Libia: produzione Sharara sale a 288 mila barili di greggio
Colomina “Marocco attore chiave e partner molto importante per la Nato”
RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – La NATO considera il Marocco come un attore chiave nella sicurezza ed un partner molto importante per l’Alleanza Atlantica: lo ha detto Javier Colomina, rappresentante speziale del segretario generale per il vicinato meridionale al termine del suo incontro con il Ministro degli Esteri del Marocco Nasser Bourita in Rabat. L’alto responsabile della NATO ha anche affermato che il Regno è un “attore chiave” nella lotta al terrorismo, evidenziando la “cooperazione pratica” tra le due parti.
Colomina ha evidenziato la cooperazione pratica tra le due parti in materia di lotta contro il terrorismo, ha affermato di aver discusso con Bourita le opportunità e i mezzi per approfondire l’eccellente cooperazione politica, civile e militare tra la NATO e il Regno, ricordando che il Marocco è membro del Dialogo Mediterraneo, un forum di partenariato progettato per promuovere la sicurezza e la stabilità in tutto il bacino del Mediterraneo.
Ha inoltre sottolineato che la sua visita in Marocco, la prima in qualità di rappresentante speciale del SG della NATO per il vicinato meridionale, mira a esaminare con “importanti interlocutori della regione” questioni di interesse comune per “cercare di trovare soluzioni comuni”, citando antiterrorismo, sicurezza informatica, sicurezza marittima e sfide migratorie.
– foto Map –
(ITALPRESS).
Mimit, Urso incontra il ministro saudita dell’Industria Alkhorayef
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, insieme al viceministro Valentino Valentini, ha incontrato a Palazzo Piacentini il ministro dell’Industria e delle Risorse Minerarie del Regno dell’Arabia Saudita, Bandar Ibrahim Alkhorayef. Al centro del colloquio la volontà di rafforzare ulteriormente le sinergie commercial e la partnership tecnologica e industriale tra i due Paesi nei settori strategici, promuovendo la collaborazione tra istituzioni e investitori, come accaduto già nel settembre 2023 durante il Forum italo-saudita sugli investimenti. Focus sui temi già avviati durante la visita di Urso a Riyad nel novembre 2023 e, in particolare, sull’impegno dei due Paesi nel settore minerario e nella filiera dell’approvvigionamento e della lavorazione delle materie prime critiche, che rappresentano un pilastro fondamentale per lo sviluppo delle imprese, chiamate a centrare gli obiettivi di decarbonizzazione. A tal riguardo, nel corso dell’incontro, si è deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro bilaterale con il compito di presentare ai due governi proposte concrete di cooperazione. “Esistono grandi complementarietà e interessi comuni tra Italia e Arabia Saudita, impegnate entrambe a raggiungere l’autonomia nel settore delle materie prime critiche -ha sottolineato il ministro Urso – a tal fine possiamo collaborare, non solo nella condivisione di best practice, ma anche per esplorare l’opportunità di partnership e investimenti nel settore estrattivo. Una strategia che potrebbe aprire nuove porte e rafforzare ancora di più le relazioni bilaterali”.(ITALPRESS).
Foto: ufficio stampa Mimit
Malta, dal 2030 i primi parchi eolici
LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – Il governo maltese ha individuato due siti adatti per i parchi eolici tra i sei iniziali nella zona economica esclusiva di Malta. Tuttavia, non ha specificato dove si trovano i siti selezionati perché sono necessari ulteriori studi in loco per ridurre i rischi tecnici e le incertezze.
Si prevede che le pale eoliche inizieranno a girare nel 2030 e il parco eolico genererà 300 megawatt. A titolo di confronto, l’interconnettore tra Malta e la Sicilia genera 200 megawatt e i due impianti GNL generano 200 e 150 megawatt.
Il ministro dell’Energia Miriam Dalli ha dichiarato al parlamento che sono in corso i lavori preparatori per una richiesta di investimenti in parchi eolici offshore.
Dopo l’identificazione di sei siti nella politica nazionale per l’implementazione di energia rinnovabile offshore, gli esperti tecnici hanno condotto ulteriori studi per determinare la loro fattibilità tecnica ed economica con il minimo impatto ambientale. Sono state prese in considerazione varie questioni, tra cui l’idoneità della tecnologia disponibile in base alla profondità del mare.
I siti erano stati selezionati e, dopo una gara d’appalto, uno sarebbe stato utilizzato per l’energia eolica. I risultati degli studi geofisici sarebbero stati allegati alla gara d’appalto.
L’anno scorso sei aziende internazionali nel settore dell’eolico offshore hanno mostrato interesse per la politica di Malta sulle energie rinnovabili offshore. Erano tra le 64 entità e persone che hanno presentato le loro opinioni sulla Politica nazionale per lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore quando è stata aperta al pubblico per la consultazione.
La prima politica nazionale di Malta per le energie rinnovabili offshore è stata annunciata nell’agosto dell’anno scorso, con piani per avere i primi parchi eolici o solari galleggianti situati tra 12 e 25 miglia nautiche da Malta.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Sahara Occidentale, il Qatar riafferma sostegno al piano di autonomia marocchino
ROMA (ITALPRESS) – Lo Stato del Qatar ha ribadito, lunedì a New York, il suo sostegno al piano di autonomia del Marocco, qualificandolo come un’iniziativa “costruttiva” e una base “oggettiva” per qualsiasi soluzione realistica e duratura alla disputa regionale intorno al Sahara Occidentale.
Intervenendo davanti ai membri del 4° Comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il rappresentante del Qatar, Jassim Al-Thani, ha espresso il sostegno del suo Paese agli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite volti a facilitare il raggiungimento di una soluzione politica duratura e di un compromesso all’interno nel quadro del processo portato avanti sotto gli auspici delle Nazioni Unite, in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, inclusa la 2703, e nel rispetto della sovranità del Marocco e della sua integrità territoriale.
Il diplomatico ha inoltre accolto con favore gli sforzi compiuti dall’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara, esprimendo la speranza di vedere concretizzarsi una soluzione definitiva e duratura a questa controversia, a favore del rafforzamento della stabilità e della cooperazione nella regione, nonché del rafforzamento della stabilità e della cooperazione nella regione, la pace e sicurezza internazionale.
La dinamica dei riconoscimenti della sovranità del Marocco sul Sahara e dei sostegni alla sua iniziativa d’autonomia ha visto negli ultimi anni un fortr impulso . Sono più di 112 paesi membri ONU che sostengono l’autonomia, fra cui 20 membri UE, e oltre 30 i paesi che hanno aperto consolati nelle città di Layoune e Dakhla Come segno di riconoscimento della sovranità del Marocco.
– foto Map –
(ITALPRESS).
Marocco: Borrell conferma valore a partenariato strategico con Rabat
L’Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Vicepresidente della Commissione Europea, Josep Borrell, ha riaffermato “l’immenso valore” che l’UE attribuisce al partenariato strategico con il Marocco.
“I 27 desiderano approfondire il partenariato che collega il Marocco e l’UE, che è un partenariato a lungo termine, molto denso e profondo”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’UE, che ha presentato, in una conferenza stampa, le conclusioni del Consiglio Affari Esteri dell’Unione svoltosi a Lussemburgo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa marocchina “Map”.
“Abbiamo stabilito rapporti amichevoli e una cooperazione articolata con il Marocco, e desideriamo continuarli e rafforzarli nei mesi a venire”, ha assicurato, aggiungendo che i ministri degli Esteri dell’Ue hanno preso atto delle sentenze della Corte di Giustizia Giustizia dell’UE sugli accordi agricoli e di pesca UE-Marocco. Il capo della diplomazia dell’UE ha ribadito a questo proposito il contenuto della dichiarazione congiunta, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha riaffermato l’impegno del blocco europeo a preservare e rafforzare ulteriormente le strette relazioni con il Marocco in tutti i settori, secondo il principio “pacta sunt servanda”.
“In stretta collaborazione con il Marocco, l’UE desidera rafforzare queste relazioni e preservare questo partenariato in tutti i settori”, ha concluso.
Marocco: Mohammed VI apre l’anno legislativo parlando di Sahara
Il re del Marocco, Mohammed VI, ha aperto la nuova sessione del quarto anno legislativo dell’undicesima legislatura del parlamento di Rabat. Lo ha fatto con un discorso che ha rappresentato una retrospettiva sugli ultimi sviluppi della questione del Sahara, segnata in particolare dal sostegno alla sovranità del Regno da parte della Francia, un “grande Paese” che “possiede una conoscenza approfondita della natura e dei fondamenti di questo conflitto regionale”. Per il suo discorso Mohammed VI ha scelto un solo tema. Il discorso reale è infatti incentrato sugli ultimi sviluppi della vicenda del Sahara marocchino.
Per il re marocchino si è trattato di un impegno precoce. A muovere l’azione del monarca è stata la ferma intenzione di “passare dalla fase di gestione vera e propria ad una dinamica di cambiamento che si dispieghi sia all’interno che all’esterno e che copra tutti gli aspetti del dossier” ma anche di “allontanarsi da un approccio puramente reattivo” a favore di una logica di iniziativa, fermezza e proattività”.
Questa dinamica riguarda “tutti gli aspetti della questione sahariana: sviluppo sociale, economico e culturale, rafforzamento del Sahara come asse di comunicazione e di scambio tra il Marocco e la sua profondità africana. Il Sahara marocchino è al centro delle iniziative continentali strategiche come quelle del gasdotto Marocco-Nigeria, il Processo degli Stati atlantici africani e l’Iniziativa reale per promuovere l’accesso dei paesi del Sahel all’Oceano Atlantico”, ha spiegato.
Una visione chiara seguita da anni da “un’azione determinata e calma affinché, con tutti i mezzi disponibili, e nonostante un contesto internazionale difficile e complesso, possiamo evidenziare la correttezza della posizione del nostro Paese e affermare i nostri legittimi diritti storici sul nostro Sahara”, ha riassunto il Re.
Il re del Marocco ha rotto con l’“approccio reattivo”, per una “logica di iniziativa, fermezza e proattività”. È questo approccio reale, basato su una visione chiara e costante, che guida l’azione del Marocco negli ultimi anni: Un’azione “decisa e serena”. Un’azione che ottimizzi “tutti i mezzi disponibili”, nonostante un contesto internazionale difficile e complesso.
I risultati di questo approccio sono visibili: Sulla scena internazionale continua l’erosione dell’entità separatista: 164 dei 193 Stati membri dell’ONU non la riconoscono, ovvero l’85% della comunità internazionale non la riconosce. Più di 112 paesi in tutto il mondo sostengono l’iniziativa di autonomia sotto sovranità marocchina, compresi quasi ¾ dei paesi africani. In Europa, negli ultimi anni si è sviluppato un ampio sostegno all’iniziativa sull’autonomia, inclusa la maggior parte dei paesi membri dell’UE. Sono 28 i paesi e un’organizzazione regionale (OECS) che hanno aperto i consolati generali a Laayoune e Dakhla, esprimendo il loro sostegno alla sovranità marocchina.
Ciò viene fatto, in particolare alla luce del sostegno ormai sincero della Francia alla sovranità del Marocco sul Sahara e del suo sostegno all’Iniziativa di Autonomia nel quadro dell’integrità territoriale del Regno, come unica base per la risoluzione di questo conflitto artificiale.
In particolare, e davanti al Parlamento, il re Mohammed VI ha rivolto solennemente, a suo nome e a nome del popolo marocchino, i suoi “più profondi ringraziamenti” e “la sua profonda gratitudine” alla Francia e al presidente Emmanuel Macron per questo sostegno.
La Francia è “un grande Paese, membro permanente del Consiglio di Sicurezza e riconosciuto come attore influente sulla scena internazionale”. E’ un Paese che ha “una conoscenza approfondita della natura e dei fondamenti di questo conflitto regionale”. Perché ha una prospettiva storica unica; conosce approfonditamente il dossier, storicamente e giuridicamente; Lei conosce meglio di chiunque altro l’autenticità dei diritti del Marocco. L’evoluzione della posizione della Francia sostiene gli sforzi compiuti nel quadro delle Nazioni Unite. È un punto di svolta, perché è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza; intende agire coerentemente con questa posizione a livello nazionale e internazionale.
La dinamica internazionale di sostegno all’autonomia e alla sovranità del Marocco riguarda però anche altri importanti paesi: Gli Stati Uniti hanno già riconosciuto la sovranità del Marocco sul Sahara. Anche la Spagna sostiene l’autonomia nel quadro della sovranità di Rabat mentre la Russia ha un accordo di pesca con il Marocco che copre il Sahara. Questo accordo è stato appena prorogato. Questa dinamica internazionale riguarda tutti i continenti e tutte le regioni all’interno di ciascun continente.
Med9, Malta “Immigrazione irregolare è tra le sfide più urgenti”
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha affermato che la voce del Mediterraneo deve essere ascoltata forte e chiara su come vengono prese le decisioni sull’immigrazione irregolare. Lo ha detto nel corso delle dichiarazioni alla stampa al termine del vertice Med9 tenutosi a Paphos, Cipro.
Abela ha affermato che l’immigrazione irregolare è una delle sfide più urgenti per il Mediterraneo e ha sostenuto che non esiste soluzione senza la partecipazione di tutti i paesi di questa regione. “Ogni paese deve fare la sua parte nell’affrontare la crisi. Ogni paese della regione deve ricevere il supporto di cui ha bisogno per fare proprio questo. Affinchè i nostri partner in Nord Africa e Medio Oriente possano fare la loro parte, dobbiamo anche garantire che le risorse necessarie siano messe a loro disposizione”, ha aggiunto.
Parlando del conflitto in Medio Oriente, Abela ha ribadito il suo appello per un cessate il fuoco immediato. Ha aggiunto che Malta concorda sul sostegno dell’UE alla Giordania, poichè il paese sta offrendo rifugio a numerosi rifugiati, fuggiti dai loro paesi devastati dalla guerra. Anche il re di Giordania, Abdullah, e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen hanno partecipato al vertice Med9. Nel suo discorso, il re ha descritto la Giordania come un importante partner strategico per portare stabilità alla regione.
Il primo ministro Abela, in merito al conflitto israelo-palestinese, ha fatto riferimento alla soluzione di due Stati per spianare la strada verso la pace.
“Siamo pronti a lavorare con i partner internazionali per garantire che la pace, la sicurezza e la giustizia prevalgano in Medio Oriente. Il nostro dovere collettivo deve andare oltre le parole: abbiamo bisogno di azioni”, ha aggiunto.
Abela ha anche condannato la guerra di aggressione russa in Ucraina e ha affermato che la sovranità di Kiev “non è negoziabile”.
– Foto Department of Information Malta –
(ITALPRESS).









