La fiducia nelle imprese in Turchia ha mostrato un miglioramento per il quarto mese consecutivo in aprile, secondo un sondaggio della Banca centrale. L’indice di fiducia delle imprese è aumentato di un forte 3,3% su base mensile per toccare 105,5 nel mese, ha detto ieri la Banca Centrale. Questo dato fa seguito agli aumenti del 5%, del 4,5% e dell’1,6% registrati rispettivamente a marzo, febbraio e gennaio. Cinque dei principali sottoindici dell’indagine sull’indagine sul business sentiment sono saliti ad aprile su base mensile, come mostrato anche dai dati della Banca Centrale. L’aumento più marcato è stato registrato nel sottoindice per gli ordini totali ricevuti negli ultimi tre mesi. L’indice relativo è salito di quasi il 17 percento rispetto ai mesi precedenti per attestarsi a 105,7 in aprile. Il sottoindice degli ordini correnti e degli ordini di esportazione nei successivi tre mesi sono aumentati del 6,4 e del 7,6 per cento.
(ITALPRESS/MNA).
MIGLIORA LA FIDUCIA NELLE IMPRESE IN TURCHIA
ITALIA-TUNISIA, FIRMATI ACCORDI DI COOPERAZIONE
Il primo ministro tunisino Youssef Chahed martedì scorso ha esortato l’Italia, in qualità
di membro dell’Unione europea (UE), a sostenere la richiesta della Tunisia di essere rimossa dalla lista europea dei paesi ad alto rischio riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
Gli incontri tra rappresentanti italiani e tunisini si sono tenuti durante la visita a Tunisi del presidente del Consiglio Italiano Giuseppe Conte e una folta delegazione di ministri, per la firma di sette accordi di cooperazione tra Italia e Tunisia. “La Tunisia conta sull’appoggio italiano per aiutarla ad ottenere una risposta favorevole dell’Ue, alla sua richiesta di introdurre una gestione comune del contingente tariffario annuale per l’olio d’oliva, al fine di promuovere l’esportazione di olio di oliva tunisino sul mercato europeo”, ha aggiunto Youssef Chahed alla chiusura del forum economico tunisino-italiano.
Rivolgendosi a Conte, il capo del governo tunisino ha espresso il desiderio di vedere l’UE attuare efficacemente i principi che regolano i negoziati nel quadro dell’accordo di libero scambio (ALECA). Ha anche sollecitato il Governo italiano a sostenerlo negli sforzi per aumentare il numero di turisti italiani in Tunisia.
Da parte sua, il premier Conte ha espresso il desiderio di rafforzare la cooperazione economica con la Tunisia, in particolare in termini di investimenti al fine di dare stabilità sociale e promuovere la crescita per arginare il flusso della migrazione irregolare.
“L’Italia vuole mettere in atto tutte le condizioni favorevoli per una collaborazione vantaggiosa con la Tunisia in molti settori, tra cui principalmente infrastrutture, energia, industria e tecnologia”, ha affermato Conte, ricordando che 900 aziende italiane sono attualmente stabilite in Tunisia,
generando circa 68 mila posti di lavoro.
“Questo numero rende l’Italia il secondo maggiore investitore straniero in Tunisia”, ha
affermato ancora il presidente del Consiglio italiano. Chahed e Conte hanno firmato la dichiarazione congiunta della prima riunione del Consiglio Superiore strategico tra la Tunisia e
l’Italia, puntando sulle prospettive di partenariato bilaterale per il periodo a venire. Un altro accordo e’ stato firmato tra Tunisia e Italia per rafforzare l’infrastruttura di trasmissione
elettrica Elmed per promuovere gli scambi di energia tra Europa e Nord Africa. Secondo il capo del governo tunisino questo accordo consentirà alla compagnia elettrica e gas tunisina e alla
compagnia elettrica italiana, l’effettivo avvio del progetto entro il 2023.
Inoltre, è stato firmato un accordo tra la Tunisia e l’Italia per la conversione di una seconda quota di debiti tunisini in progetti di investimento del valore di 25 milioni di euro dal 2020 per
finanziare parte del progetto di sviluppo integrato a El Mohdeth nella delegazione di El Faouar.
Questo progetto consiste nello sviluppo di 1000 ettari per la piantagione di palme con un budget di 155 milioni di dinari. L’Italia ha pagato 500 mila euro per finanziare lo studio specifico di questo progetto.
E’ stato inoltre firmato un memorandum d’intesa sul miglioramento dell’infrastrutture e dei servizi scolastici nelle scuole primarie con un credito di 25 milioni di euro, oltre a un memorandum
d’intesa sull’attuazione di un programma di rafforzamento del decentramento in Tunisia come un dono di 25 milioni di euro per la costruzione e l’equipaggiamento di 31 nuovi comuni e la firma di
un memorandum d’intesa tra i ministeri degli esteri della Tunisia e l’Italia in materia di formazione diplomatica nonché un memorandum d’intesa sul progetto del conto di risparmio italo-tunisino.
Infine il ministro degli Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui ha avuto un’incontro nella sede del dipartimento, con il suo omologo italiano, Enzo Moavero Milanes. “L’attenzione si è concentrata sulla necessita’ di dare seguito alle decisioni del Consiglio superiore italo-tunisino per il
partenariato strategico a livello di ministero degli esteri dei due paesi”, ha detto Jhinaoui.
GIORDANIA, A GENNAIO EXPORT +11.4%
I dati emessi dal Dipartimento di Statistica giordano indicano che il valore delle esportazioni totali ha raggiunto 857,7 milioni di dinari (JD) durante i mesi di gennaio e febbraio 2019 (cioè un aumento del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2018). Il valore delle esportazioni nazionali ha raggiunto 721,4 milioni durante gennaio e febbraio 2019 [vale a dire un aumento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2018]. Il valore delle riesportazioni ha raggiunto 136,3 milioni tra gennaio e febbraio 2019, il che indica un aumento del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Il valore delle importazioni ha raggiunto 2242.9 milioni durante i mesi di gennaio e febbraio 2019, diminuendo così di 1,8% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Il disavanzo della bilancia commerciale ha quindi raggiunto 1385,2 milioni; il deficit è diminuito nel gennaio e febbraio 2019 del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2018. La copertura delle importazioni per le esportazioni totali è diventata del 38,2% durante gennaio e febbraio 2019 mentre era del 34,2% per lo stesso periodo del 2018, che significa un aumento di 4,0 punti percentuali.
(ITALPRESS/MNA)
MALTA, VOLATA VERSO LE ELEZIONI
A una settimana dalle elezioni che vedranno i cittadini dello stato-arcipelago eleggere i propri rappresentanti presso il Parlamento Europeo ed i Consigli locali (l’equivalente dei comuni italiani), la battaglia elettorale prosegue tra attacchi incrociati, comizi e curiose iniziative messe in atto da alcuni candidati.
L’attività parlamentare è stata sospesa fino a dopo le elezioni su iniziativa della maggioranza, una scelta motivata dal fatto che la partecipazione alle sedute del Parlamento era considerevolmente diminuita a causa delle numerose attività di campagna elettorale. L’opposizione ha fortemente criticato questa scelta, definita dal leader del Partito Nazionalista Adrian Delia come una mossa che mette a repentaglio la democrazia del paese. Tra le accuse rivolte alla maggioranza, anche il fatto che la decisione sia stata presa improvvisamente, senza previa discussione con l’opposizione, e alla vigilia di un importante dibattito parlamentare che prevedeva la discussione in aula sulle finanze e sul lavoro svolto dall’Autorità sugli embrioni.
Il Partito Laburista, in largo vantaggio nei sondaggi, ha messo in atto una capagna particolarmente intensa, densa di attività che ha toccato – o toccherà – tute le località del paese. Il primo ministro Joseph Muscat si sta dedicando in prima persona a queste iniziative, accompagnato di volta in volta sempre da esponenti di rilievo del partito, unitamente ai candidati alle elezioni europee e a quelli per i consigli locali.
Il Partito Nazionalista, diviso al suo interno e con una leadrship che non riesce a tenere unito il partito, continua a evidenziare queste difficoltà anche in campagna elettorale.
I media locali hanno sottolineato, in diverse occasioni, la disparità di spesa tra partiti, con il Partito Laburista che ha investito più risorse del Partito Nazionalista, e anche tra candidati. Alcuni di questi ultimi si sono caratterizzati per iniziative molto particolari. Ad esempio, due candidati hanno organizzato una lotteria. I primi premi sono un’automobile e una vacanza.
La differenza di investimento nella campagna elettorale riflette lo stato delle finanze dei due partiti principali.
In particolare, il Partito Nazionalista sta affrontando anche un periodo di crisi finanziaria, mentre il Partito Laburista ha maggiori disponibilità economiche, che derivano anche dalla grande risposta dei cittadini alle raccolte fondi organizzate dal partito di maggioranza.
A soli sette giorni dal voto, i sondaggi sono stabili, e prevedono una netta vittoria dei laburisti, che dovrebbero aggiudicarsi – per la prima volta – quattro dei sei seggi maltesi presso il Parlamento Europeo. Il Partito Laburista è affiliato ai socialisti europei, mentre il Partito Nazionalista si identifica nel Partito Popolare Europeo, che attualmente detiene la maggioranza nell’Assemblea di Strasburgo. Le elezioni a Malta si svolgeranno sabato 25 maggio.
(ITALPRESS/MNA)
MALTA, LABURISTI VERSO VITTORIA ALLE EUROPEE
A una settimana dalle elezioni europee a Malta, secondo i sondaggi il distacco tra il Partito Laburista del primo ministro Joseph Muscat e il partito nazionalista all’opposizione guidato da Adrian Delia è di 19,6 punti percentuali. Con un’affluenza prevista di circa il 70 percento, ciò comporterebbe 50.000 voti a favore del Partito laburista.
I laburisti dovrebbero ottenere quattro seggi parlamentari su sei, e il Partito Nazionalista, membro del Partito Popolare, perderebbe un seggio parlamentare. Si prevede una corsa serrata per il seggio parlamentare del secondo deputato dell’opposizione.
I sondaggi danno i Laburisti al 56,9 per cento, il Partito Nazionalista al 37,3 per cento dei voti, il partito dei Verdi Alternattiva Demokratika al 2 per cento, l’1,7 per cento al partito di estrema destra Imperium Europa, l’1,1 per cento per il Partito Democratico e 1,1 per cento dei voti per altri partiti e candidati indipendenti.
Sempre secondo l’ultimo sondaggio, il Partito laburista è riuscito ad aumentare il distacco con il partito nazionalista dell’8,2 per cento rispetto alle ultime elezioni europei.
Il recente arresto di due soldati delle forze armate di Malta accusati dell’omicidio per motivi razziali di un migrante dalla Costa d’Avorio ha dominato la campagna elettorale nel fine settimana.
(ITALPRESS/MNA)
CONCLUSA LA CAMPAGNA ELETTORALE A MALTA
La campagna elettorale a Malta per le elezioni del Parlamento europeo e dei Comuni si è conclusa a mezzanotte. I due principali partiti politici, quello laburista al governo e quello nazionalista di opposizione, hanno tenuto le ultime manifestazioni prima del silenzio elettorale.
Secondo le ultime statistiche pubblicate dalla Commissione elettorale, vi è stato un aumento degli aventi diritto al voto ma molti non hanno ritirato la tessera elettorale. Si prevede quindi una minore affluenza rispetto al voto precedente.
Il Partito Laburista è ancora il favorito, gli ultimi sondaggi lo danno al 55 per cento alle Europee. È improbabile che il Partito Nazionalista in opposizione mantenga il terzo eurodeputato su un totale di sei seggi assegnati a Malta.
All’ultimo giorno della campagna elettorale, il leader dell’opposizione Adrian Delia ha tenuto una manifestazione con lo slogan “Insieme per il nostro Paese” di fronte al quartier generale del Partito Nazionalista a Hamrun. Ha affermato che qualunque sia l’esito delle elezioni del Parlamento europeo e di quelle locali, il suo partito è già impegnato a lavorare di più e ad essere più vicino alle fasce deboli della società, che non stanno godendo degli effetti della crescita.
“Il nostro viaggio inizia lunedì qualunque sia il verdetto popolare. Da lunedì i miei colleghi e io lavoreremo di più per guadagnarci il rispetto degli elettori”, ha detto Delia.
Con il tema “Malta nel nostro cuore’, il Partito Laburista ha concluso la campagna elettorale a Vittoriosa. Il primo ministro maltese Joseph Muscat ha parlato di come Malta abbia ottenuto grandi cambiamenti negli ultimi sei anni di governo laburista.
Muscat ha citato varie iniziative prese dal suo governo, tra cui la riduzione delle bollette dell’elettricità e dell’acqua, la riduzione delle tasse, la riduzione della povertà e un aumento delle pensioni e il salario minimo.
“Il mio appello è votare per tutti i candidati laburisti. Cinque anni fa abbiamo raggiunto un maggoranza di 33.000 voti. Nel giorno delle elezioni, votare tutti i candidati sulla lista elettorale del partito laburista. Abbiamo cambiato il paese e saremo ancora il cambiamento per Malta”, ha sottolineato il primo ministro.
(ITALPRESS/MNA)
EUROPEE, 332 MILA MALTESI AL VOTO
Sono poco più di 332.000 i maltesi che hanno diritto al voto per le elezioni europee di sabato 25 maggio. Quarantuno i candidati in corsa, con sei seggi del Parlamento Ue in palio.
Il Partito Laburista ha 14 candidati, 10 candidati il Partito Nazionalista, il Partito Democratico corre con 4 esponenti. Il Partito dei Verdi (Alternattiva Demokratika), l’Alleanza per il cambiamento (Alleanza Bidla) e il Movimento Patriottico Maltese (Moviment Patrijotti Maltin) hanno due candidati ciascuno. Ce ne sono altri sette che rappresentano piccoli partiti o che si presentano come candidati indipendenti.
Oggi i maltesi votano anche per eleggere le nuove amministrazioni in 68 Comuni, con 341 mila aventi diritto al voto.
Questa è la prima volta in cui i sedicenni prendono parte alle elezioni nazionali. I seggi elettorali sono aperti dalle 7 alle 22. I cittadini degli altri Stati membri che risiedono a Malta e registrati presso la Commissione elettorale possono anche votare per i candidati maltesi in corsa alle elezioni europee.
(ITALPRESS/MNA)
EUROPEE, MUSCAT “VITTORIA STORICA LABURISTI A MALTA”
Il Primo Ministro Maltese Joseph Muscat ha dichiarato una vittoria schiaccante per il Partito Laburista nelle elezioni europee. Il Partito Laburista ha attenuto 55% contro il 37 per cento dell’Opposizione Nazionalista, un distacco di circa 45.000 voti.
Questo risultato dà la garanzia di quattro seggi elettorali per i Laburisti maltesi nel Parlamento europeo. Questo significa che l’Opposizione Nazionalista ha perso un seggio come era previsto nei sondaggi. In un collegamento telefonico durante una trasmissione speciale sulla rete nazionale, Joseph Muscat ha descritto questa vittoria elettorale “storica e la piu’ grande nella storia politica maltese”.
(ITALPRESS/MNA).









