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MOAVERO INCONTRA MINISTRO MALTESE ABELA

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Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, ha ricevuto oggi alla Farnesina il suo collega maltese, Carmelo Abela.

Nel corso del colloquio “è emersa fra l’altro la comune volontà di lavorare insieme in un serrato coordinamento, soprattutto in sede europea, sui temi migratori e nell’ambito della revisione del regolamento di Dublino – si legge in una nota della Farnesina -. I due ministri hanno altresì ribadito la comune volontà di rafforzare i rapporti bilaterali, ivi incluso un approfondimento della collaborazione giudiziaria e altri temi di interesse bilaterale”.

(ITALPRESS/MNA).

TUNISIA, PRODUZIONE DATTERI AFFRONTERÀ DIVERSE SFIDE

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Uno studio condotto dall’Organizzazione araba per lo sviluppo agricolo (OADA) ha rivelato che il settore dei datteri in Tunisia affronterà, nel corso del prossimo decennio, diverse sfide interne tra cui essenzialmente un eccesso di produzione sul mercato locale , oltre alla coincidenza del periodo di raccolta della data con il mese di Ramadan dell’anno 2025.
Tra le sfide esterne della filiera dei datteri, lo studio menziona l’autosufficienza del mercato marocchino che ha importato metà della sua domanda dalla Tunisia. La Tunisia perderà la sua posizione sul mercato marocchino che si sta preparando a piantare un milione di palme nell’ambito del programma “Marocco verde”, afferma lo studio, aggiungendo che il Marocco  mira a raggiungere l’autosufficienza entro il 2025.

La competizione dei datteri algerini (Deglet Nour) è un’altra sfida che la Tunisia affronta, soprattutto da quando la produzione algerina di datteri ha accelerato la crescita per raggiungere, nel 2014, 850 mila tonnellate, contro 427 mila tonnellate nel 1999 dice lo studio. E ricorda che le importazioni dal mercato europeo sono stagnanti (la Tunisia occupa il 37% del mercato europeo). Lo stesso studio ha rilevato che il mercato indiano importa il 36% del suo fabbisogno di datteri dalla Tunisia, mentre la quota della Tunisia sul mercato asiatico non supera il 3%.
Ha anche rivelato che la catena produttiva di  datteri in Tunisia sta affrontando problemi strutturali nella produzione: frammentazione della proprietà, produzione basata sulla varietà Nour deglet e invecchiamento di oltre un milione di palme.

Lo studio affronta poi i problemi del continuo aumento dei costi di produzione e le difficoltà che ostacolano la meccanizzazione agricola all’interno delle vecchie oasi. È anche la debolezza delle risorse finanziarie dei piccoli agricoltori, il tasso di supervisione, la mancanza di orientamenti sul campo e riferimenti tecnici alle nuove tecnologie oltre all’abuso delle risorse naturali. Il documento raccomanda l’istituzione di un programma d’azione volto a migliorare la produzione, la produttività e la qualità. Gli autori dello studio fanno appello agli agricoltori di unirsi alle cooperative di servizi agricoli e di adottare la meccanizzazione agricola per controllare i costi di produzione, oltre alla diversificazione delle varietà precoci che possono essere facilmente vendute sul mercato interno. Per quanto riguarda il miglioramento della qualità, il documento richiede un maggior valore per il prodotto attraverso la concessione di standard di qualità (produzione biologica e geografica). Va ricordato che attualmente la Tunisia ha 6 milioni di palme che producono il 62% della varietà “deglet nour” e il 38% di altre varietà e la produzione media ha raggiunto nell’ultimo decennio 201 mila tonnellate.

ISRAELE, NUMERO TURISTI RECORD GENNAIO-APRILE

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Nel periodo gennaio-aprile il numero di turisti arrivati in Israele e’ stato di 1,36 milioni, il 25% in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Il ministero del Turismo prevede di aumentare il loro numero quest’anno grazie a sforzi di marketing su larga scala, ma l’attuale minaccia alla sicurezza sta ora gettando un’ombra su questo ottimismo, perché il settore turistico sarà il primo a subire gli effetti negativi con turisti che potrebbero riprogrammare le loro vacanze, e ci sono preoccupazioni che il record di 3,6 milioni di visitatori dello scorso anno non possa essere superato. Lo rende noto il quotidiano economico Globes.
Solo nel mese di aprile (quando cadono le festivita’ della pasqua ebraica, di quella cattolica e di quella ortodossa) si sono contati 408.000 arrivi, il 17% in più rispetto ad aprile 2017, quando 350.000 persone visitarono Israele. Il ministero del Turismo afferma che le entrate legate al settore del turismo in aprile abbiano superato i 2,1 miliardi di shekel. L’ottimismo del ministero e’ anche legato allo slancio creato dalla visibilita’ raggiunta grazie al Giro d’Italia partito quest’anno da Gerusalemme. 

Ben 238.000 dei 408.000 turisti in aprile, più della metà, provenivano dall’Europa, in particolare dalla Francia, dalla Germania e dal Regno Unito. Nell’ambito dei preparativi per la corsa ciclistica del Giro d’Italia, il numero di visitatori dall’Italia in aprile è stato di 15.000, il 48% in più rispetto ad aprile dello scorso anno. Il numero di turisti dal Regno Unito è sceso del 13% a 19.300.

Inoltre, 105.000 turisti provenivano dal Nord America, inclusi oltre 80.000 dagli Stati Uniti, il 16% in più rispetto all’anno scorso. 14.000 turisti provenivano dall’America centrale e meridionale, il 41% in più rispetto ad aprile 2017. Il numero di visitatori provenienti dai paesi asiatici ha raggiunto solamente 35.700 unita’, ancora un numero molto basso, ma il 32% in più rispetto all’anno precedente. 
(ITALPRESS/MNA).

LIBANO, +35% IMPORTAZIONE MATERIALE E MACCHINARI INDUSTRIALI

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L’Italia è stata la principale fonte di importazioni di materiali e macchinari industriali con $ 4,5 milioni e ha rappresentato il 23,8% del totale del mese analizzato, seguita dalla Germania con $ 4,3 milioni (22,7%) e dalla Cina con $ 3,1 milioni (16,8%). Il totale delle importazioni di attrezzature e macchinari industriali ha raggiunto $ 42,8 milioni nei primi due mesi del 2018, in crescita del 35% rispetto ai $ 31,7 milioni dello stesso periodo del 2017. L’Italia era la principale fonte di tali importazioni e rappresentava il 27,7% del totale il totale nei primi due mesi del 2018, seguita dalla Germania con il 21,3% e dalla Cina con il 15,1%. Inoltre, le importazioni di attrezzature e macchinari industriali sono ammontate a $ 18,8 milioni nel febbraio 2018, in rialzo del 75,6% rispetto ai $ 10,7 milioni dello stesso mese del 2017.

I dati pubblicati dal Ministero dell’Industria mostrano che le esportazioni industriali hanno totalizzato 390,4 milioni di dollari nei primi due mesi del 2018, con un incremento del 4,7% rispetto ai 372,7 milioni dello stesso periodo del 2017. Le esportazioni industriali hanno raggiunto 203,4 milioni di dollari a febbraio 2018, un aumento dell’8,8% dai 187 milioni di dollari nel mese precedente e del 3,4% da $ 196,8 milioni a febbraio 2017.

Su base nazionale, l’Arabia Saudita è la principale destinazione delle esportazioni industriali libanesi e rappresentava l’8,3% del totale nel periodo analizzato, seguita dalla Turchia con l’8,2%, gli EAU con il 7,5%, l’Iraq con il 7%, la Siria con il 5,4% e Qatar con il 5,2%. Nel febbraio 2018, 10 Stati arabi, 10 economie europee, sette paesi africani, cinque economie asiatiche, tre paesi nelle Americhe e un paese in Oceania hanno importato $ 1 milione o più ciascuno dei prodotti industriali libanesi.

(ITALPRESS/MNA).

 

GIORDANIA-ITALIA, FIRMATO NUOVO ACCORDO QUADRO

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Il ministro della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale, Imad Fakhoury e l’ambasciatore d’Italia ad Amman, Giovanni Brauzzi, hanno firmato il nuovo Accordo Quadro per la Cooperazione allo Sviluppo, che sostituisce e innova il precedente Accordo del 1966.

Il nuovo accordo – spiega l’Ambasciata – avvia una cooperazione strutturata, anche a medio e lungo termine, in favore del Regno Hashemita, che va oltre la risposta alla crisi umanitaria siriana che è stata alla base dell’azione degli anni precedenti. 

L’Accordo firmato ad Amman, sottolinea l’Ambasciata, “suggella il costante impegno dell’Italia a sostegno della Giordania nel settore della cooperazione allo sviluppo”, che, si ricorda, negli ultimi tre anni ha visto il ritorno del Regno Hashemita tra i Paesi prioritari per l’azione della Cooperazione Italiana, l’istituzione di una Sede dell’AICS e, nel marzo 2017, la firma di un Memorandum d’Intesa bilaterale che rende disponibili per la Giordania oltre 162 milioni di euro in tre anni tra crediti d’aiuto e doni. A margine della firma dell’accordo, l’ambasciatore Brauzzi ha consegnato al ministro l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia conferita al Fakhoury giordano dal presidente Mattarella.
(ITALPRESS/MNA).

ESSO CEDE A SONATRACH RAFFINERIA AUGUSTA

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Via libera dall’Assemblea dei Soci della Esso Italiana a un accordo con la compagnia petrolifera di Stato algerina Sonatrach per la cessione della raffineria di Augusta e dei depositi carburante della stessa città del Siracusano, di Palermo e Napoli e dei relativi oleodotti.
“La decisione è frutto di un’approfondita e attenta valutazione – afferma in una nota Gianni Murano, presidente e amministratore delegato della Esso Italiana -. Il nostro impegno in Italia, dove operiamo da oltre 125 anni, non viene affatto meno. La Esso Italiana e le società del Gruppo continueranno a servire il mercato e i propri clienti”.

La Esso Italiana e le società del Gruppo ExxonMobil sottoscriveranno con Sonatrach anche contratti pluriennali di natura commerciale e tecnologica relativi alla fornitura di prodotti petroliferi, ad attività operative e di sviluppo e all’utilizzo dei depositi carburante di Augusta, Palermo e Napoli. “L’accordo – chiarisce la nota di Esso Italiana – non ha riflessi sulle stazioni di servizio a marchio Esso, sui clienti, distributors e grossisti carburanti e lubrificanti, né su altre attività del Gruppo ExxonMobil in Italia”.

“Sonatrach è estremamente orgogliosa di effettuare in Italia, in particolare ad Augusta, il suo primo investimento internazionale nel settore della raffinazione – ha affermato Abdelmoumen Ould Kaddour, Chairman e Ceo di Sonatrach -. Ci impegniamo a mantenere i livelli occupazionali, la continuità gestionale, l’eccellenza operativa e gli elevati standard in materia di salute, sicurezza e ambiente. Il nostro obiettivo è una presenza di lungo termine, nell’ottica della sicurezza e dell’impegno per un dialogo costruttivo con la forza lavoro, le autorità e le comunità”.

La Esso Italiana “collaborerà con Sonatrach per assicurare una gestione attenta della transizione, con particolare riferimento al personale, alla sicurezza, alle relazioni con le comunità locali e alla tutela dell’ambiente – prosegue la nota della società -. Nel corso della transizione la Esso Italiana continuerà ad assicurare una costante attenzione alla sicurezza e all’efficienza delle operazioni, e a garantire il rispetto degli impegni assunti con le autorità”.
Il perfezionamento del trasferimento del ramo d’azienda è subordinato a una serie di condizioni e vincoli di legge, inclusi il completamento del processo di Informazione e Consultazione con i sindacati e l’approvazione dell’Autorità Antitrust. La cessione è prevista entro la fine del 2018.
Il contratto di impiego di circa 660 dipendenti della Esso Italiana sarà trasferito all’acquirente.(ITALPRESS/MNA).

SISTEMA BANCARIO IN ALBANIA E RAPPORTI CON ITALIA

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di Domenico Letizia*
ROMA (ITALPRESS/MNA) – Il tasso di crescita dell’economia albanese, in rialzo positivo negli ultimi anni, dovrebbe essere il migliore dell’Area Balcanica nel 2018. Lo sviluppo del Prodotto Lordo è trainato da diverse componenti: i consumi privati, l’incremento significativo delle esportazioni e gli investimenti in genere con specifico focus su quelli pubblici riferibili alla realizzazione di infrastrutture civili. Da sottolineare comunque la forte dipendenza commerciale con i partner strategici, quali l’Italia, che stante la ripresa economica in corso contribuisce all’aumento dell’attività economica albanese. Per quanto riguarda il Sistema Bancario, nel suo insieme, Silvio Pedrazzi, Chief Executive Officer and Board of Directors Member di Intesa SanPaolo Bank Albania, ha recentemente dichiarato in un’intervista che vi sono degli ottimi parametri di liquidità e di solidità patrimoniale cui però si contrappongono alcuni problemi strutturali rintracciabili nella modesta dimensione della maggior parte delle Banche, all’elevato livello di Crediti Problematici e ad un basso livello di profittabilità. Inoltre, pur avendo l’Albania aderito fin dall’inizio agli accordi per lo scambio delle informazioni fiscali e finanziarie (CRS – Common Reporting Standards), ad oggi le Autorità competenti non hanno ancora diramato le istruzioni applicative; gli intermediari finanziari non sono quindi in grado di fornire all’Amministrazione pubblica i dati previsti. 

Di norma il Governo e i “Donors” non concedono alcun finanziamento direttamente alle banche commerciali. I contributi finanziari messi a disposizione da tali soggetti sono mirati allo sviluppo di certi settori specifici oppure ad interventi tendenti a migliorare le infrastrutture civili e sociali. In tale ambito si possono inquadrare i finanziamenti concessi direttamente allo Stato Albanese dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali (quali World Bank, BERS ed altri organismi simili) per la realizzazione di migliorie sulle infrastrutture (reti idriche, elettriche, stradali, riduzione del consumo energetico) oppure per l’efficientamento della Pubblica amministrazione (riforma del Catasto, riforma della Giustizia ecc.). In tale caso i fondi ottenuti vengono poi iniettati nell’economia locale principalmente per il tramite di Gare e/o appalti cui possono partecipare le singole aziende private, sia locali che straniere. In parallelo, altri fondi vengono iniettati per fornire alle Banche commerciali fonti di provvista mirate a supportare o garantire particolari tipi di prestiti in settori economici specifici.

E’ questo il caso, ad esempio, del Fondo di Garanzia per l’Agribusiness (che copre fino a circa 100 milioni di euro) e dei fondi per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile (Women in Business).
La numerosa presenza imprenditoriale italiana non ha eguali, una presenza in quasi tutti i settori economici, dal manifatturiero, alle infrastrutture ed ai servizi; sono presenti sia le grandi aziende che le piccole e le piccolissime costituendo, nell’insieme, una ricchezza straordinaria sia per l’Albania che per l’Italia. Gli imprenditori italiani sono stati veri e propri pionieri, tra gli altri, nel settore delle Energie rinnovabili, nelle lavorazioni manifatturiere e nella prestazione di servizi.

* Presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)
(ITALPRESS/MNA).

PREMIO FRANCESE A CRONISTA MALTESE DAPHNE CARUANA GALIZIA

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Un premio alla memoria, al coraggio e al fiuto di una cronista di razza. E’ Daphne Caruana Galizia la vincitrice dell’edizione 2018, la ventunesima, del premio giornalistico nazionale Mario e Giuseppe Francese, organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia. La cerimonia di consegna si terra’ mercoledi’ 2 maggio, nell’aula magna del liceo classico ‘Vittorio Emanuele II’ di Palermo. Il titolo della manifestazione sara’ ‘Liberta’ di stampa sotto attacco’. Daphne Caruana Galizia e’ la giornalista maltese rimasta uccisa a 53 anni, lo scorso 16 ottobre, nell’esplosione di un’autobomba. Due settimane prima del suo omicidio aveva presentato una denuncia alla polizia perche’ aveva ricevuto minacce. Giornalista investigativa, Daphne Caruana Galizia aveva condotto una serie di indagini sul tema della corruzione a Malta. Il premio sara’ ritirato a Palermo dalla sorella Corinne Vella.
(ITALPRESS).