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Alarm Phone, 21 migranti in difficoltà a largo di Lampedusa

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS/MNA) – L’Ong internazionale Alarm Phone ha affermato che nessuna autorità si è assunta la responsabilità di salvare un gruppo di migranti in difficoltà nella zona sud-orientale di Lampedusa. Alarm Phone ha confermato di essere in contatto con questa imbarcazione da lunedì mattina. Nonostante diverse navi mercantili siano passate accanto ai migranti, non è stata fornita alcuna assistenza. La Ong ha chiesto alle autorità competenti di soccorrere immediatamente i migranti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Medio Oriente, governo maltese sconsiglia di viaggiare verso Israele

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il ministero degli Affari
Esteri di Malta ha sconsigliato viaggi non necessari in Israele e
nei territori palestinesi. In una dichiarazione, il Ministero ha
affermato che l’ambasciata di Malta in Israele e l’Ufficio di
Rappresentanza in Palestina stanno seguendo la situazione per
assistere i maltesi che si trovano attualmente nella regione.
Sette cittadini maltesi hanno contattato l’Ambasciata di Malta in
Israele e hanno richiesto assistenza poichè si sono trovati
bloccati nel territorio israeliano dopo gli attacchi del gruppo
terroristico palestinese Hamas. Il Ministero degli Affari Esteri
ed Europei e del Commercio ha affermato che l’Ambasciata di Malta
in Israele e l’Ufficio di Rappresentanza in Palestina stanno
seguendo la situazione in coordinamento con il Ministero per
assistere nell’evacuazione dei maltesi che si trovano attualmente
in questi territori. L’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è
attualmente chiuso ai voli civili. La compagnia aerea di bandiera
maltese, Air Malta, ha cancellato i suoi voli da e per Tel Aviv,
Israele, lunedì e mercoledì a causa della situazione militare in
corso. I passeggeri possono cambiare i loro biglietti con altre
date, cambiare la loro destinazione o richiedere un rimborso.

– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Malta, catanese condannato in appello a 18 anni di carcere per droga

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La Corte d’Appello, presieduta da tre giudici, ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione e 38mila euro di multa per un Catanese, riconosciuto colpevole di detenzione aggravata di sostanze stupefacenti e associazione con terzi.
Il siciliano era stato riconosciuto colpevole delle accuse al termine di un processo lo scorso aprile con sei voti a favore e tre contrari, tuttavia i giurati non lo hanno ritenuto colpevole di aver importato a Malta nel 2018, 25 kg di cannabis, per un valore stimato intorno ai 700.000 euro. Quando la spedizione di droga è arrivata a Malta, il siciliano ha indicato che doveva essere messa in un garage. Ad aiutarlo c’erano due italiani che stavano lavorando sul sito.
In appello il catanese ha chiesto l’annullamento della sentenza, sostenendo che non vi era alcuna prova che facesse parte di una associazione per delinquere finalizzata all’importazione di droga a Malta dalla Sicilia.
La Procura Generale ha osservato che l’uomo non ha contestato di aver ricevuto la merce, di averla scaricata da un furgone e di averla riposta in un garage.
La Corte d’appello ha affermato che c’erano prove sufficienti perchè i giurati potessero concludere che esisteva un accordo preventivo tra lui e altri affinchè la droga arrivasse alla destinazione finale, aggiungendo che la testimonianza di Bonanno è incoerente. La Corte ha quindi confermato la prima sentenza giudiziaria.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

In Israele si aggrava il bilancio, missili anche da Hezbollah. Prove di mediazione dall’Egitto

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Si aggrava il bilancio di quella che ormai è una vera e propria guerra dopo l’attacco sferrato il 7 ottobre mattina da Hamas su Israele, con lancio di razzi e missili e i raid di gruppi armati in vari kibbutz e città, e la replica dell’esercito di Tel Aviv. E’ salito infatti a oltre 700 il numero dei morti e oltre 3.000 quello dei feriti in Israele. Nel frattempo sono circa 300 i palestinesi rimasti uccisi e 1.990 i feriti negli attacchi aerei israeliani su Gaza. Le forze di difesa israeliana hanno spiegato di aver colpito obiettivi del gruppo terroristico, tra cui sembra anche le case di alti funzionari di Hamas nella Striscia di Gaza. Il gruppo terroristico libanese Hezbollah ha affermato di aver lanciato decine di razzi e proiettili su tre postazioni israeliane nella regione contesa del Monte Dov in solidarietà con l’attacco di Hamas contro Israele. Secondo l’esercito israeliano ci sarebbe ancora un numero significativo di civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas, tra cui bambini, donne, anziani e disabili. Intanto le truppe israeliane hanno ripreso il controllo di 29 località che erano state occupate ieri da Hamas, ma la lotta contro i miliziani continua con scontri soprattutto a Sderot e Beeri. L’esercito ha liberato numerosi ostaggi, tra cui i kibbutz Beeri e Ofakim, ed è stata sgombrata anche una stazione di polizia a Sderot. I caccia israeliani hanno anche attaccato il compound militare nella casa del capo dell’intelligence di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre ci sarebbe stato un tentativo di attacco di terroristi a Zikim Beach, nella regione di Eshkol nel sud di Israele.

Sono in corso intensi sforzi diplomatici da parte delle autorità egiziane nel tentativo di mediare tra Israele e Hamas. Secondo quanto riportano i media del Cairo, già alcune ore dopo lo scoppio degli scontri in Israele, l’Egitto è intervenuto attraverso intense comunicazioni con i leader regionali e internazionali. In particolare il presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi, ha ordinato di “intensificare le comunicazioni per contenere la situazione e prevenire un’ulteriore escalation”. Anche il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, teneva contatti con i suoi omologhi regionali “per contenere l’attuale crisi”.
Una nota della presidenza egiziana diffusa ieri sera parlava di un Al-Sisi impegnato a seguire gli eventi di persona dal Centro strategico di gestione delle crisi al Cairo. In quell’occasione il presidente egiziano “ha diretto i contatti per contenere la situazione e prevenire un’ulteriore escalation tra le due parti”.

Intanto se Israele ha fatto sapere ai mediatori egiziani che non è ancora giunto il tempo di trattare, Hamas si prepara a mettere sul piatto i numerosi soldati e ufficiali dell’esercito israeliano catturati per chiedere un cambio la scarcerazione dei suoi capi presenti nelle prigioni israeliane.
Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha spiegato durante un’intervista telefonica al programma “Al-Hekaya” condotto dal giornalista Amr Adeeb sull’emittente egiziana “MBC Misr” che “ci aspettiamo sostegno dall’Egitto con tutte le sue componenti. Il Cairo agisce sempre in ogni occasione per preservare il sangue palestinese, e questo è qualcosa che conta”. Per quanto riguarda l’obiettivo dell’operazione in corso ha aggiunto che “questa battaglia arriva in risposta al tentativo di dividere la moschea di Al-Aqsa, cambiando la sua identità da araba a ebraica. Arriva anche in risposta all’aggressione contro il nostro popolo in Cisgiordania e per porre fine alla questione dei prigionieri palestinesi che hanno trascorso decenni nelle carceri israeliane”.
(ITALPRESS).

(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Il premier maltese Abela incontra Zelensky

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il primo ministro maltese Robert Abela ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante gli incontri informali con i leader dell’UE in Spagna. Quasi 50 leader europei hanno approfittato del vertice della Comunità politica europea a Granada, nel sud della Spagna, per sottolineare il loro sostegno all’Ucraina.
Abela ha anche chiesto un ulteriore dialogo tra i paesi vicini meridionali dell’UE, guardando a un futuro in cui la collaborazione tra gli Stati mediterranei possa portare benefici a tutti. Sottolineando che la situazione attuale è insostenibile, Abela ha affermato che l’UE deve essere più proattiva. “Come concordato anche durante l’incontro MED9 a Malta, è necessario ricostruire il nostro rapporto con il Mediterraneo meridionale”, ha affermato Abela, insistendo su un sistema di asilo che risponda alle esigenze di tutti gli Stati membri.
Per quanto riguarda l’energia, Abela ha sottolineato la necessità dell’UE di interconnettività tra gli stati membri e i paesi nordafricani, in particolare in termini di progetti di energia rinnovabile. Ha aggiunto che il governo maltese manterrà stabili i prezzi dell’energia e del carburante, con una garanzia di sicurezza per le imprese, le famiglie e l’economia del paese, finchè Malta non si convertirà alle energie rinnovabili. Il cambiamento climatico e il passaggio alle energie rinnovabili erano in cima all’agenda. Il premier maltese ha spiegato le realtà e le sfide per Malta, compreso il fatto che si tratta di un’isola senza una fornitura diretta di gas. Ha affermato che Malta attualmente ha un collegamento elettrico con la Sicilia e prevede di installare il secondo interconnettore entro il 2026.
Riguardo alle energie rinnovabili, Abela ha elencato le sfide di Malta, compreso lo spazio limitato sul terreno su cui installare più pannelli fotovoltaici e turbine eoliche. “Abbiamo portato avanti un concetto innovativo attualmente nella fase di studio: quello di avere pannelli per le energie rinnovabili e turbine eoliche offshore, in una zona economica esclusiva”, ha spiegato il premier maltese.
Ha fatto riferimento anche al protocollo d’intesa concordato con la Libia affinchè i pannelli fotovoltaici e le turbine eoliche vengano installati in Libia, poi collegati a Malta, e così Malta possa anche esportare energia rinnovabile verso l’Europa.
Altre discussioni tenute dai leader europei in questo vertice sono state incentrate sui disastri naturali di quest’estate.

– foto: Doi

(ITALPRESS).

Alarm Phone, 22 migranti alla deriva a sud della Sicilia

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – L’Ong internazionale Alarm Phone ha confermato che un gruppo di migranti è ancora in difficoltà nella zona meridionale al largo della Sicilia. I 22 migranti sono fuggiti dalla Libia e sono in mare da diversi giorni. Alarm Phone ha contattato le autorità italiane esortandole a soccorrere immediatamente i migranti.

– Foto: Angezia Fotogramma –
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Tunisia, decine di migranti fermati mentre cercavano di fuggire

TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESS/MNA) – Le autorità tunisine hanno sventato 52 tentativi di immigrazione irregolare di attraversare il Mediterraneo verso l’Europa. Il Ministero dell’Interno tunisino ha dichiarato che 1.004 persone sono state arrestate durante un’operazione di sicurezza tra il 27 e il 29 settembre nella provincia meridionale di Sfax. Sono stati arrestati 216 tunisini, 667 migranti dall’Africa sub-sahariana e 73 persone di altre nazionalità. Sfax è la via principale per i migranti illegali che attraversano la Tunisia verso l’Italia. Secondo le autorità tunisine, nel 2022 sono stati arrestati oltre 37.000 migranti irregolari. Nel frattempo, il presidente tunisino Kais Saied ha rifiutato il sostegno finanziario annunciato dall’Unione Europea a settembre, affermando che l’importo non è sufficiente e va contro un accordo firmato tre mesi fa. La mossa di Saied potrebbe minare il “partenariato strategico” di luglio che include misure sulla lotta ai trafficanti di esseri umani e l’inasprimento delle frontiere, e che è avvenuto durante un forte aumento delle imbarcazioni dirette in Europa dalla nazione nordafricana. Lo scorso mese la Commissione europea ha dichiarato che avrebbe erogato 127 milioni di euro in aiuti alla Tunisia come parte dell’accordo per combattere l’immigrazione clandestina dall’Africa all’Europa.

– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Air Malta sarà sostituita da KM Malta Airlines

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La compagnia aerea di bandiera maltese Air Malta sarà sostituita da KM Malta Airlines e il suo primo volo è previsto il 31 marzo del prossimo anno. Lo ha annunciato il primo ministro maltese Robert Abela a seguito dell’accordo con l’Unione Europea sulla nuova compagnia aerea.
La Commissione europea ha respinto la richiesta del governo maltese di nuovi finanziamenti statali per la compagnia aerea per un importo di quasi 300 milioni di euro.
Il governo maltese investirà 350 milioni di euro nella nuova compagnia aerea, di cui 300 milioni di euro saranno destinati all’acquisto di tre dei suoi aerei, attualmente nel leasing; per l’acquisto di slot aeroportuali di Londra e Gatwick dal governo e per l’acquisto di hangar e proprietà circostanti da Air Malta. I restanti 50 milioni di euro saranno capitale circolante.
La nuova compagnia aerea volerà ancora sotto il marchio Air Malta e continuerà a portare la Croce di Malta. L’attuale flotta di otto Airbus A 320 di Air Malta verrà mantenuta, anche se inizialmente l’Unione Europea voleva una riduzione. Volerà verso 17 destinazioni e interromperà le rotte che non erano redditizie. Air Malta ha operato verso 37 destinazioni solo nel 2019.
La nuova compagnia aerea volerà ad Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Catania, Dusseldorf, Londra Heathrow e Londra Gatwick, Lione, Madrid, Milano, Monaco di Baviera, Parigi, Praga, Roma, Vienna e Zurigo. Sono in corso i piani per un nuovo servizio per Copenaghen, ma altri servizi: Palermo, Napoli, Nizza, Ginevra, Lisbona e Tel Aviv saranno interrotti.
Abela ha detto che la nuova compagnia aerea inizierà a realizzare profitti tra circa due anni. “Non possiamo dipendere dalle compagnie aeree straniere, dobbiamo mantenere il controllo della nostra compagnia aerea nazionale che può soddisfare le esigenze di Malta pur avendo un senso finanziario”, ha detto Abela.
Il ministro delle Finanze maltese Clyde Caruana, ha confermato che la nuova compagnia aerea riassumerà la forza lavoro di Air Malta composta da circa 400 dipendenti. Caruana ha aggiunto che il costo salariale della compagnia aerea è diminuito da 48 a 22 milioni di euro e gli attuali programmi di prepensionamento termineranno dopo quattro anni.
Il governo maltese continuerà a possedere la quota di maggioranza della nuova compagnia aerea, ma intende emettere azioni della nuova compagnia o cercare un partner strategico per garantire una buona governanza.
-foto DOI –
(ITALPRESS).