LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il ministro degli Esteri maltese, Ian Borg, ha incontrato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a Kiev durante la sua prima visita ufficiale a nome dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, che Malta attualmente presiede. Borg ha anche visitato i villaggi ucraini di Borodyanka, Bucha e Gostomel, che sono stati martoriati dalla guerra in seguito all’invasione russa. Ha inoltre incontrato l’omologo ucraino Dmytro Kuleba, per discutere più in dettaglio le priorità ucraine per l’Osce. A Borg è stato inoltre presentato il lavoro svolto dai funzionari dell’Osce in Ucraina. “Questa prima visita sottolinea il deciso impegno dell’Osce e anche a nome di Malta, che la causa ucraina rimanga una priorità nell’agenda internazionale”, ha affermato Borg.
Zelensky ha ringraziato Malta per aver ospitato un incontro di pace lo scorso ottobre e per il suo aiuto, sottolineando che l’amicizia tra i due Paesi “sta diventando più forte che mai”.
In una dichiarazione su X, Zelensky ha affermato che i colloqui di pace di ottobre hanno elevato la discussione a un “nuovo, alto livello”. Zelensky ha esortato Malta a dirigere gli sforzi dell’Osce per aiutare a localizzare i cittadini ucraini detenuti in Russia, in particolare i bambini.
(ITALPRESS).
– Foto: Osce –
Ministro degli Esteri maltese incontra Zelensky a Kiev
Malta, 125 migranti in difficoltà. Altro respingimento in Libia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – 125 migranti sono stati segnalati alla deriva nella zona di ricerca e salvataggio di Malta. L’ONG internazionale Alarm Phone ha dichiarato di essere in contatto con il gruppo di migranti in difficoltà fuggiti dalla Libia. “Hanno segnalato onde alte e che il loro motore ha smesso di funzionare la notte scorsa. Chiedono soccorsi”, ha detto Alarm Phone, avvisando le autorità di inviare soccorsi immediati. Nel frattempo, la ONG tedesca Sea Watch ha confermato che i 125 migranti erano su una piccola imbarcazione, tra onde alte e pioggia battente. “Li abbiamo visti. Frontex deve averli visti mentre sorvolavano la posizione stimata”, ha affermato la ONG. Sea Watch ha aggiunto che la guardia costiera libica è arrivata nella zona e ha respinto i migranti in Libia illegalmente.(ITALPRESS).
Foto: Sea Watch
Fmi, Malta sta affrontando un aumento della disuguaglianza di reddito
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il Fondo monetario internazionale ha affermato nel suo rapporto su Malta che la “impressionante” ripresa economica dalla pandemia ha comportato un aumento della disuguaglianza di reddito e maggiori pressioni sulle infrastrutture del paese, in gran parte sostenute da “grandi afflussi di lavoratori stranieri, consentendo una rapida crescita della forza lavoro”. Il FMI ha osservato che le infrastrutture come le strade e i servizi pubblici come il settore sanitario non sono riusciti a tenere il passo con la crescita della popolazione. Il Fondo Monetario Internazionale ha inoltre osservato che il divario tra i redditi alti e quelli bassi è aumentato al di sopra dell’UE e il rischio di povertà sembra essere in aumento, con la popolazione anziana che mostra segni di essere sempre più a rischio. Il FMI ha nuovamente esortato il governo maltese a eliminare gradualmente i sussidi energetici. Questi sussidi, sostiene il FMI, disincentivano il risparmio energetico e gli investimenti verdi e rappresentano circa il 40% del deficit di Malta. Si prevede che il governo spenderà oltre 320 milioni di euro in sussidi energetici solo quest’anno. Il FMI prevede che l’economia di Malta continuerà a crescere a un ritmo moderato, con un’inflazione in graduale calo nei prossimi anni. Il primo ministro maltese Robert Abela ha definito “cruciali” i sussidi energetici. In un post su Facebook, ha aggiunto che il loro costo non impedirà al governo di investire ulteriormente nel Paese. Nel frattempo, il FMI ha osservato che il mercato immobiliare sta mostrando alcuni segnali di rallentamento, con i prezzi degli immobili residenziali in “decelerazione” e le transazioni immobiliari in calo. Ha inoltre invitato Malta a sviluppare una scheda per l’attuazione del regime globale minimo di imposta sulle aziende. Il governo maltese ha già dichiarato che ritarderà l’introduzione di questa misura, che dovrebbe avere un impatto su circa 660 aziende multinazionali con sede a Malta.(ITALPRESS).
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Libia, mercenari siriani in fuga verso l’Europa
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – L’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) ha riferito che diversi mercenari siriani sono stati in Libia per un lungo periodo e non sono affatto tornati. Circa 3.000 mercenari siriani fedeli alla Turchia sono stati osservati fuggire dalle basi militari in Libia. Alcuni sono fuggiti in varie regioni libiche con l’intenzione di lavorare, mentre altri hanno lasciato il territorio libico dirigendosi verso l’Unione Europea. “Il numero di mercenari siriani ha superato i 7.000 pochi mesi fa, di cui circa 3.000 sono fuggiti e sono diventati rifugiati in Nord Africa ed Europa”, ha osservato l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Sono scoppiate controversie tra i mercenari siriani che combattono in Libia a seguito della riduzione dei loro stipendi. Ciò ha ostacolato il processo di rotazione tra i gruppi. Secondo il rapporto del SOHR, “i mercenari o gli appaltatori hanno rifiutano di schierarsi in Libia dopo che i loro stipendi sono stati tagliati di circa 200 dollari in seguito alla cessazione delle ostilità nel paese. In precedenza guadagnavano circa $2.500 (€2,311.25) al mese. Il disaccordo sui salari ostacola il processo di rotazione tanto che gli individui sono rimasti lì per più di un anno, anche se le rotazioni tra i gruppi dovrebbero avvenire ogni tre mesi”. Il rapporto aggiunge: “La diminuzione del numero di mercenari siriani nei campi militari libici ha costretto la Turchia ad aumentare gli stipendi mensili da 200 a 375 dollari, in mezzo all’insoddisfazione delle fazioni fedeli alla Turchia per i magri salari mensili che coprono a malapena le spese di cibo e bevande”.
Il rapporto concludeva: “L’intelligence turca si sta preparando a trasferire nuovi gruppi di mercenari in Libia e a rimpatriarne altri in cambio”. La Libia è nel caos da quando una rivolta sostenuta dalla NATO ha rovesciato il leader di Moammar Gheddafi nel 2011. Il paese è stato diviso per anni tra amministrazioni rivali.(ITALPRESS).
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Malta, Abela “Paesi Sud beneficeranno del bilancio Ue a medio termine”
LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha accolto con favore l’accordo riveduto tra i 27 capi di Stato e di governo sulla revisione del bilancio europeo di medio termine, noto come quadro finanziario pluriennale 2021-2027.
Il primo ministro Robert Abela ha aggiunto che l’accordo è vantaggioso non solo per l’Unione europea ma anche per Malta. Ha aggiunto che l’accordo aiuterà i paesi dell’Europa meridionale a continuare a investire nello sviluppo socioeconomico e sostenibile. “In questo modo si affronteranno le cause profonde della migrazione, riducendo l’afflusso verso Malta e altri nella regione”, ha affermato Abela.
Il primo ministro maltese ha fatto riferimento alla situazione umanitaria a Gaza. “E’ necessario un cessate il fuoco permanente mentre gli aiuti umanitari dovrebbero essere forniti il più possibile”, ha insistito. “La dignità dei palestinesi deve essere rispettata e quindi dobbiamo continuare a lavorare per una soluzione a due Stati, riconoscendo al contempo il diritto di Israele per proteggersi”.
Ha lanciato un appello affinchè l’Unione Europea assuma una posizione più forte sulla situazione nel Mediterraneo orientale per garantire la tutela dei diritti umani e offrire speranza alle persone colpite da questo conflitto.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Italia-Africa, dall’istruzione all’energia i 5 punti del Piano Mattei
ROMA (ITALPRESS/MNA) – Istruzione e formazione, agricoltura, salute, energia e acqua sono i 5 punti principali del Piano Mattei al centro del vertice “Italia-Africa, un ponte per la crescita comune”, in corso nell’Aula del Senato. “L’Europa e il mondo intero non possono ragionare di futuro senza tenere in considerazione l’Africa, il nostro futuro dipende inevitabilmente anche dal continente africano. Consapevoli di questo vogliamo fare la nostra parte”, afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’annunciare che la dotazione iniziale del Piano Mattei sarà di 5,5 miliardi tra crediti, operazioni a dono e garanzia. “La naturale vocazione dell’Italia è un ponte tra Africa ed Europa, un ponte che abbiamo il vantaggio di poter costruire non partendo da zero ma dalle solide fondamenta che molto tempo fa un italiano come Enrico Mattei ha avuto la lungimiranza di saper realizzare”, aggiunge Meloni.
Sul fronte istruzione e formazione il Piano si occuperà degli interventi che si prefiggono di promuovere la formazione e l’aggiornamento dei docenti, l’adeguamento dei curricula, l’avvio di nuovi corsi professionali e di formazione in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro e la collaborazione con le imprese, coinvolgendo in particolare gli operatori italiani e sfruttando il “modello” italiano di Pmi. Gli interventi in agricoltura saranno finalizzati a diminuire i tassi di malnutrizione; favorire lo sviluppo delle filiere agroalimentari; sostenere lo sviluppo dei bio-carburanti non fossili.
In questo quadro sono ritenuti fondamentali lo sviluppo dell’agricoltura familiare, la salvaguardia del patrimonio forestale e il contrasto e l’adattamento ai cambiamenti climatici tramite un’agricoltura integrata. Sulla salute si punta a rafforzare i sistemi sanitari, migliorando l’accessibilità e la qualità dei servizi primari materno-infantili.
A potenziare le capacità locali in termini di gestione, formazione e impiego del personale sanitario, della ricerca e della digitalizzazione; sviluppare strategie e sistemi di prevenzione e contenimento delle minacce alla salute, in particolare pandemie e disastri naturali. L’energia è uno dei settori centrali del Piano. L’obiettivo è quello di rendere l’Italia un hub energetico, un vero e proprio ponte tra l’Europa e l’Africa. Sarà ovviamente centrale il nesso clima-energia, come ad esempio a tutti gli interventi che verranno portati avanti per rafforzare l’efficienza energetica e l’impiego di energie rinnovabili con azioni volte ad accelerare la transizione dei sistemi elettrici, in particolare per la generazione elettrica da fonti rinnovabili e le infrastrutture di trasmissione e distribuzione. E’ un impegno che ricomprenderà anche lo sviluppo in loco di tecnologie applicate all’energia anche attraverso l’istituzione di centri di innovazione, dove le aziende italiane potranno selezionare start-up locali e sostenere così l’occupazione e la valorizzazione del capitale umano.
Infine, l’acqua una risorsa preziosissima, la cui scarsità in Africa rappresenta uno dei principali fattori di insicurezza alimentare, conflittualità e spinta alla migrazione. In questo quadro gli interventi riguarderanno: la perforazione di pozzi, alimentati da sistemi fotovoltaici; la manutenzione dei punti d’acqua preesistenti; gli investimenti sulle reti di distribuzione; e le attività di sensibilizzazione circa l’utilizzo dell’acqua pulita e potabile. Tutti questi pilastri sono interconnessi tra loro con gli interventi sulle infrastrutture, generali e specifiche su ogni settore di intervento.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Dalla Sicilia a Malta con 15 chili di cocaina, arrestato
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un rumeno è stato arrestato dalla polizia di Malta al suo arrivo dalla Sicilia dopo essere stato trovato in possesso di 15 chili di cocaina. Secondo la polizia la droga, per un valore stimato in circa due milioni di euro, era destinata al mercato locale.
La Polizia ha identificato una Volkswagen Touareg, appena arrivata a Malta dal catamarano proveniente dalla Sicilia. A bordo del veicolo sono stati trovati pacchi di cocaina. Infatti, dalla perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti i quindici pacchi contenenti la droga. Indagini sono ancora in corso.
– Foto: Polizia di Malta –
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Decine di migranti in difficoltà nel Mediterraneo centrale
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La vita di 74 migranti è a rischio nel Mediterraneo centrale in seguito alla loro fuga dalla Libia. Lo ha confermato l’ong Alarm Phone, aggiungendo che il gruppo di migranti stava anche cercando di scappare dalla guardia costiera libica per evitare di essere riportati in Libia.
Nel frattempo, la ONG Seawatch ha affermato che la nave da rifornimento MARIDIVE ha appena prelevato dal mare 6 persone. Gli altri sopravvissuti sono ancora sulla loro barca in pericolo, affrontando condizioni meteorologiche pericolose. Seawatch ha sollecitato l’immediato porto sicuro e la necessità di fermare il ritorno illegale in Libia.
Intanto, Medici Senza Frontiere ha salvato 68 migranti al largo delle coste libiche, tra cui 5 bambini e una donna incinta, che erano a bordo di tre imbarcazioni inadatte alla navigazione. L’organizzazione ha affermato in un comunicato che 5 migranti hanno rifiutato di farsi sbarcare e sono rimasti a bordo delle imbarcazioni in vetroresina, sottolineando che la situazione è preoccupante. Ha aggiunto che la mancanza di opzioni sicure e legali, oltre alla “violenza” che i migranti subiscono in Libia, non lascia loro altra scelta se non quella di attraversare il mare e aumentare il numero delle vittime.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).









