BRUXELLES (ITALPRESS/MNA) – Il 7/8 febbraio si è svolta a Bruxelles, alla presenza di oltre 300 esperti, la conferenza annuale di Petcore, l’associazione europea che rappresenta l’intera filiera del PET, il polimero maggiormente riciclato in Europa con tassi di raccolta che in alcuni Paesi raggiungono il 90%.
L’Italia è tra i Paesi più virtuosi con tassi superiori al 70% nel 2023.
Il PET è prevalentemente usato nel settore delle bottiglie sia per acque minerali che bevande gassate, in quello delle vaschette prevalentemente per l’orto frutta, ed anche in quello medicale come abbiamo ampiamente sperimentato durante il Covid. Per cui è indispensabile mantenere una forte capacità produttiva in Europe che ora è a rischio.
L’intera filiera ha discusso con i rapppresentanti delle Istituazioni Europee, DG Grow, DG Sante e DG Envi, sulla prossima approvazione del nuovo Regolamento sulla gestione degli Imballaggi in plastica che pone seri dubbi sul futuro del settore.
In questi giorni stiamo tutti seguendo le proteste a livello europeo del settore degli agricoltori che si riassumono in tre punti: aumento dei costi energetici che il settore non è riuscito a trasferire al mercato, forte incremento dei costi associati all’introduzione del Green Deal che richiede di modificare profondamente le attuali lavorazioni, import da Paesi extra EU che non sono chiamati a rispettare gli stessi vincoli ambientali e di qualità a cui sono sottoposti i produttori europei.
E’ sorprendente notare che le stesse problematiche sono attualmente valide anche per il settore degli imballaggi di PET, che nonostante gli innegabili successi in termine di raccolta e di riciclo, è ancora fortemente soggetto a nuove normative di dubbia efficacia ambientale.
L’Europa ha avviato un processo di sostenibilità che la pone all’avanguardia mondiale, questo processo non è e non sarà sostenibile se le aziende Europee, che sono quelle che realizzeranno la sostenibilità in termini concreti, saranno in balia di importazioni incontrollate ed inaffidabili e ad un aumento dei costi di produzione a seguito dell’introduzione delle nuove normative.
Pertanto, ee settori così lontani tra loro come l’agricoltura e la plastica, hanno problemi molto simili vuol dire che l’Europa ha la necessità di dare risposte concrete alle esigenze dell’industria al fine di salvaguardare i principi enunciati nel Green Deal e portare a compimento il processo di sostenibilità sociale.
-foto ufficio stampa Petcore –
(ITALPRESS).
A Bruxelles la conferenza annuale di Petcore
Bloccate a Malta tre tonnellate di agrumi importati dalla Sicilia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Le autorità maltesi hanno bloccato l’ingresso nel mercato maltese di oltre tre tonnellate di arance, limoni e mandarini importati dalla Sicilia. I 3.033 chili di agrumi sono stati imballati in 306 casse e trasportati a Malta a bordo del catamarano di linea proveniente da Pozzallo.
Il ministero dell’Agricoltura ha affermato che il carico di frutta è stato ritornato dopo che gli ispettori hanno notato che il frutto era imballato insieme a foglie e steli, in violazione delle norme sul controllo dei parassiti. La Direzione per la salute delle piante cercherà inoltre di sanzionare l’importatore, in linea con la legge sulla quarantena delle piante.
Gli alberi di agrumi sono vulnerabili a una varietà di parassiti, tra cui il virus Citrus Tristeza (CTV) tra i più pericolosi. La CTV è presente in tutto il mondo e ha un impatto su tutti gli alberi di agrumi. Il virus non può essere controllato da alcun pesticida e l’unico meccanismo di controllo per questa malattia è quello di sradicare e bruciare alberi infetti e applicare pesticidi per i vettori. Malta è stata teatro di numerosi focolai di CTV negli ultimi dieci anni.
Il ministero dell’Agricoltura ha affermato: “Le ispezioni vengono effettuate per garantire che gli organismi che possono danneggiare le piante locali non siano ammessi nel paese e non abbiano la possibilità di diffondersi”, aggiungendo che “il commercio illegale di agrumi non conforme alle leggi maltesi colloca i luoghi locali agricoltura a rischio. L’intercettazione di questo frutto testimonia l’impegno del governo nel proteggere gli agricoltori e i consumatori locali”.
– foto DOI –
(ITALPRESS).
Iraq, Ghribi “Risultato storico, noi apripista per aziende italiane”
ROMA (ITALPRESS/MNA) – Sottoscritto da parte del Policlinico San Donato un contratto biennale da 81 milioni di dollari per la gestione di un ospedale universitario ad alta specialità di 492 posti letto nella citta di Najaf, Iraq.
La firma è avvenuta alla presenza del ministro della Sanità, Saleh Al-Hasnawi, dell’ambasciatore italiano Maurizio Greganti, di un nutrito gruppo di viceministri e alti funzionari del Ministero della Salute Iracheno, del presidente di GKSD e vicepresidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, accompagnato dall’amministratrice delegata del Politecnico San Donato, Sara Mariani, che ha sottoscritto l’accordo, nonchè da una delegazione del Gruppo San Donato.
“Si tratta di una novità straordinaria, direi pionieristica, nel panorama della Sanità italiana – ha affermato dopo la firma il presidente Kamel Ghribi -. Il nostro know how manageriale, la grande competenza dei nostri medici, viene messa al servizio di un paese come l’Iraq che sta compiendo grandi sforzi sul capacity and institutional building di cui la sanità è componente essenziale. E l’Iraq lo fa sperimentando la strada più moderna ed efficace, cioè l’accordo tra pubblico e privato per realizzare la migliore assistenza al minor prezzo per i contribuenti.
La firma di questo contratto ha anche un valore più ampio, ossia la possibilità che la presenza in Iraq di GSD-GKSD possa fare da apripista alla presenza in Iraq di molti altri gruppi imprenditoriali italiani. L’Iraq è un grande paese in fase di ricostruzione che suscita l’attenzione di tanti imprenditori provenienti da tutto il mondo. Sarebbe un vero peccato se l’Italia restasse estranea a questa fase davvero avvincente.
Anche per questo crediamo di avere svolto un servizio utile all’Italia”.
– Foto: ufficio stampa GKSD –
(ITALPRESS).
Arrestato a Malta genero di Totò Riina, attesa estradizione
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un 50enne italiano è stato arrestato dalla polizia maltese. L’uomo è stato identificato come Antonino Ciavarello, genero del defunto boss siciliano Totò Riina.
Ciavarello dovrebbe essere estradato in Italia per scontare la pena in carcere. E’ stato dichiarato agli arresti il giorno dopo il suo cinquantesimo compleanno.
Nel 2017 Ciavarello è stato arrestato in Puglia per scontare sei mesi agli arresti domiciliari per frode. Ciavarello, che allora viveva a San Pancrazio con la moglie, fu riconosciuto colpevole di una truffa perpetrata a Termini Imerese nel 2009.
L’indagato, condotto in tribunale a La Valletta, parlando a bassa voce, ha indicato come sua residenza Mosta. Inoltre, ha riferito alla corte che era impiegato come autista presso una società di costruzioni con sede a San Gwann.
L’ispettore di polizia Roderick Spiteri ha confermato che Ciavarello è stato arrestato sulla base di due mandati di arresto europei emessi dalle autorità italiane. Ha esibito copie del mandato d’arresto originale e della relativa segnalazione del Sistema d’informazione Schengen.
L’ispettore Spiteri ha spiegato che i due mandati d’arresto europei sono stati emessi in relazione a due sentenze distinte. I due mandati lo condannano a due anni di carcere e al pagamento di una multa di 100 mila euro e di altri otto mesi di reclusione.
L’avvocato Thomas Barbara Sant, che assiste Ciavarello, ha detto alla corte che il suo cliente era a conoscenza delle sentenze ma non sapeva di essere stato condannato alla reclusione.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Arrestato a Malta 50enne ricercato in Italia, deve scontare pena
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un italiano ricercato è stato arrestato dalla polizia di Malta in seguito ad un mandato d’arresto europeo. Il 50enne, era ricercato dalla Procura del Tribunale di Brindisi. Dopo settimane di indagini, l’operazione di arresto si è svolta nelle prime ore di giovedì mattina, con la polizia che ha circondato la residenza dell’individuo a Mosta prima di effettuare l’arresto. L’operazione è stata condotta in collaborazione con la Polizia italiana.
Le autorità italiane avevano emesso il mandato d’arresto contro l’individuo il 24 gennaio 2022, in connessione con l’esecuzione di una pena detentiva. L’uomo dovrebbe comparire in tribunale davanti al Magistrato per avviare la procedura di estradizione in Italia.
– Foto: Polizia di Malta –
(ITALPRESS).
Malta, discussa la cooperazione nell’energia rinnovabile con la Turchia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta e la Turchia hanno discusso della possibilità di una maggiore cooperazione nel settore delle energie rinnovabili, soprattutto alla luce dell’accordo tra Malta e Libia, e dell’immigrazione. Durante una visita a Malta, il ministro degli Affari esteri turco, Hakan Fidan, ha avuto incontri con le autorità maltesi, tra cui il primo ministro Robert Abela, il ministro degli affari esteri Ian Borg e il presidente di Malta George Vella. Entrambe le parti hanno espresso impegno per il lavoro diplomatico e soluzioni pacifiche ai conflitto in Ucraina. Le due parti hanno discusso anche della Presidenza maltese dell’OSCE e il Primo Ministro ha insistito sull’impegno del Paese a continuare a lottare per la pace nel contesto della guerra in Ucraina e in Medio Oriente. Sull’Ucraina è stata notata la mediazione diplomatica della Turchia, che sta portando risultati sulla sicurezza alimentare. Nei prossimi giorni il presidente russo Vladimir Putin visiterà la Turchia. Il ministro Fidan ha affermato che la Turchia continuerà a lavorare per una soluzione giusta, diplomatica e pacifica concordata tra le due parti. La visita di Putin sarà la prima volta che il presidente russo visiterà un paese membro della NATO dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022.
Sul Medio Oriente, il Primo Ministro maltese ha sottolineato che la comunità internazionale deve continuare a lavorare per un cessate il fuoco permanente e una soluzione a due Stati. Il Ministro Fidan ha avuto anche un incontro con il suo omologo maltese, il Ministro Ian Borg, nel quale i due Ministri hanno discusso una serie di questioni di carattere bilaterale, come la crisi politica in Ucraina e in Medio Oriente, l’attuale situazione in Libia, l’applicazione della Turchia per l’adesione all’Unione Europea, e la cooperazione bilaterale nell’OSCE, di cui Malta ha assunto la Presidenza. Durante l’incontro entrambe le parti hanno discusso del rafforzamento delle relazioni commerciali.(ITALPRESS).
Foto: Doi
Cdp, accordo per promuovere la crescita sostenibile in Albania
TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS/MNA) – Un impegno congiunto per promuovere iniziative a favore dello sviluppo sostenibile del territorio e delle Pmi albanesi. E’ questo l’obiettivo principale del Protocollo d’intesa sottoscritto dall’Amministratore Delegato di CDP Dario Scannapieco, dall’Amministratrice Delegata di SIMEST Regina Corradini D’Arienzo e dal Segretario generale del National Economic Council Arben Shkodra, che segna l’avvio del processo per il riconoscimento del ruolo di CDP in Albania quale Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. La sigla è avvenuta durante una visita a Tirana di una delegazione di Cassa Depositi e Prestiti nel corso della quale l’AD di CDP ha incontrato il Premier albanese Edi Rama, il Ministro per l’Imprenditorialità Delina Ibrahimaj, il Ministro delle Finanze Ervin Mete e il Vice Ministro del Turismo e Ambiente Vilma Bello. Gli incontri sono stati un’occasione per illustrare la strategia che CDP intende perseguire per sostenere il settore pubblico e privato del Paese in favore di una crescita sostenibile e inclusiva.
“Il protocollo sottoscritto con il National Economic Council – ha dichiarato Dario Scannapieco, Amministratore Delegato di CDP – è un primo passo di un processo significativo che consentirà a Cassa Depositi e Prestiti di operare in Albania come Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e contribuire alla crescita sostenibile di un’economia che attraversa una fase di grande vitalità. Dopo l’inaugurazione della nostra sede di Belgrado, questo è un altro momento importante del nostro lavoro nel Balcani occidentali che vede anche un nuovo atto concreto nel finanziamento concesso a Intesa Sanpaolo Bank Albania per sostenere le Pmi del territorio. Ringrazio tutte le autorità albanesi incontrate oggi per l’accoglienza e la disponibilità dimostrate a sviluppare efficacemente la nostra collaborazione”.
“I legami fra l’Italia e l’Albania – ha aggiunto Regina Corradini D’Arienzo, Amministratrice Delegata di SIMEST – sono stretti, non solo per la vicinanza geografica ma anche per una sostanziale somiglianza nella composizione del contesto industriale. SIMEST è già presente sul territorio dei Balcani Occidentali, offrendo alle imprese la propria gamma di prodotti, dalla finanza agevolata agli investimenti partecipativi, alla consulenza strategica. Con la firma odierna, ci impegniamo a rafforzare la nostra attività nel Paese, al fine di facilitare nuove opportunità di cooperazione col settore produttivo e di consolidare le relazioni commerciali fra le imprese italiane e quelle locali”.
Tra le finalità dell’accordo anche l’individuazione di aree di interesse comune per cogliere opportunità di finanziamento di progetti in Albania in grado di facilitare il raggiungimento degli Sustainable Development Goals (“SDGs”) delle Nazioni Unite con impatto positivo sul clima; lo sviluppo di iniziative congiunte per promuovere la collaborazione tra Pmi, facendo leva sugli strumenti finanziari a disposizione di CDP e SIMEST, anche tramite la piattaforma di Business Matching; il sostegno agli investimenti bilaterali e condividere informazioni sulle opportunità in aree e settori di reciproco interesse.
Per Cassa Depositi e Prestiti la tappa di Tirana è parte di una più ampia strategia per rafforzare la propria attività di sostegno alle iniziative di crescita sostenibile delle imprese nelle economie emergenti dopo l’inaugurazione della prima sede extra UE a Belgrado negli uffici di Banca Intesa Beograd. Nei prossimi mesi è in programma l’apertura di due nuove sedi di rappresentanza in Nord Africa, al Cairo in Egitto e a Rabat in Marocco.
Nel corso della giornata, inoltre, l’AD di CDP ha sottoscritto un contratto di finanziamento per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro con Intesa Sanpaolo Bank Albania, rappresentata alla cerimonia di firma dal suo Amministratore Delegato Alessandro D’Oria. L’iniziativa fa parte di un programma di finanziamento articolato in più tranche che interesserà altri Paesi dove è presente Intesa Sanpaolo.
I fondi, resi disponibili da Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito dell’iniziativa Western Balkans Investment Framework promossa dall’Unione Europea, destinati da Intesa Sanpaolo Bank Albania, la sola banca italiana operante nel Paese (attraverso prestiti erogati direttamente), a favore della crescita delle piccole e medie imprese albanesi con tassi di interesse favorevoli. Le risorse di CDP potranno generare un effetto leva pari ad almeno il doppio dell’importo del finanziamento, per un totale complessivo non inferiore a 20 milioni di euro. L’iniziativa permetterà di sostenere almeno 50 imprese locali, creare nuovi posti di lavoro e contribuire al raggiungimento di cinque Sustainable Development Goals (“SDGs”) delle Nazioni Unite.
– Foto ufficio stampa Cdp –
(ITALPRESS).
Malta-Lettonia, sostegno incrollabile Ucraina, Russia deve risponderne
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta e la Lettonia hanno discusso questioni internazionali pertinenti durante i colloqui ufficiali tra il presidente di Malta George Vella e il presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics. A Malta, i due Presidenti hanno discusso delle opportunità per approfondire ulteriormente le relazioni bilaterali e hanno scambiato opinioni su questioni internazionali. Il presidente Vella ha condiviso le sue opinioni su questioni internazionali urgenti e il ruolo attivo che Malta sta assumendo nel tentativo di risolverle, in particolare presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e come presidenza dell’OSCE per il 2024. I due presidenti hanno condannato la guerra illegale e immotivata della Russia in Ucraina. “Manterremo ugualmente il fermo sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Siamo stati espliciti nel condannare questi atti e nel sostenere che i responsabili devono essere ritenuti responsabili”, ha affermato il presidente Vella.
Il Presidente di Malta ha fatto riferimento alla guerra in corso tra Israele e Hamas, denunciando la tragedia quotidiana e la terribile situazione umanitaria a Gaza. “Il dialogo è fondamentale. E’ fondamentale che tutte le parti, compresa l’UE, collaborino con i partner regionali e globali per promuovere un autentico orizzonte politico che salvaguardi una soluzione a due Stati basata sui confini precedenti al 1967, affrontando le legittime preoccupazioni e aspirazioni di entrambe le parti, in linea con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha dichiarato il presidente Vella. E’ stata discussa anche la questione dell’immigrazione irregolare. Il presidente Vella ha sottolineato la preoccupazione di Malta per le pressioni migratorie provenienti dalla rotta del Mediterraneo centrale, con il significativo aumento degli arrivi dal 2020. “Questa è una sfida per l’UE e non solo una questione che riguarda pochi Stati membri in prima linea. E’ necessario rafforzare i confini meridionali e combattere la tratta e il traffico di esseri umani”, ha affermato il Presidente. Anche il presidente George Vella e il suo omologo lettone Edgars Rinkevics si sono concentrati sull’allargamento dell’Unione europea nel contesto delle discussioni in corso sul futuro dell’UE.
foto: DOI
(ITALPRESS).









