diminuzione del 6,7%, rispetto a luglio 2017, secondo l’Istituto di statistica turco (TurkStat).

TurkStat ha osservato che da gennaio a luglio di quest’anno, le esportazioni sono state di $ 96,27 miliardi (+ 7% su base annua) e le importazioni sono state di $ 143 miliardi, un rialzo annuale del 10,2%. Secondo dati ufficiali, la bilancia commerciale a sette mesi ha mostrato un deficit di $ 46,75 miliardi, in crescita del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I dati ufficiali hanno mostrato che il rapporto tra i prodotti delle industrie manifatturiere nelle esportazioni totali è stato del 94,9% a luglio, pari a $ 13,36 miliardi.

Nel 2014, le esportazioni della Turchia hanno toccato il massimo storico di $ 157,6 miliardi, mentre l’anno scorso la cifra era di quasi $ 157 miliardi.

Fonte: Daily Sabah Economy

(ITALPRESS/MNA)

COOPERAZIONE GIUDIZIARIA ITALIA-ALBANIA SI RAFFORZA

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La cooperazione bilaterale giudiziaria è una parte fondamentale delle forti relazioni esistenti tra l’Italia e l’Albania, relazioni che presso la sede del Dicastero di via Arenula, i due ministri della giustizia dei rispettivi Paesi, Alfonso Bonafede e Etilda Gjonaj, hanno voluto ribadire in un incontro che si è svolto in un clima di completa collaborazione.

Lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata e al terrorismo, nonché cooperazione nel settore penitenziario, i temi condivisi e al centro del cordiale confronto tra i due ministri alla presenza dei sottosegretari alla Giustizia, Vittorio Ferraresi e Jacopo Morrone, dell’ambasciatrice d’Albania in Italia Anila Bitri Lani e delle delegazioni italiana e albanese così composte: Natalia Quintavalle, Consigliere Diplomatico, Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Fulvio Baldi, Capo di Gabinetto, Raffaella Pezzuto,  Capo dell’Ufficio Coordinamento Attività Internazionale e Francesco Basentini, capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Jonida Gaba e Florion Serjani, rispettivamente capo di gabinetto e consigliere del ministro Gjonaj e il Procuratore Generale albanese Arta Marku.

La visita si è svolta nell’ambito del Pameca V, progetto dell’Unione Europea che offre assistenza tecnica alle principali agenzie di polizia albanesi per rafforzarne le capacità di contrasto al crimine organizzato, di cui l’Italia ha la leadership e si è articolata nell’incontro di ieri presso la sede della DNA (Direzione nazionale antimafia), dove i due rappresentanti della Giustizia hanno incontrato il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho.

Giovanni Russo, procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, ha illustrato il funzionamento della banca dati DNA, mentre Alessandra Cataldi, direttore generale dei sistemi informativi automatizzati del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria ha presentato il progetto SIDDA – SIDNA, base di una moderna ed efficiente risposta dello Stato al crimine organizzato, in grado di fornire una rapida conoscenza complessiva del fenomeno e delle sue manifestazioni.

Nel corso della sua visita in Italia, il ministro ha incontrato anche i rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura e della Autorità Nazionale Anticorruzione.

(ITALPRESS/MNA)

TUNISIA, ANNUNCIATO SCHEMA PROGETTO BILANCIO 2019

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Il capo del governo tunisino  è rassicurante sul fatto che il PLF 2019 non introdurrà più nuove tasse. Così le imprese e i cittadini non dovranno affrontare nuovi vincoli fiscali. Ha annunciato che la componente sociale è uno degli assi del PLF 2019. In effetti, la crescita, il controllo del deficit e il rafforzamento del potere d’acquisto per la classe media e povera saranno prioritari.

Inoltre, la legge finanziaria 2019 ha preso in considerazione le regioni e i giovani. In effetti, il progetto in questione prende in considerazione le esigenze delle regioni dell’interno della Tunisia. . Youssef Chahed ha annunciato il raddoppio del bilancio destinato allo sviluppo regionale. Inoltre, una linea di finanziamento (50MDT) per l’autofinanziamento di progetti è inclusa nel PLF 2019. Inoltre afferma che agli imprenditori non mancano le idee ma manca l’autofinanziamento.

Ha annunciato che i tunisini saranno in grado di acquisire una macchina popolare il cui costo non superi i 20.000 dinari. L’anno 2019 vedrà anche il lancio della Banca delle Regioni.

Youssef Chahed ha detto, inoltre,  che sarebbe stato possibile migliorare gli indicatori economici. Ma “il sostegno politico è stato carente, la volontà di riforma non esiste in diversi partner”, si lamenta il Primo Ministro. Per lui, i negoziati politici hanno sconvolto il lavoro del governo e l’attuazione delle riforme.

Le società create nel 2019 beneficeranno di quattro anni di esenzione fiscale. Mentre nella legge finanziaria del 2018, le società hanno goduto di tre anni di esenzione fiscale. Inoltre, afferma che le tasse sulle imprese saranno rivisitate.

(ITALPRESS/MNA).

CANALE SUEZ SIGLA ACCORDO CON PORTO DI SINES

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Il presidente dell’Autorità del Canale di Suez (SCA) e della Zona Economica del Canale di Suez (SCEZ) Mohab Mamish ha firmato un memorandum d’intesa con il porto portoghese di Sines.
Il memorandum d’intesa mira a rafforzare i rapporti di partnership e a scambiare competenze e informazioni riguardanti il settore dei porti, secondo una dichiarazione rilasciata giovedì dalla SCEZ.

La dichiarazione ha anche sottolineato che l’accordo è stato firmato nel corso di un incontro tra Mamish e il ministro portoghese del mare, Ana Paula Vitorino. L’incontro si è svolto al fine di discutere il rafforzamento della cooperazione bilaterale nel settore portuale. Durante l’incontro, Mamish ha esaminato una serie di importanti progetti nazionali implementati dal paese, compreso il corridoio di sviluppo del Canale di Suez attualmente in corso.
Fonte: Amwal al Ghad.
(ITALPRESS/MNA).

MAROCCO, INVESTIMENTI PER 30 MLD USD SU RINNOVABILI

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Parlando alla cerimonia di apertura dei lavori della 11a Conferenza araba sull’energia, il ministro Rebbah ha detto che gli investimenti nel settore energetico raggiungeranno 30 miliardi di dollari destinati a  progetti di generazione di energia elettrica da energia rinnovabile, che rappresenta grandi opportunità per il settore privato nazionale, regionale e internazionale.
Per attuare questi programmi, il Regno del Marocco attribuisce grande importanza alla questione di incoraggiare gli investimenti nel settore energetico in generale e nel campo delle energie rinnovabili, in particolare, ha aggiunto il ministro, sottolineando in questo contesto che il Marocco si impegna a effettuare grandi sforzi in questo settore attraverso nuove misure per lo sviluppo del quadro legislativo per migliorare il clima richiamaf investitori privati nazionali ed esteri.

Il ministro ha anche osservato che il settore dell’energia in Marocco è caratterizzato da un aumento della domanda di energia e una dipendenza quasi totale dalle importazioni, rilevando che il consumo complessivo del Regno di energia primaria è pari a 20,8 milioni di tonnellate nel 2017, tra cui l’olio (55,9%) e carbone (25,5%). Rebbah ha anche sottolineato che le energie rinnovabili (eolico, idroelettrico, solare) contribuiscono per circa il 5,8%, mentre era solo del 2,6% nel 2002.

Dopo aver sottolineato la diversità dei partner nel mercato marocchino, Rebbah ha riferito che quasi 80 gruppi sono al momento interessati al progetto del gas liquefatto al porto Jorf Lasfar, che mettendo a disposizione  circa 4,5 miliardi di dollari, facendo notare che il ministero sta mettendo a punto  gli ultimi ritocchi prima di lanciare il bando di gara.
(ITALPRESS/MNA).