Home Med news Pagina 186

Med news

MALTA, LABURISTI VINCONO LE EUROPEE

0

Vittoria più che netta per il Partito Laburista del primo ministro Joseph Muscat nelle elezioni europee a Malta, con il 55,9%, circa 50.000 voti in più rispetto al Partito Nazionalista guidato da Adrian Delia, fermo al 37%. Questo risultato garantisce quattro seggi per il Partito Laburista al Parlamento europeo, mentre l’opposizione nazionalista ha perso un seggio, come previsto dagli ultimi sondaggi. Alla nazione più piccola dell’Unione Europea sono assegnati sei eurodeputati.

Miriam Dalli, Alfred Sant, Josianne Cutajar e Alex Agius Saliba sono i candidati eletti per il partito di governo. Cutajar e Saliba sono neo eletti, mentre i candidati nazionalisti Roberta Metsola e David Casa hanno ottenuto la riconferma da europarlamentari. I partiti politici di estrema destra hanno ottenuto l’8% dei voti. Il primo ministro Joseph Muscat si è rivolto a una grande folla di sostenitori riuniti di fronte al quartier generale del Partito laburista a Hamrun. Ha detto che “questo è il momento dell’unità nazionale”. Si è complimentato con i quattro eurodeputati laburisti ma ha anche rivolto un appello ai due eurodeputati nazionalisti “per lavorare insieme a favore di Malta e dell’Europa”.

Il primo ministro maltese ha affermato che “questo risultato elettorale attribuisce una responsabilità molto maggiore al governo”. In una trasmissione televisiva il leader dell’opposizione ha ammesso la sconfitta e ha chiarito che non ha intenzione di dimettersi. Adrian Delia ha chiarito che il suo obiettivo è sempre quello delle elezioni generali del 2022.

(ITALPRESS/MNA)

 

 

LIBIA: AL SARRAJ CHIEDE L’AIUTO DI MALTA

0

Il primo ministro libico Fajez al-Sarraj ha compiuto una visita a Malta, dove ha avuto un incontro con il primo ministro maltese Joseph Muscat. Entrambe le parti hanno discusso la situazione a Tripoli e l’impatto che i combattimenti stanno avendo sul popolo libico. Questa è stata la seconda visita di al Sarraj quest’anno, la prima si era svolta a gennaio. Il governo di Fajez al-Sarraj è riconosciuto dalle Nazioni Unite.

Durante le discussioni con il governo maltese, al-Sarraj ha detto di aver discusso la situazione in Libia e ha espresso la speranza che il governo maltese lo aiuti a superare le sfide che il suo paese deve affrontare.

Il primo ministro Muscat ha detto che “il governo maltese considera il popolo libico come un amico” e ha promesso che “il governo sarà sempre lì per aiutare il popolo libico”. Muscat ha confermato la sua disponibilità a discutere dei modi in cui il governo maltese può contribuire a ripristinare la pace e la prosperità in Libia.

 

Il presidente di Malta George Vella ha già espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione in Libia. Lo scorso aprile, Vella ha dichiarato che la situazione in Libia “mostra l’ipocrisia della comunità internazionale per non aver preso un’azione decisiva mentre la guerra civile prendeva corpo”.

Facendo riferimento all’alto numero di vittime, Vella ha rivolto un appello per una soluzione politica che salvaguardi l’interesse del popolo libico ed eviti un disastro umanitario.

(ITALPRESS/MNA)

 

MALTA, LABURISTI VINCONO ANCHE LE AMMINISTRATIVE

0

I Laburisti hanno vinto le elezioni locali a Malta, con uno scarto di 47.116 voti. Il partito del primo ministro Joseph Muscat ha ottenuto 150.514 voti, il 57.96%, mentre il Partito Nazionalista guidato da Adrian Delia si è fermato a 103.398, il 39,82%. Gli altri partiti e candidati indipendenti hanno ottenuto 5.762 voti, il 2,22% dell’elettorato.

In questo turno sono stati eletti 459 consiglieri: 268 sono laburisti e 192 nazionalisti, due candidati indipendenti e altri due per Gharb First a Gozo.

Muscat in un tweet ha ringraziato tutti gli elettori e i candidati per il successo, che conferma quello delle Europee della scorsa settimana. 

Questa sconfitta elettorale alimenta la pressione su Adrian Delia perché si dimetta da leader del Partito Nazionalista.

(ITALPRESS/MNA)

MALTA, MUSCAT: “SEQUESTREREMO LIFELINE”

0

I 234 migranti a bordo della Lifeline saranno distribuiti tra otto Stati membri dell’Unione Europea. Lo ha confermato il primo ministro di Malta Joseph Muscat, nel corso di una conferenza stampa a La Valletta. I paesi sono Malta, Belgio, Italia, Irlanda, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo.

Muscat ha affermato che le quote per singolo Paese saranno determinate una volta che saranno completati gli accertamenti, inclusi quelli sul diritto d’asilo. I migranti per i quali non sarà riconosciuta la protezione umanitaria saranno inviati al loro paese di origine con l’assistenza delle istituzioni dell’Ue.

Si prevede che la Lifeline arrivi a Malta questa sera. Il primo ministro di Malta ha confermato che le autorità del suo Paese indagheranno anche sull’equipaggio a bordo, e la nave verrà sequestrata dopo che il capitano della nave ha ignorato gli ordini delle autorità maltesi e italiane di consegnare i migranti alle guardie costiere libiche.

Per Muscat “la Lifeline non avrebbe dovuto essere coinvolta in operazioni di salvataggio, si tratta di un’imbarcazione da diporto”. Il premier ha affermato che “malgrado Malta non abbia alcun obbligo o responsabilità legale in materia e nonostante gli eventi abbiano avuto luogo nel SRR libico tra Libia e Lampedusa – dove non era né l’autorità competente né quella coordinatrice – il governo maltese ha preso l’iniziativa cercare una soluzione prima che la situazione degenerasse in una crisi umanitaria”.

(ITALPRESS/MNA).

LIBANO NELLA LISTA DELLE MIGLIORI DESTINAZIONI ESTIVE

0

Il National Geographic ha incluso il Libano nella lista dei migliori viaggi estivi del 2018, in particolare grazie al cibo e alle bevande.

“Spesso trascurato come destinazione culinaria, il Libano offre il cibo ideale in un clima temperato altrettanto ideale”, afferma il National Geographic.

Nel 2016, Travel and Leisure ha classificato Beirut come la migliore città internazionale per il cibo.

“L’inserimento del paese come uno dei migliori viaggi estivi stimolerà in larga misura il turismo e attirerà un numero maggiore di europei”, ha affermato Wadih Kenaan, Segretario Generale del Sindacato dei Proprietari di Hotel. La deliziosa e variegata cucina locale è uno degli attributi migliori che attraggono i turisti, ha detto Kenaan.

Il numero di turisti europei è in aumento, con 565.000 visite in Libano lo scorso anno.

Oltre al cibo, il paese vanta numerose destinazioni turistiche, come i mercati all’aperto di Byblos, una delle città più antiche del mondo, e la cascata della gola di Baatara a Tannourine, ha detto il National Geographic. Il paese è pieno di storia, con numerosi siti culturali e religiosi.

Il ministero del turismo e gli sforzi del settore privato per promuovere il paese all’estero stanno dando i loro frutti, ha detto Kenaan. I video che promuovono il paese, condivisi sui social media, contribuiscono ulteriormente.

(ITALPRESS/MNA)

ISRAELE, AVVIATA PRIVATIZZAZIONE DELLE POSTE

0

Il Comitato ministeriale per le privatizzazioni ha approvato la privatizzazione di Israel Post. Sotto lo schema presentato dall’Autorità per le società governative, il 20% delle azioni sarà inizialmente messo all’asta a un investitore strategico israeliano o straniero. Nella seconda fase, dopo due anni, un ulteriore 20% delle azioni sarà offerto al pubblico e Israel Post diventerà una società pubblica quotata alla Borsa di Tel Aviv. L’offerta aiuterà la società a diventare trasparente, efficiente e redditizia a lungo termine. La partecipazione dello stato in azienda non scenderà tuttavia al di sotto del 60%. Agli investitori privati che acquistano le azioni nella fase iniziale di privatizzazione saranno garantiti i diritti preferenziali. Verrà firmato un accordo tra lo stato e l’acquirente che concede a quest’ultimo la parola nella selezione del CEO. L’acquirente si impegna a mantenere la sua partecipazione nella società per sette anni. La proposta include la possibilità di vendere al pubblico il 40% della società nel caso in cui la vendita a un investitore privato non si concretizzi.

Il presidente di Israel Post, Hezi Zaieg, ha dichiarato: “Accogliamo con favore la grande fiducia che ci è stata posta dal comitato ministeriale, dal ministero delle Finanze, dal ministero dell’Economia e del Lavoro, dal ministero delle Comunicazioni e dall’Amministrazione delle società governative. Dalla firma dell’accordo collettivo con i dipendenti nel 2015, che ha definito la strada verso la privatizzazione, abbiamo lavorato senza sosta per migliorare il nostro servizio e migliorare le prestazioni finanziarie dell’azienda. Negli ultimi tre anni abbiamo ha dimostrato che Israel Post è passato da un’organizzazione che consegna lettere a un gigante logistico con una presenza consistente nel mercato del trading online, fornendo servizi alle piattaforme di trading internazionali”.

ALGERIA, RISCHIO SQUILIBRIO PER FONDO NAZIONALE PENSIONI

0

Il ministro algerino del Lavoro, dell’Impiego e della Previdenza Sociale, Mourad Zemali, ha evocato gli squilibri che incidono sul Fondo nazionale algerino delle pensioni (CNR), affermando che senza l’intervento del Governo, che ha trasferito 500 miliardi di dinari al CNR, i pensionati non avrebbero potuto riscuotere la loro pensione nei due ultimi mesi. Zemali ha precisato che le spese del CNR sono stimate a 1200 miliardi di dinari mentre i contributi non superano i 600 miliardi di dinari, con un deficit del 50%. Il ministro lamenta che l’evoluzione annua del tasso dei contributi alla Previdenza Sociale sia solo del 2%. Il deficit è dovuto alla mancata dichiarazione o sottodichiarazione dei dipendenti da parte dei datori di lavoro. Il direttore generale della Previdenza Sociale al Ministero algerino del Lavoro, Djaouad Bourkaib, ha ammesso che se tutti i dipartimenti della Previdenza Sociale sono attualmente “in equilibro”, quelli della pensione attraversano difficoltà finanziarie. Spiegando tale situazione con una “tendenza mondiale” caratterizzata da una congiuntura economica difficile, dal cambiamento demografico e dalla maggiore probabilità di vita, Bourkaib ha affermato che di fronte al deficit di questo settore, il Governo ha istituito “la sovvenzione di equilibro eccezionale” e il contributo della solidarietà prelevata per l’1% sulle operazioni di importazioni di merci.

(ITALPRESS/MNA)

ONU E FONDAZIONE CRT A FIANCO IMPRESE SOCIALI

0

Da Beirut a Tangeri, da Venezia a Tripoli il Mediterraneo è tornato al centro della storia. Un laboratorio sociale che comprende 26 Paesi con una popolazione che nel 2050 sarà di 650 milioni di persone, il triplo dei 214 milioni del 1950. Fermare i barconi di disperati è una soluzione, politica. Intervenire per migliorare l’imprenditoria sociale di quest’area è un’opportunità, in cui l’Italia già eccelle. Dal 2012 la Fondazione Crt di Torino e l’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) hanno infatti sviluppato il programma Entrepreneurs for Social Change (E4SC), che tramite una selezione internazionale forma e sostiene 25 imprenditori sociali under 35 nei loro Paesi d’origine.

La call dell’edizione del 2018 si chiuderà il primo luglio, ed è aperta a tutti i 26 Paesi dell’area euro mediterranea. Al centro del programma l’attuazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che comprendono sicurezza alimentare, gestione dell’acqua, trattamento dei rifiuti, accesso ai sistemi di energia pulita, istruzione di qualità, lotta ai cambiamenti climatici, promozione di un’occupazione dignitosa per tutti. In sei anni il programma Entrepreneurs for Social Change ha selezionato oltre 2.000 candidature e formato 85 imprenditori sociali. Tra i premiati del 2017 l’Alep Studio dell’architetto siriano Yanal Wattar, che punta a far crescere startup e imprese innovative del suo Paese. L’egiziana Alyaa Nour Abdelgawad, ha invece fondato Jereed, che converte gli scarti delle palme in legno a basso impatto ambientale.

Il tunisino Ayadi Radhouan con la sua Biofire si è concentrato sulle fonti di energia alternative. L’italiano Danilo Mirabile ha fondato Beentouch, che punta a migliorare le possibilità di comunicazione tra abitanti delle zone con connessioni internet di bassa qualità e device a basse prestazioni.

Come già negli anni passati, i vincitori del bando 2018 parteciperanno a dieci giorni di training intensivo a Torino il prossimo ottobre, attraverso un’esperienza di apprendimento unica, radicata nei valori dello scambio tra pari e della costruzione di una community. Successivamente, e per un anno, ai 25 partecipanti verranno forniti gli strumenti più efficaci per aprire o ampliare la propria impresa tramite esperti e tutor a vari livelli. Focus sulla formazione, orientata non solo alla tecnica, ma anche alla crescita personale, tramite business sociale, fundraising, marketing, leadership e dialogo interculturale.

Oltre a sviluppare le loro imprese, vengono formati dei veri e propri ambasciatori e promotori di un cambiamento positivo, che combatta l’insieme di fattori che sono anche all’origine delle ondate migratorie e delle tensioni sociali nell’area euro mediterranea. Una missione che spetta ai Paesi ricchi del Mediterraneo sviluppare. “I ‘Millennials’ vogliono essere protagonisti del cambiamento e vogliono creare, per loro stessi e per gli altri giovani, posti di lavoro sostenibili e dignitosi. Con Entrepreneurs for Social Change, Unido fornisce loro la piattaforma giusta per avere successo”, spiega il direttore del dipartimento di Agri-Business dell’Unido, Dejene Tezera.

“È nostro dovere formare una nuova generazione di imprenditori capaci di interfacciarsi con i colleghi di tutto il mondo, guardando ai Sustainable Development Goals come a una bussola” aggiunge il presidente di EFC-European Foundation Centre e segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci.

(ITALPRESS/MNA)