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Immigrazione, Meloni “Portare avanti lavoro con la Tunisia”

ROMA (ITALPRESS) – “Sul tema della gestione della migrazione, voglio ancora una volta ringraziare le autorità tunisine e il presidente Saied per un lavoro che cerchiamo di portare avanti insieme contro i trafficanti di esseri umani. Noi sappiamo che la Tunisia non può diventare il paese di arrivo dei migranti. Su questo va rafforzata la cooperazione, vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali, lavorare sui rimpatri ma soprattutto sui flussi regolari”. Così il premier Giorgia Meloni, dopo il bilaterale con il presidente della Tunisia, Kais Saied.
“Credo che si possa fare sul fronte di una migrazione legale molto di più da parte dell’Italia, ma è fondamentale che insieme lavoriamo per continuare a combattere gi schiavisti del terzo millennio, le organizzazioni della mafia che pensano di potere sfruttare legittime aspirazioni di chi vorrebbe una vita migliore per fare soldi facili. E’ un lavoro che con il presidente Saied condividiamo e portiamo avanti insieme, ma è un lavoro che necessita di sviluppo, investimenti e di tutto il lavoro che l’Italia porta avanti essendosi fatta promorice a livello europeo”, ha concluso Meloni.
(ITALPRESS).
– Foto: Palazzo Chigi –

Sahara Occidentale, il Belgio sostiene l’iniziativa di autonomia

RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS/MNA) – Il Belgio considera l’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco nel 2007, come “uno sforzo serio e credibile da parte del Regno e come una buona base per una soluzione accettata dalle parti”. E’ quanto emerso nella dichiarazione congiunta adottata durante la terza riunione dell’Alta Commissione mista di partenariato Marocco-Belgio, co-presieduta dal Capo del Governo marocchino e dal Primo Ministro belga, come riporta la MAP (Agence Marocaine de Presse).
De Croo ha riaffermato “il sostegno di lunga data del Belgio al processo guidato dalle Nazioni Unite per una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile per i partiti”, ed entrambi le parti, si legge nella dichiarazione, concordano “sull’esclusività dell’ONU nel processo politico e riaffermano il loro sostegno alla risoluzione 2703 (2023) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che sottolinea il ruolo e la responsabilità delle parti nella ricerca di un accordo realistico, pragmatico e duraturo, un soluzione politica basata sul compromesso”.
Il Belgio si aggiunge così ai 16 paesi del Unione Europea che riconoscono l’iniziativa d’autonomia, tra cui Spagna, Francia, Germania, i Paesi Bassi, mentre la sovranità marocchina del Sahara Occidentale ha avuto il riconoscimento di molte paesi tra cui Stati Uniti e tutti i paesi arabi, eccetto l’Algeria.
Mentrepiù di trenta paesi africani e latinoamericani hanno aperto rappresentanze consolare nelle città di Layoun e Dakhla nel territorio del Sahara.

– Foto MAP –

(ITALPRESS).

Aeroporti, a Orio al Serio nuovo record di voli verso il Nord Africa

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MILANO (ITALPRESS) – L’Aeroporto di Milano Bergamo celebra un numero record di voli verso il Nord Africa, sottolineando il suo impegno verso i mercati emergenti, promuovendo ed espandendo la sua portata oltre l’Europa verso regioni più lontane. Nile Air è l’ultima compagnia a migliorare la connettività con tre voli settimanali tra Milano Bergamo e Il Cairo a partire dal 28 giugno. Utilizzando una moderna flotta di aeromobili Airbus A320 da 164 posti sulla rotta, Nile Air offrirà ai passeggeri un’esperienza di viaggio confortevole e affidabile. I voli opereranno il mercoledì, il venerdì e la domenica, offrendo ai viaggiatori una maggiore flessibilità nella pianificazione dei propri itinerari. Questo servizio non solo facilita i viaggi diretti verso la storica capitale dell’Egitto, ma offre anche collegamenti verso diverse destinazioni nel Golfo. Il Nord Africa riveste un’enorme importanza per l’Aeroporto di Milano Bergamo, fungendo da fiorente mercato per il turismo, le visite dei familiari e le opportunità di business. Quest’anno un numero record di sette compagnie aeree operano tra Milano Bergamo e il Nord Africa, offrendo oltre 660.000 posti ai viaggiatori. Questa cifra rappresenta un notevole aumento del 48% rispetto ai livelli pre-pandemia nel 2019 ed è in aumento di quasi il 10% su base annua, dimostrando la solida traiettoria di crescita delle rotte nordafricane dell’aeroporto. Marocco ed Egitto emergono come punti focali nella copertura del Nord Africa di Milano Bergamo, con voli che soddisfano diverse esigenze e preferenze di viaggio. Sebbene l’aeroporto faciliti i voli per il Nord Africa da decenni, la crescita notevole è iniziata nel 2008, quando Ryanair ha introdotto i servizi per Fez in Marocco. Successivamente, l’ingresso di Air Arabia Maroc con il suo servizio Casablanca nel 2009 ha ulteriormente rafforzato la connettività. Servito da Air Arabia, Air Arabia Maroc e Air Arabia Egypt, Milano Bergamo è l’unico aeroporto in Europa a vantare tutte e tre nell’elenco delle sue compagnie. Quest’estate, il gruppo copre la regione del Nord Africa con voli dall’aeroporto di Milano Bergamo ad Alessandria, Il Cairo e Casablanca. Air Arabia Egypt continuerà a offrire il maggior numero di voli per il Cairo durante tutta la stagione estiva 2024. Nel servire il Nord Africa dall’aeroporto di Milano Bergamo, accanto a Nile Air, Ryanair e al gruppo Air Arabia si aggiungono AlbaStar, TUI, Neos e Malta Med Air, che offrono voli leisure in collaborazione con tour operator. Inoltre, Ryanair rafforza ulteriormente il suo impegno verso il Nord Africa introducendo un nuovo servizio bisettimanale per Beni Mellal nel centro-nord del Marocco, a partire dal 1° giugno. L’Aeroporto di Milano Bergamo offre ai passeggeri dieci destinazioni uniche in tutto il Nord Africa, di cui sei in Marocco e quattro in Egitto. I viaggiatori possono optare per un servizio diretto da Milano Bergamo ad Agadir, Beni Mellal, Casablanca, Fez, Marrakech e Tangeri in Marocco, nonché ad Alessandria, Il Cairo, Marsa Alam e Sharm El Sheikh in Egitto. Queste le tratte per ogni compagnia: Air Arabia: Alessandria, Il Cairo, Casablanca; AlbaStar: Sharm El Sheikh, Marsa Alam; Malta Med Air: Marsa Alam, Sharm El Sheikh; Neos: Marsa Alam, Sharm El Sheikh; Nile Air: Cairo (inizia il 28 giugno); Ryanair: Agadir, Beni Mellal (inizio 1 giugno), Fez, Marrakech, Tangeri; TUI: Casablanca (22 giugno – 21 settembre); Giacomo Cattaneo, Direttore Commercial Aviation, SACBO, ha dichiarato: “La crescente connessione tra l’Aeroporto di Milano Bergamo e il Nord Africa testimonia l’importanza strategica di questa regione per il nostro aeroporto. Riconosciamo l’immenso potenziale che il Nord Africa racchiude in termini di turismo, affari e scambi culturali. Il numero record di compagnie aeree che operano tra Milano Bergamo e il Nord Africa, insieme al sostanziale aumento della capacità dei posti, evidenzia il nostro impegno nel soddisfare le esigenze in evoluzione dei viaggiatori con l’attrattiva delle destinazioni nordafricane, alimenterà un’ulteriore espansione nei prossimi anni”, ha concluso Cattaneo. Mentre l’Aeroporto di Milano Bergamo continua a rafforzare la sua posizione in Nord Africa, i viaggiatori possono aspettarsi una maggiore connessione e diverse opzioni di viaggio adatte a tutti i tipi di passeggeri e budget. L’Aeroporto di Milano Bergamo continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel facilitare viaggi senza interruzioni tra l’Italia e il Nord Africa, sbloccando nuove opportunità per i passeggeri e contribuendo allo sviluppo economico della regione. (ITALPRESS).

 

Foto: Agenzia Fotogramma

Maltesi tra sospettati in una truffa globale sulla cannabis terapeutica

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Ci sono anche cittadini maltesi tra i vari sospettati – provenienti da Russia, Paesi Bassi, Germania, Italia, Lettonia, Polonia, Giordania, Stati Uniti e Venezuela – coinvolti in uno schema Ponzi internazionale, che presumibilmente ha guadagnato denaro vendendo cannabis medica. Il sistema avrebbe frodato 645 milioni di euro tra l’inizio del 2020 e il luglio 2022 e avrebbe avuto un totale di 550.000 partecipanti a livello globale, sebbene solo 186.000 abbiano trasferito denaro nel sistema. La maggior parte dei partecipanti erano europei. La piattaforma di cannabis medica utilizzata si chiamava Juicyfields: qui potevano investire un minimo di 50 euro per essere collegati ai produttori di cannabis medica. La cannabis verrebbe poi venduta a venditori autorizzati. La società ha promesso rendimenti pari o superiori al 100%, ma non ha rivelato come avrebbero raggiunto questo obiettivo o sarebbero stati in grado di garantirlo. E’ stata pubblicizzata per collegare gli investitori ai produttori di cannabis terapeutica.
Nel luglio 2022 l’azienda ha chiuso i battenti senza alcuna spiegazione. Gli account sui social media dell’azienda sono stati chiusi e gli investitori non sono stati in grado di accedere e prelevare fondi dalla piattaforma. Quando gli investitori hanno provato a contattare l’azienda via e-mail, sono stati avvisati che l’indirizzo e-mail non esisteva più. Sono stati avviati numerosi procedimenti giudiziari contro l’azienda e, varie indagini da parte di varie autorità nazionali ed europee. Solo in Germania, Francia e Spagna oltre 4.500 vittime hanno presentato denunce formali alle autorità competenti.
Alle indagini hanno partecipato le forze di polizia di Malta, tra le altre autorità tra cui Europol, Eurojust e autorità nazionali di vari paesi.
Un cittadino russo, sospettato di essere stato uno dei principali organizzatori del piano, è stato rintracciato in una residenza nella Repubblica Dominicana. Funzionari delle autorità della Repubblica Dominicana, assistiti dai investigatori spagnoli, hanno cercato con grande diligenza la sua proprietà per raccogliere prove.
L’indagine ha portato al congelamento o al sequestro di 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobiliari. Nell’ambito delle indagini sono stati sequestrati anche diversi veicoli di lusso, opere d’arte, denaro contante e vari oggetti di lusso, dispositivi elettronici e documenti.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Medio Oriente, Tajani a ministro Esteri iraniano “Appello a moderazione”

ROMA (ITALPRESS) – Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, per discutere della situazione in Medio Oriente.
In proposito, il vicepremier ha dichiarato: “Ho rivolto al collega iraniano un appello alla moderazione. Non possiamo rischiare una escalation in una fase estremamente volatile come quella attuale. Tutti gli attori regionali devono dare prova di responsabilità. L’Italia rimane in prima linea, anche come Presidenza G7, per evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente, per abbassare la tensione e per facilitare il dialogo. Questo che viviamo è un momento decisivo per ritornare a una dinamica di pace nella regione”.
Tajani ha inoltre invitato il proprio collega a esercitare un’influenza moderatrice nei confronti degli alleati dell’Iran nella regione, contribuendo così all’avvio di un processo che possa garantire rinnovata sicurezza e stabilità nell’area.
“La telefonata di oggi si inserisce nell’ambito dei più ampi sforzi del Governo volti a evitare una regionalizzazione del conflitto in corso. In tal senso continua l’impegno delle truppe italiane in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, così come quello profuso nella missione Aspides per difendere la libertà dei traffici delle navi italiane e di tutto il traffico mercantile italiano”, si legge in una nota della Farnesina.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Droga, Polizia Malta avvia processo di estradizione contro napoletano

LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) (ITALPRESS) – Un tribunale maltese ha ordinato alla polizia di Malta di avviare una procedura di estradizione per portare un 31enne napoletano, ad affrontare l’accusa di traffico di droga. L’uomo, proprietario di un bar,
risiedeva a St Paul’s Bay. Non si è presentato in udienza e questo ha portato il magistrato a ordinare alla polizia di fare “tutto ciò che è consentito dalla legge”.
L’uomo, che si ritiene sia in Italia, è stato arrestato nel dicembre 2021 dopo essere stato trovato in possesso di cocaina e cannabis. E’ stato fermato mentre guidava a Naxxar e durante la perquisizione della polizia in una borsa sono stati trovati cocaina, cannabis, contanti e due telefoni cellulari. La polizia ha condotto un’altra perquisizione a casa sua e in due garage a Msida, trovando circa 1,5 chili di cocaina e 15 chili di cannabis per un valore di oltre 450.000 euro. Rinvenuti anche altri 250mila euro in contanti. L’imputato si è dichiarato non colpevole di traffico e possesso aggravato di cocaina e cannabis, nonchè di altre accuse tra cui il riciclaggio di denaro.
Gli è stata concessa la cauzione nel febbraio 2022 dopo il suo terzo tentativo.

– Foto: Polizia Malta –

(ITALPRESS).

Ue, Malta abroghi le sue leggi che vietano e limitano l’aborto

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Mentre il Parlamento europeo ha votato per inserire il diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea con 336 voti a favore, 163 contrari e 39 astensioni, il testo della risoluzione adottata invita Malta e la Polonia ad abrogare le loro leggi e altre misure che vietarlo e limitarlo. La modifica della Carta dei diritti fondamentali dell’UE per includere l’aborto richiederebbe l’accordo unanime di tutti gli Stati membri. Nel periodo precedente durante il processo dell’adesione di Malta all’Unione Europea, l’allora governo Nazionalista aveva negoziato solide garanzie per garantire che tali questioni non venissero imposte al popolo maltese contro la sua volontà, in particolare attraverso il Protocollo 7 al Trattato di adesione. Due eurodeputati laburisti hanno votato contro l’intero testo, così come l’eurodeputato nazionalista. Nel frattempo un altro eurodeputato Lqburista si è astenuto. L’eurodeputata nazionalista Roberta Metsola non partecipa alle votazioni da quando è diventata presidente del Parlamento europeo. Sulla clausola specifica riguardante l’aborto a Malta e in Polonia, tutti gli eurodeputati laburisti presenti hanno votato contro, così come l’eurodeputato nazionalista. L’aborto a Malta è ancora un argomento molto dibattuto. L’anno scorso, il governo ha cercato di approvare un disegno di legge che introdurrebbe due eccezioni molto limitate al codice penale in base alle quali i medici potrebbero interrompere una gravidanza se la vita o la salute di una donna sono in pericolo. L’opposizione del Partito nazionalista e di varie ONG ha portato il governo a introdurre un disegno di legge modificato che consente l’aborto solo se la vita della donna è a rischio. Il primo ministro Robert Abela ha chiesto ai politici di fare un passo indietro nelle discussioni sull’aborto, in seguito alla dichiarazione della presidente Myriam Spiteri Debono in cui ha descritto un referendum come la via più giusta per procedere sull’argomento. “Credo che il Paese non possa continuare a nascondere questa discussione sotto il tappeto”, ha detto Abela, sollecitando che la discussione vada avanti “in modo strutturato”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

567 migranti respinti in Libia in una settimana

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) in Libia ha confermato che un totale di 567 migranti sono stati intercettati e rimpatriati con la forza sulle coste libiche nel periodo dal 31 marzo al 6 aprile 2024. Due giorni fa, 83 migranti sono stati rapiti dalla zona di ricerca e salvataggio di Malta. L’ONG internazionale Alarm Phone è stata allertata che un’imbarcazione era alla deriva nella regione SAR di Malta. Invece di essere messi in salvo, sono stati intercettati con la forza dalla guardia costiera libica.
Questa situazione contribuisce al crescente numero di migranti che affrontano il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore in Europa, solo per essere rimandati in Libia, il punto di partenza del loro viaggio disperato. Il rapporto dell’OIM evidenzia la crisi continua e complessa nella regione, sottolineando le condizioni pericolose che i migranti sopportano durante i loro viaggi in mare, nonchè le circostanze precarie che incontrano una volta tornati in Libia. La situazione ha suscitato una diffusa preoccupazione a livello internazionale, con le organizzazioni per i diritti umani e la comunità internazionale che chiedono azioni immediate per garantire la sicurezza e i diritti dei migranti. L’OIM e altre organizzazioni umanitarie sostengono che il rimpatrio dei migranti in Libia li espone a ulteriori rischi, tra cui violazioni dei diritti umani, detenzione arbitraria e mancanza di accesso ai servizi di base e alla protezione. L’OIM sta monitorando da vicino la situazione, sostenendo cambiamenti politici e un maggiore sostegno per gestire la crisi migratoria in modo più umano ed efficace. Mentre continuano gli sforzi per trovare soluzioni durature, la difficile situazione dei migranti in Libia rimane una testimonianza toccante delle sfide più ampie che la migrazione globale deve affrontare oggi.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).