LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – I maltesi hanno commemorato la morte di Alexei Navalny, il principale leader dell’opposizione russa.
Lunedì sera i manifestanti si sono radunati davanti all’ambasciata russa a San Gwann, per protestare dopo la morte di Navalny. Questa è stata la seconda commemorazione in tre giorni, dopo quella di sabato scorso da parte del Partito nazionalista, il partito di opposizione, che ha depositato una foto commemorativa di Alexei Navalny davanti all’ambasciata russa. Nessuna delle proteste è stata organizzata dai russi che vivono a Malta.
Il deputato del Partito nazionalista e ministro ombra degli affari esteri Beppe Fenech Adami, insieme al segretario internazionale del PN Beppe Galea, ha affermato che il Partito nazionalista stava commemorando la morte di Navalny. Fenech Adami ha detto che Navalny è stato messo a tacere ed è dovere del mondo non dimenticarlo. “Il regime di Putin ha ucciso Alexei Navalny per mettere a tacere l’opposizione. E’ stato ucciso perchè era una voce a favore della democrazia, una voce a favore della libertà. E’ stato ucciso perchè diceva la verità. Lo hanno inseguito finchè non lo hanno ucciso”, ha detto Fenech Adami.
Ieri sera la ONG Repubblika per lo stato di diritto ha organizzato una protesta davanti all’ambasciata russa. Il presidente della Repubblika Robert Aquilina ha dichiarato: “Alexei Navalny non è morto, è stato ucciso dal regime di Putin. E’ stato un omicidio politico, un assassinio orribile”. Ha elogiato il lavoro di Navalny nel criticare la diffusa corruzione sotto il regime di Putin, paragonando la sua morte all’assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. “Sappiamo cosa sta passando la madre di Navalny perchè abbiamo subito la stessa sorte quando hanno ucciso una giornalista per cercare di mettere a tacere il suo lavoro volto a svelare la corruzione a Malta”, ha detto. Aquilina ha anche affermato che, come sta accadendo a Malta, Putin non ha messo a tacere i suoi critici ma li ha incitati a scoprire la verità.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri maltese Ian Borg ha chiesto un’indagine “indipendente e trasparente” per stabilire le circostanze della morte di Navalny.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Malta, Navalny commemorato davanti all’ambasciata russa
Siciliano estradato a Malta dalla Spagna per traffico di droga
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un siciliano di 47 anni è stato estradato dalla Spagna a Malta, a seguito di un mandato d’arresto europeo. E’ stato accusato di traffico di 54 chili di cannabis per un valore commerciale stimato di circa 880 mila euro.
– foto ufficio stampa Polizia Malta –
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Le emissioni a Malta continuano ad aumentare, valore più alto nell’Ue
LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – Malta ha registrato il più alto aumento delle emissioni di gas serra nell’UE per il secondo trimestre consecutivo. Secondo Eurostat, tra luglio e settembre, le emissioni di gas serra di Malta sono aumentate di quasi l’8%, lo stesso aumento registrato nel trimestre precedente.
In termini reali, nel terzo trimestre del 2022, Malta ha emesso circa 645.000 tonnellate di gas serra. Nello stesso periodo dell’anno scorso questa cifra era salita a 695.000 tonnellate. E mentre Malta ha emesso 2,3 milioni di tonnellate di gas serra nel 2022, alla fine di settembre dello scorso anno Malta ne aveva già emessi più di 1,8 milioni di tonnellate.
Le emissioni di Malta sono più del doppio del secondo aumento più alto registrato a Cipro, dove le emissioni sono aumentate di quasi il 3,7%. Altri paesi che hanno registrato un aumento sono stati la Lettonia (3,4%) e la Slovacchia (0,9%).
I risultati di Malta sono molto diversi rispetto al resto dell’UE, dove le emissioni sono diminuite in 23 paesi. Le riduzioni maggiori si sono registrate in Estonia (-30,7%), Bulgaria (-18,6%) e Germania (-12,2%). In totale, i gas serra si sono ridotti di poco più del 7% in tutto il blocco rispetto allo stesso trimestre del 2022. Secondo Eurostat, in tutta l’UE nel terzo trimestre dello scorso anno sono stati emessi circa 787 milioni di tonnellate di gas serra.
Nonostante Malta abbia aumentato le proprie emissioni a un ritmo più veloce di qualsiasi altro paese dell’UE, secondo i dati della Banca Mondiale, Malta e la Svezia hanno registrato il tasso di emissioni pro capite più basso dell’UE. Ciò è in gran parte dovuto alla mancanza di industria pesante a Malta.
Secondo Eurostat tra luglio e settembre l’economia di Malta è cresciuta quasi allo stesso ritmo delle sue emissioni, con un PIL in aumento di poco più del 7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il rapporto rileva che l’Italia ha mantenuto il suo PIL allo stesso livello mentre diminuiva emissioni, mentre 11 paesi sono riusciti a ridurre effettivamente le proprie emissioni pur facendo crescere le proprie economie.
Le emissioni di carbonio a Malta sono state a lungo associate alla dipendenza del paese dalle automobili, qualcosa che non mostra segni di cedimento. Le statistiche ufficiali mostrano che ci sono circa 18.000 veicoli per ogni chilometro quadrato di strada a Malta, con gli ultimi dati che mostrano che ogni giorno vengono aggiunti sulla strada 60 nuovi veicoli.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Malta, la crescita economica supera quella prevista per il 2023
A VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Secondo la Commissione Europea, la performance economica di Malta nel 2023 ha superato le aspettative di crescita rispetto a quanto inizialmente previsto. Nel 2023, la crescita del PIL reale si è attestata al 6,1%, in calo del 2% rispetto a quella registrata l’anno precedente, ma superiore al 4% previsto dalla Commissione Europea. La Commissione prevede ora che l’economia di Malta crescerà del 4,6% nel 2024, trainata principalmente dalle esportazioni e dai consumi privati. Secondo la Commissione, tale percentuale diminuirà marginalmente al 4,3% nel 2025. La CE attribuisce la performance economica di Malta nel 2023 a diversi fattori, dalle proprie revisioni al rialzo della performance economica all’inizio dell’anno, a una “crescita elevata” del 2,4% nel terzo trimestre. Il rapporto rileva che l’attività edilizia è stata “più debole” nel 2023, così come gli investimenti in immobilizzazioni. La Commissione europea prevede inoltre che i tassi di inflazione saranno leggermente inferiori a quanto inizialmente previsto, pari al 2,9% quest’anno e al 2,7% nel 2025, attribuendo le continue pressioni sui prezzi dei prodotti alimentari e dei servizi. Al contrario, il rapporto rileva che l’inflazione aveva raggiunto un massimo del 5,6% nel 2023, in in linea con quanto aveva previsto. Tuttavia, l’intervento del governo ha mantenuto stabili i prezzi dell’energia, mitigando alcuni effetti d’inflazione. La previsione arriva nel contesto delle richieste della Commissione Europea di eliminare gradualmente le misure di sostegno energetico di Malta per affrontare le preoccupazioni sul deficit pubblico. Scrivendo su X, il primo ministro maltese Robert Abela ha affermato che questi risultati sono dovuti al fatto che “le decisioni progressiste fanno davvero la differenza nella vita delle persone”. Il rapporto fa riferimento alla performance economica dell’UE affermando che “è entrata nel 2024 su una base più debole di quanto precedentemente previsto”, affermando che la crisi del costo della vita e il calo del potere d’acquisto delle famiglie hanno rallentato la crescita economica del blocco. Si prevede che l’economia dell’UE crescerà dello 0,9% nel 2024, invece della previsione iniziale dell’1,3%.(ITALPRESS).
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Malta, gli agricoltori presentano cinque proposte al governo
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Gli agricoltori maltesi hanno presentato cinque proposte al governo maltese al termine di una protesta nazionale sul lungomare di La Valletta.
Malcolm Borg di Ghaqda Bdiewa Attivi afferma: “possiamo continuare a dipendere così tanto dalle importazioni e scartare i prodotti locali?”. Attualmente Malta importa circa l’80% del suo fabbisogno alimentare, sia fresco che congelato.
Gli agricoltori maltesi chiedono che venga bloccato l’ingresso a Malta di prodotti alimentari extra-UE se la fornitura locale soddisfa la domanda. Il governo dovrebbe negoziare con l’UE per ottenere l’autorizzazione a farlo.
Chiedono anche test più rigorosi sui prodotti alimentari extra-UE.
Gli agricoltori chiedono anche sussidi governativi su fertilizzanti, foraggi e sui costi di importazione di mangimi, tra le altre cose.
Gli agricoltori hanno dichiarato che è “assurdo” che un paese come Malta, con un numero limitato di terreni agricoli, consideri e incoraggi il mantenimento dei terreni a riposo. Gli agricoltori chiedono al governo maltese di bloccare l’attuazione delle leggi dell’UE che possono influenzare l’agricoltura locale fino a quando non ci saranno prove sufficienti che sugli impatti. Gli agricoltori hanno citato come esempi rilevanti le leggi derivanti dal Green Deal europeo o le leggi per porre fine all’allevamento di polli in gabbia.
E’ stata la seconda protesta degli agricoltori in altrettante settimane e una di una serie di proteste degli agricoltori nelle capitali europee, tra cui Roma, Madrid e Atene.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Malta, protesta degli agricoltori contro politiche Ue su settore
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Gli agricoltori maltesi sono scesi in strada a Malta in una seconda giornata di protesta in due settimane contro il governo e le regole dell’Unione europea. La protesta organizzata da Ghaqda Bdiewa Attivi, insieme ad altri rappresentanti di vari settori dell’industria alimentare locale, si è conclusa a La Valletta, dove gli agricoltori locali hanno espresso le loro preoccupazioni e i loro timori riguardo all’eccessiva regolamentazione dell’Ue e gli effetti dannosi sul settore agricolo maltese. Prima di raggiungere La Valletta, gli agricoltori a bordo di trattori e altri veicoli agricoli si sono fermati presso gli uffici dell’Autorità maltese per la concorrenza e i consumatori, chiedendo che l’autorità dovrebbe controllare i prodotti provenienti da paesi stranieri, soprattutto extra-UE. Gli agricoltori hanno incontrato il ministro dell’Agricoltura Anton Refalo, che ha mostrato solidarietà. Il Ghaqda Bdiewa Attivi ha presentato al governo maltese diverse proposte volte a mitigare l’impatto negativo di queste politiche. Gli agricoltori hanno esortato i politici maltesi, quando votano a livello europeo, a impegnarsi per parlare in modo coerente delle sfide che devono affrontare. Hanno anche accusato il governo maltese di aver votato contro i loro interessi. Agricoltori e pastori sono inoltre irritati dagli accordi commerciali dell’UE che rimuovono o riducono le barriere per i prodotti agricoli extra-UE. Sono anche contrari alle norme sugli aiuti di Stato che limitano il sostegno del governo e alle norme dell’UE che premiano gli agricoltori per lasciare i campi incolti, affermando che questo era un incentivo per i proprietari terrieri a mantenere la terra improduttiva. Gli agricoltori affermano inoltre che la legislazione europea intesa a rendere l’agricoltura più rispettosa dell’ambiente viene introdotta troppo rapidamente e senza il sostegno necessario. Un altro argomento è che la conformità alle normative UE sta aumentando e riducendo la produttività, mentre si fronteggia l’afflusso di prodotti extra-UE con meno regolamenti nei mercati europei.
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Malta, prevista crescita Pil del 4,4% nel 2024
LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – Si prevede che il prodotto interno lordo (PIL) di Malta crescerà del 4,4% nel 2024. Questa è la previsione della Banca Centrale di Malta nel suo ultimo rapporto sull’economia maltese, aggiungendo che questa si basa sui consumi privati e sulle esportazioni nette registrate di recente.
Si prevede che la domanda interna sarà il principale motore della crescita nel 2024. La crescita dei consumi privati continua a un ritmo sostenuto e si prevede che gli investimenti privati si riprenderanno lentamente. Si prevede che anche le esportazioni nette forniranno un contributo positivo, trainate principalmente dalle esportazioni di servizi.
Tuttavia, si prevede che la crescita economica rallenterà al 3,6% nel 2025 e al 3,3% entro il 2026. Si prevede che la crescita nel 2025 e nel 2026 sarà guidata dalla domanda interna.
Si prevede che i salari aumenteranno nel 2024, alla luce dell’elevata inflazione del recente passato e di un mercato del lavoro teso.
Si prevede che l’inflazione annuale basata sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuirà dal 5,6% nel 2023 al 2,9% nel 2024, prima di raggiungere l’1,9% entro il 2026.
Si prevede che il rapporto debito pubblico/PIL aumenterà e raggiungerà il 54,3% entro il 2026.
Le continue tensioni geopolitiche e le interruzioni del trasporto marittimo attorno al Canale di Suez potrebbero influenzare negativamente l’attività economica e commerciale causando tempi di attesa più lunghi e possibili aumenti nei costi.
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Italgas, la controllata greca cambia nome e diventa Enaon
ATENE (GRECIA) (ITALPRESS/MNA) – Il Gruppo Italgas ha presentato la nuova identità delle sue società greche, da oggi “Enaon”, la holding, ed “Enaon Eda” la società operativa. Il nome e il marchio dell’ormai ex Depa Infrastructure sono stati svelati al Politia Business Center di Atene, dove sorgono i nuovi uffici della società acquisita da Italgas a settembre 2022. “”Oggi, con la presentazione di Enaon, inauguriamo un nuovo capitolo del nostro percorso. Il lancio della nuova immagine aziendale avviene in un momento in cui abbiamo già raggiunto con successo importanti obiettivi che ci faranno lavorare meglio e con maggiore efficienza”, le parole dell’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, che ha ufficializzato il nuovo nome e il nuovo marchio alla presenza dei ministri Theodoros Skylakakis (Ambiente ed Energia), Kostas Skrekas (Sviluppo) e dell’Ambasciatore d’Italia in Grecia Paolo Cuculi. Il nome Enaon trae ispirazione dalla parola greca Aenaos, che si traduce in «perenne» e «rinnovabile» e che associata al mondo dell’energia vuole rappresentare un’offerta duratura, in grado di soddisfare le esigenze attuali e il benessere delle prossime generazioni.
Entusiasta per il nuovo corso anche il ministro dell’Ambiente e dell’Energia Theodoros Skylakakis, che ha ribadito l’importanza del gas naturale nel mercato del presente e del futuro: “L’obiettivo è portare gli asset di questo settore nel futuro. Abbiamo bisogno del gas naturale perchè abbiamo grandi infrastrutture in Europa e dobbiamo usarle insieme all’energia elettrica, così da avere un sistema energetico più efficiente. Per noi è importante essere partner di importanti compagnie italiane ed essere in grado di costruire con loro queste infrastrutture per il futuro”.
L’integrazione nel gruppo, la riorganizzazione della società e la realizzazione di importanti interventi di estensione e trasformazione digitali delle reti in Grecia. Sono questi alcuni degli obiettivi raggiunti dal Gruppo Italgas dall’acquisizione di Enaon. Qualche ora prima dell’annuncio della nuova identità dell’azienda, questi temi sono stati discussi dalla presidente di Italgas, Benedetta Navarra, dall’amministratrice delegata di Enaon Eda, Barbara Morgante, dall’amministratrice delegata di Enaon Eda, Francesca Zanninotti e dall’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo.
“A diciotto mesi dal closing, forse un pò meno, il percorso fatto è stato efficace e soprattutto più veloce di quanto preventivato con il piano di acquisizione – il bilancio di Gallo -. Sono stati realizzati investimenti che hanno connesso 25 territori per un totale di 800 chilometri di reti. Nel 2023 abbiamo registrato un aumento del 78% degli investimenti rispetto a quelli del 2021 e faremo ancora meglio nel 2024. Abbiamo riorganizzato le società operative in un unico DSO con importanti benefici attesi in termini di maggiore efficienza, efficacia operativa e knowledge sharing. Siamo dunque molto soddisfatti dell’investimento fatto in Grecia”. Il Gruppo ha già raggiunto alcune delle milestone previste al momento del closing e fissate nel Piano Strategico al 2029, con un programma da 900 milioni di euro di investimenti.Tra i principali progetti infrastrutturali realizzati nel Paese, sono state segnalate l’entrata in esercizio della nuova rete cittadina di Kavala, la trasformazione da prodotti derivati dal petrolio al gas naturale di network della Tessaglia e dell’Attica e l’installazione dei primi depositi criogenici di GNL a Florina e Kastoria, realizzati secondo il know-how sviluppato in Italia per la metanizzazione della Sardegna. “Nel 2024 abbiamo pianificato di estendere la rete e attivare 13 nuove città – svela l’amministratrice delegata di Enaon Eda, Francesca Zanninotti -. In questi territori porteremo l’esperienza maturata da Italgas in Sardegna. In termini di crescita lo scorso anno abbiamo attivato 25.000 nuovi clienti e il piano per quest’anno è quello di attivarne 38.000 forti dell’espansione nelle nuove aree”.
– Foto ufficio stampa Italgas –
(ITALPRESS).









