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Sahara: Ecuador sospende riconoscimento cosiddetto “Rasd”

La Repubblica dell’Ecuador ha deciso, martedì, di sospendere il riconoscimento dello pseudo “Rasd”, da lei riconosciuto nel 1983, con l’apertura di una cosiddetta ambasciata nel 2009.

Il Ministro degli Affari Esteri dell’Ecuador, Gabriela Sommerfeld, ha informato, nel corso di un colloquio telefonico, il suo omologo marocchino, Nasser Bourita, di questa decisione e della lettera di notifica da lei inviata ai cosiddetti rappresentanza dei separatisti a Quito.

Questa decisione dell’Ecuador si inserisce nella continuità della dinamica guidata da del Re Mohammed VI, negli ultimi anni, per consacrare come unica base il carattere marocchino del Sahara e il Piano di Autonomia soluzione a questa controversia regionale.

La decisione di sospendere il riconoscimento della “Rasd” da parte dell’Ecuador apre a nuovo capitolo nelle relazioni tra il Regno del Marocco e questo paese Latino americano.

Malta, Ue preoccupata per possibile frode su permessi di soggiorno

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La Commissione europea ha espresso seria preoccupazione per le accuse di frode nel sistema dei permessi di soggiorno di Malta. La Commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha evidenziato i potenziali rischi per la sicurezza della zona Schengen posti dal presunto schema fraudolento. “La Commissione europea non ha poteri generali per intervenire in singoli casi, nè ha poteri di applicazione della legge in materia penale o la competenza per intervenire nelle attività quotidiane dell’amministrazione o della magistratura di un singolo Stato membro”, ha detto Johansson, rispondendo all’eurodeputato nazionalista David Casa, aggiungendo che la Commissione continuerà a monitorare la situazione, anche alla luce delle prossime conclusioni delle indagini in corso. Johansson ha sottolineato che, in base alle leggi UE sull’immigrazione legale, i permessi di soggiorno ottenuti fraudolentemente devono essere ritirati.
L’indagine deriva dalle accuse per un vasto schema che prevedeva il rilascio fraudolento di circa 18.000 carte d’identità a cittadini di paesi terzi, principalmente da Egitto e Libia.
Lo scandalo ha scatenato un intenso dibattito politico a Malta, con partiti di opposizione e organizzazioni della società civile che hanno chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno, Byron Camilleri.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

Marocco: Macron in visita a Rabat il 28 ottobre

Il presidente francese Emmanuel Macron si recherà in visita di Stato in Marocco dal 28 al 30 ottobre per rilanciare le relazioni bilaterali dopo tre anni di crisi acuta. Lo ha annunciato un comunicato stampa del gabinetto reale di Rabat.

Questa visita, che fa seguito all’invito rivolto a fine settembre dal re del Marocco, Mohamed VI, “riflette la profondità delle relazioni bilaterali, basate su un partenariato solido e radicato” con il “desiderio comune” di “rafforzare i legami multidimensionali che uniscono i due paesi”, ha assicurato il gabinetto reale.

Il 30 luglio, la Francia ha aperto la strada al riscaldamento bilaterale sostenendo un piano di autonomia del Marocco per il territorio conteso del Sahara Occidentale, considerandolo “l’unica base” per risolvere il conflitto di quasi cinquant’anni con i separatisti del Polisario.

La visita di Stato del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron in Marocco su invito del Re Mohammed VI, annunciata oggi in un comunicato stampa del Ministero della Casa Reale, del Protocollo e della Cancelleria, segna una tappa decisiva nel rafforzamento della partnership eccezionale che unisce i due paesi.

Questa visita, precisa il comunicato, “riflette la profondità delle relazioni bilaterali, basate su un partenariato radicato e solido, grazie alla volontà comune dei due Capi di Stato di rafforzare i legami multidimensionali che uniscono i due Paesi”.

Parigi e Rabat hanno storicamente coltivato questi legami multidimensionali e sono chiamati a rafforzarli ulteriormente, come parte di una nuova dinamica volta ad entrare in un nuovo capitolo di questa eccezionale partnership. Questo partenariato vive oggi un salto di qualità, in un nuovo contesto, sotto la guida dei due capi di Stato, Sua Maestà il Re Mohammed VI e il Presidente Emmanuel Macron.

Questa visita si svolge innanzitutto in un contesto nuovo, quello del sostegno dichiarato della Francia al piano di autonomia del Marocco, che rafforza la sovranità del Marocco sulle sue province meridionali. Questa decisione segna una nuova tappa nelle relazioni franco-marocchine, nel quadro di una dinamica internazionale positiva che la questione del Sahara vive da diversi anni, sotto la guida di Re Mohammed VI.

In tutti i settori si sta scrivendo una nuova pagina nella storia comune e si sta rivelando una nuova dimensione della comunità di destini tra i due paesi, attraverso una visita di Stato del presidente Macron che segna una nuova era di cooperazione strategica, basata sulla reciproca rispetto e interessi comuni.

Sul piano delle relazioni bilaterali, la visita del presidente Macron allineerà il partenariato marocchino-francese alle aspettative dei due capi di Stato, a livello politico e in settori economici strategici come le energie rinnovabili, le nuove tecnologie, l’industria, l’istruzione, la cultura, ecc.

Con la sua proiezione regionale e continentale, una storia millenaria, sostenuto da una leadership reale che distingue il Marocco in termini di modernità e progresso, il Regno si posiziona come partner d’elezione della Francia, attrattivo in termini di investimenti e garante della pace e della stabilità nel suo ambiente immediato e nel continente. L’ambizione dei due Paesi, e dei due capi di Stato, è consolidare questa rinnovata partnership, portando prosperità condivisa a beneficio dei due Paesi ma anche a livello africano.

Lo sviluppo socioeconomico è al centro degli interessi comuni di Parigi e Rabat, grazie ad investimenti incrociati nel campo dell’industria, delle energie rinnovabili, delle nuove tecnologie e persino dei servizi, con l’obiettivo di essere in linea con le aspettative del nuovo generazioni dei due Paesi, ma anche dell’intero continente africano.

Su uno spettro più ampio, Rabat e Parigi hanno dimostrato la loro capacità di coordinare le loro azioni a livello internazionale e all’interno di varie piattaforme multilaterali. Questa è una necessità ancora più urgente oggi, di fronte ai conflitti e agli sconvolgimenti che scuotono il mondo. È in questo spirito di coordinamento degli sforzi, consultazione e dialogo politico calmo e costruttivo che i due paesi intendono costruire le loro future relazioni, in particolare per quanto riguarda la cooperazione in materia di sicurezza e gli sforzi comuni per mantenere la pace nelle zone di conflitto.

 

Sahara Occidentale, l’Estonia sostiene il piano di autonomia del Marocco

RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – La Repubblica di Estonia ha espresso il suo pieno sostegno al piano di autonomia proposto dal Marocco per il Sahara Occidentale, definendolo “una base buona, seria e credibile” per una soluzione definitiva della controversia regionale. La dichiarazione è emersa durante un incontro a Rabat tra il Ministro degli Affari Esteri marocchino, Nasser Bourita, e il suo omologo estone, Margus Tsahkna.
Il ministro estone ha sottolineato l’importanza del processo di risoluzione guidato dalle Nazioni Unite, evidenziando che il suo Paese supporta una “soluzione politica giusta, pragmatica, duratura e reciprocamente accettabile” per la questione del Sahara. La dichiarazione congiunta ribadisce inoltre il ruolo esclusivo dell’ONU nel processo politico e conferma il sostegno alla risoluzione 2703 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che invita le parti a perseguire “una soluzione politica realistica, pragmatica e sostenibile basata sul compromesso”.
I due ministri hanno anche riaffermato l’importanza dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, con particolare attenzione al rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale degli Stati.
La posizione dell’Estonia, primo paese della regione baltica, si allinea a quella di numerosi altri Paesi europei, riflettendo un crescente sostegno internazionale all’iniziativa di autonomia del Marocco e alla sua sovranità sul Sahara. Ad oggi, oltre 112 Paesi membri dell’ONU, tra cui 20 membri dell’Unione Europea, sostengono il piano di autonomia marocchino. Più di 30 nazioni hanno inoltre aperto consolati nelle città di Layoune e Dakhla, riconoscendo di fatto la sovranità del Marocco sulla regione.

– foto MAP –
(ITALPRESS).

Marocco, a Rabat prima conferenza internazionale su AI e armi chimiche

RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – Il Marocco ospiterà dal 22 al 24 ottobre, presso la capitale Rabat, la prima Conferenza Internazionale dedicata al ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) nell’attuazione della Convenzione sulle armi chimiche (CWC). L’evento è organizzato in collaborazione con l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW) e sarà co-presieduto dal Ministro degli Affari Esteri del Marocco, Nasser Bourita, e dal Direttore Generale dell’OPCW, Fernando Arias.
La conferenza riunirà oltre 140 partecipanti internazionali, tra cui rappresentanti di oltre 40 Stati parte della CWC e esperti provenienti da diversi settori, come la scienza, l’industria, la società civile e il mondo accademico. Questo incontro rappresenta una piattaforma di discussione per affrontare le sfide e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale nel contesto del disarmo chimico e della sicurezza globale.
Durante i tre giorni di conferenza, i partecipanti esploreranno vari temi, incluse le applicazioni dell’intelligenza artificiale in chimica, le sfide legate alla governance etica dell’AI e il suo ruolo nella lotta al terrorismo chimico.
Il Marocco si è affermato come un attore chiave nella governance internazionale dell’intelligenza artificiale, essendo il primo paese africano e arabo ad attuare la Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale. Inoltre, ha co-sponsorizzato le prime risoluzioni delle Nazioni Unite in materia e ha avviato, in collaborazione con gli Stati Uniti, il “Gruppo di amici dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile”, mirato a mobilitare gli sforzi per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

– foto Map –
(ITALPRESS).

A Washington il Serbian Film Festival

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WASHINGTON (ITALPRESS/MNA) – E’ in corso a Washington il Serbian Film Festival. Grazie ad un programma ben definito fino al 20 ottobre è possibile avere modo di vedere le principali produzioni cinematografiche della Serbia in diverse zone della città. In occasione di questo evento l’Ufficio per la diplomazia pubblica e culturale, il Governo della Repubblica di Serbia e l’Ambasciata di Serbia a Washington hanno organizzato un ricevimento presso l’Ambasciata della Repubblica di Serbia. In questa occasione Arno Gujon, direttore dell’Ufficio per la diplomazia pubblica e culturale, ha avuto modo di sottolineare le caratteristiche del Serbian Film Festival e l’importanza di organizzare questi eventi all’estero.
“L’industria del cinema in Serbia è cresciuta molto negli ultimi anni – ha affermato Gujon -. Dal 2018 fino ad adesso è cresciuta di oltre il 200 per cento. E oggi l’industria cinematografica in Serbia dà lavoro a più di 5000 persone. Quindi, è ben lontano dall’essere un numero trascurabile. Ed è importante per noi svilupparlo. Questo è uno degli obiettivi del presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vucic. Ha investito molto nell’industria cinematografica creando nuovi film sulla storia serba, sulla cultura e su argomenti nuovi e moderni. E quindi è importante essere qui a Washington e all’estero perchè l’industria cinematografica serba, la cultura e la cinematografia serba non sono così conosciute al di fuori della Serbia. E perchè è molto specifica, molto diversa dalle altre culture e dalle altre cinematografie del mondo. Penso che abbiamo qualcosa da aggiungere a questa offerta mondiale in quest’area e siamo molto felici di essere riusciti a organizzare questo primo festival cinematografico serbo qui a Washington DC”.
-foto xp6 Italpress –
(ITALPRESS).

Marocco: Mohammed VI nomina 13 nuovi ambasciatori

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha nominato 13 nuovi ambasciatori e nuovi governatori delle province marocchine durante una riunione del consiglio dei ministri a Rabat. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa marocchina “Map”, si tratta quindi di un movimento sostanziale, che ha interessato paesi amici e partner importante per il Marocco.

Questo movimento di ambasciatori si svolge in un contesto nazionale segnato da l’ultimo discorso di Mohammed VI dell’11 ottobre scorso, tenuto davanti al Parlamento, nel quale il Sovrano ha dato nuovo impulso all’azione diplomatica, insistendo particolarmente sulla mobilitazione della diplomazia in tutte le sue componenti, istituzionale e parlamentare.

Su proposta del Capo del Governo Aziz Akhannous e su iniziativa del Ministro degli Affari Esteri, Naser Bourita, il monarca ha nominato Othman El Ferdaous, Ambasciatore presso la Repubblica della Costa d’Avorio; Abdelkader El Jamoussi, Ambasciatore presso la Repubblica di Camerun; Mustapha El Alami Fellousse, ambasciatore presso la Repubblica Centrafricana; Najoua El Berrak, ambasciatrice presso la Repubblica del Congo; Mohammed Iboumraten, Ambasciatore presso la Repubblica del Niger; Ahmed Rida Chami, Ambasciatore presso l’Unione Europea; Fatiha Ayadi, Ambasciatrice in Danimarca; Omar Amghar, Ambasciatore nella Repubblica di Serbia; Redouane Adghoghi, Ambasciatore presso la Repubblica di Bulgaria; Majid Halim, ambasciatore in Malesia; Redouane Houssaini, ambasciatore alla Repubblica di Indonesia; Boutaina El Kerdoudi, ambasciatrice alla Repubblica del Bangladesh; Younes Dirhoussi, ambasciatore a Santa Lucia.

Il movimento degli ambasciatori deciso arriva anche anche in un contesto regionale e internazionale complesso, che presenta sfide significative per il Marocco, ma che nasconde anche opportunità importanti che l’apparato diplomatico deve saper cogliere. L’ultimo movimento degli ambasciatori, avvenuto nell’ottobre 2023, ha riguardato tradizionali partner strategici del Marocco (Stati Uniti, Francia, Cina, Emirati, Egitto, Giordania). Il movimento odierno riguarda importanti paesi limitrofi del Regno, in particolare l’Africa (5 ambasciatori) e Europa (4 Ambasciatori).

Il movimento ha interessato anche i paesi amici dell’Asia (3 Ambasciatori) e nei Caraibi (1 Ambasciatore). Per quanto riguarda i profili degli Ambasciatori nominati si nota una iniezione di “sangue nuovo”, attraverso a degli ambasciatori che accedono a questa carica per la prima volta. Altri due profili hanno già avuto almeno delle esperienze pregresse: in particolare, quello presso l’Unione Europea.

Il cambio dei diplomatici segna anche un rafforzamento della femminilizzazione della diplomazia marocchina. Sono assegnati quasi un ottavo dei posti interessati a donne ambasciatrici, portando il numero totale delle donne a 21, ovvero quasi un quarto. Questo totale copre le posizioni degli ambasciatori in Europa, occupati per il 40% da donne. Allo stesso modo è aumentato il numero delle donne ambasciatrici in Africa.

Consiglio Ue riafferma “grande valore” partenariato con Marocco

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio europeo, che riunisce i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri dell’Unione europea, ha riaffermato in un vertice a Bruxelles “il grande valore” che l’UE attribuisce al suo partenariato strategico con il Marocco.
Il Consiglio europeo ha inoltre ribadito la necessità di preservare e continuare a rafforzare le strette relazioni con il Regno in tutti i settori del partenariato Marocco-UE.
Secondo quanto riporta l’agenzia MAP, si tratta della terza volta, dalla decisione della Corte di giustizia dell’UE di due settimane fa, che gli organi del’UE riaffermano questo impegno al massimo livello.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, hanno infatti ribadito, in una dichiarazione congiunta, l’impegno del blocco europeo a preservare e rafforzare ulteriormente le strette relazioni con il Marocco in tutti i settori, secondo il principio “pacta sunt servanda”.
Questo impegno è stato ribadito questa settimana dal capo della diplomazia dell’UE, che ha presieduto il Consiglio Affari Esteri dell’UE, sottolineando “l’immenso valore” che l’UE attribuisce al partenariato strategico con il Marocco.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).