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Tunisia, prestito da 245 mln per interconnessione elettrica con italia

TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESSI/MNA) – La Tunisia ha ricevuto un prestito di 268 milioni di dollari (245,4 milioni di euro) dal Gruppo della Banca Mondiale per finanziare il progetto di interconnessione elettrica con l’Italia che collegherà le reti del proprio Paese all’Europa. Il progetto posizionerà la Tunisia come hub regionale per le energie rinnovabili attraverso un cavo sottomarino da 600 megawatt: l’elettrodotto Tunisia-Italia “Elmed” è stimato in circa 850 milioni di euro. Il finanziamento del Gruppo della Banca mondiale coprirà parte dell’investimento totale per la costruzione di una stazione di conversione principale e delle relative sottostazioni sul versante tunisino, compreso il supporto per la realizzazione dell’interconnessione. L’assistenza tecnica del Gruppo della Banca mondiale include il sostegno alla creazione di un Centro di eccellenza per le energie rinnovabili per posizionare la Tunisia come centro di formazione per progetti di energia rinnovabile nella regione nordafricana.
Il progetto di interconnessione dell’elettrodotto tunisino da 600 megawatt collegherà Capo Bon alla Sicilia. E’ realizzato dall’italiana Terna e dalla tunisina Steg e dovrebbe concludersi entro il 2028. L’accordo, firmato dal ministro tunisino dell’Economia e della Pianificazione Samir Said, si inserisce nel quadro della partnership tra la Tunisia e la Banca Mondiale per il 2023-2027. L’obiettivo dell’Italia di essere un hub energetico europeo e di connettersi con l’Africa per importare elettricità da fonti energetiche rinnovabili fa parte della sua strategia per eliminare la sua dipendenza dal gas russo attraverso la linea elettrica tunisina con l’Italia.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Simposio Cotec a Palermo, focus su sostenibilità e innovazione

PALERMO (ITALPRESS) – Il focus della XVI sessione di Cotec Europa, che verte quest’anno sul tema “L’innovazione nella finanza sostenibile”, ha abbracciato aspetti di grande rilevanza. Primo tra tutti l’importanza dell’innovazione nell’ambito del rapporto tra finanza e sostenibilità, di come sia necessario individuare nuove forme di finanziamento che possano garantire agli investitori un uso trasparente delle risorse (criteri ESG, Environment, Social, Governance), fornire dunque soluzioni mirate a incentivare anche il settore privato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Re di Spagna Felipe VI, il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, con la partecipazione del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e con le autorità locali e gli altri nomi presenti nella cornice del Teatro Massimo di Palermo, insieme verso un’unica direzione: il raggiungimento dei 17 obiettivi stabiliti da Agenda 2030 (SDG, obiettivi di sviluppo sostenibile) e dall’Accordo di Parigi sul clima, finalizzato a contenere l’innalzamento della temperatura media globale, ridurre le emissioni globali climalteranti, sviluppare e diffondere tecnologie atte a raggiungere la neutralità climatica (net-zero emissions).
Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Gianni Riotta, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha accolto gli ospiti sottolineando l’importanza della città e della Sicilia per lo sviluppo del Mediterraneo: “Palermo diviene oggi per un giorno punto privilegiato di rilevazione e di sintesi per le politiche sulla sostenibilità finanziaria e l’integrazione tecnico-scientifica di tre dei più importanti paesi europei”, ha spiegato il primo cittadino. “La Sicilia e Palermo – ha continuato – siano una dinamica e propulsiva cerniera di collegamento tra il continente europeo e lo sviluppo atteso dei paesi sull’altra sponda del Mediterraneo. Palermo e Sicilia come porta da e per l’Europa, in un disegno affascinante ma non impossibile”.
Dopo l’intervento del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha preso la parola il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha posto l’accento sul percorso già intrapreso dall’isola in chiave sostenibilità e innovazione digitale: “La transizione ecodigitale impone investimenti, questa grande trasformazione cambierà per milioni di persone il modo di lavorare, è una sfida ineludibile che solo istituzioni responsabili possono portare avanti – ha spiegato il governatore -. La Sicilia sta facendo e farà la sua parte sull’innovazione digitale e sostenibile. Il Mediterraneo è il sistema per realizzare dei progetti di sviluppo – ha aggiunto il governatore siciliano -. Occorre puntare sull’incremento degli investimenti in tema di sostenibilità ambientale, su una politica che diminuisca l’avanzamento della temperatura media globale, che punti alla neutralità climatica, che concentri sull’innovazione le proposte di sviluppo e coesione”.
“La nostra regione – ha evidenziato Schifani – già dal 2020 declina elementi di sviluppo sostenibile, è una delle prime regioni italiane in tal senso. E’ compito dell’incontro di oggi trovare nuove soluzioni – ha aggiunto – sono certo che da Palermo partirà un messaggio chiaro per individuare nuove forme di finanziamento che possa garantire un uso corretto delle risorse”. Diversi i momenti che si sono susseguiti nel corso della mattinata, dai saluti dei general manager Cotec dei tre paesi a due panel con al centro l’innovazione nella finanza sostenibile, dal punto di vista del pubblico e del privato. Dopo l’intermezzo musicale della Kids Orchestra a cui hanno fatto seguito gli Inni nazionali dei tre paesi, è stata la volta dell’intervento del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni: “La pandemia o l’invasione russa dell’Ucraina avrebbero potuto costringerci a mettere in secondo piano l’agenda sulla sostenibilità. Non è stato così, queste crisi ci hanno portato a raddoppiare i nostri sforzi – ha dichiarato l’ex premier italiano -. E il messaggio da Palermo e dalla Sicilia, che tante occasioni di sviluppo possono avere nella transizione globale, è che l’Europa continuerà a guidare la transizione verso la sostenibilità climatica, rendendola inclusiva e giusta, perchè fa parte del nostro Dna”.
“Con il Green Deal europeo e il nostro pacchetto Fit for 55 – ha aggiunto Gentiloni – abbiamo fissato nuovi obiettivi ambiziosi per le emissioni e posto la transizione verde al centro. La posta in gioco è davvero enorme. Si tratta di inaugurare una nuova stagione in cui avremo un capitalismo più moderno e responsabile verso le sorti del nostro paese”. In chiusura, il momento solenne con i discorsi dei tre Capi di Stato, precedentemente accolti da un lungo applauso. “Dalla mia prima visita qui sono passati molti anni, si è instaurato un prezioso rapporto bilaterale – ha esordito il re di Spagna, Felipe VI -. Sono certo che siamo d’accordo sul fatto che con lo scorrere del tempo la nostra relazione si è fatta più forte, con maggiore approfondimento dei temi, alla luce anche delle problematiche legate al Mediterraneo. Italia, Spagna e Portogallo hanno obiettivi comuni e questi ultimi 18 anni sono stati molto proficui, hanno segnato l’evoluzione positiva della nostra sinergia per affrontare insieme i problemi e portare avanti la sfida della tecnologia sostenibile. La resa di un Paese dipende anche da questo e gli sforzi fatti fino a oggi sono tanti. Gli investimenti possono essere utilizzati in modi diversi, portare benefici a lungo raggio, essere opportunità di crescita e innovamento all’interno di un circolo virtuoso tra amministratori e investitori per aumentare il capitale umano e tecnologico a livello globale”.
“Qui a Palermo ci troviamo al centro dei temi del mutamento climatico, dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione e della finanza sostenibile – ha spiegato il presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo De Sousa -. Questo incontro dimostra come il Cotec sia un’alleanza di visioni che da quasi vent’anni ha lanciato temi allora nuovi come economia circolare, sviluppo sostenibile, l’importanza di standard di finanziamento a livello europeo e mondiale. Siamo uniti in un’alleanza europea, senza divisioni politiche, regionali, settoriali. Qui in Sicilia, a Palermo, in questa terra di passato e futuro, non vogliamo che qualcosa cambi perchè tutto resti uguale. Vogliamo che tutto possa cambiare veramente, in meglio, per spagnoli, portoghesi, italiani e per i cittadini europei e del mondo”.
La sedicesima sessione del Simposio si è conclusa con l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “L’incontro di oggi è una rinnovata opportunità di discutere tematiche al centro dell’agenda internazionale. Sostenibilità, finanza e innovazione – ha detto il capo dello Stato italiano – sono le tre parole chiave di questo appuntamento, questioni che interpellano i Governi. L’impegno è quello della transizione verso un nuovo assetto, verso una crescita sostenibile, a confronto con la trasformazione climatica e con la sostenibilità sociale. Vitale è, allora, il dar vita a un processo virtuoso con il coinvolgimento del settore privato in partenariati che moltiplichino le capacità di spesa, promuovano il trasferimento di tecnologia e la libera circolazione di talenti, per rilanciare la crescita, per contribuire agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. E’ in gioco la prosperità dell’intero pianeta. Sull’insieme di queste tematiche, Spagna, Portogallo, Italia, con l’Unione Europea, possono assolvere a un ruolo importante. La responsabilità è di tutti”.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Malta esorta l’Ue a concentrarsi sulla situazione in Tunisia

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il ministro degli Esteri maltese, Ian Borg, ha esortato l’Unione europea a concentrare la sua attenzione sul Mediterraneo, in particolare per quanto riguarda la situazione in Tunisia, che sta attraversando un periodo di turbolenza economica e politica. Borg, che si è rivolto alla riunione dei ministri degli esteri dell’UE, ha affermato che gli ultimi scambi tra l’UE e la Tunisia hanno inviato un buon segnale, ma è giunto il momento per l’UE di concentrarsi nuovamente sulla regione. “La Tunisia aveva bisogno di essere aiutata per trovare soluzioni soddisfacenti sia per il Paese che per il Fondo Monetario Internazionale”, ha affermato. Secondo Borg la Tunisia dovrebbe anche essere assistita dall’UE nel rafforzamento delle capacità per affrontare il problema dei migranti. All’inizio del mese il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha offerto 105 milioni alla Tunisia per la gestione delle frontiere e la lotta al traffico di esseri umani.
(ITALPRESS).
-foto Department of Information Malta-

Grecia, al via il secondo mandato da premier di Mitsotakis

ATENE (GRECIA) (ITALPRESS/MNA) – Kyriakos Mitsotakis ha prestato giuramento per il suo secondo mandato da primo ministro greco, dopo la vittoria alle elezioni del suo partito, Nuova Democrazia.
“Nessun avversario, dominio assoluto di Mitsotakis”, titolava il quotidiano centrista Ta Nea. Salutando il “mandato forte”, Mitsotakis ha affermato che “le grandi riforme procederanno rapidamente”, aggiungendo di avere obiettivi “ambiziosi” per i suoi prossimi quattro anni al potere che potrebbero “trasformare” la Grecia. Tra i suoi impegni c’è quello di aumentare i finanziamenti al sistema sanitario pubblico del paese – che è stato messo a dura prova dalla pandemia di COVID-19 – e migliorare la sicurezza ferroviaria dopo la morte di 57 persone in uno scontro ferroviario nel febbraio scorso, il peggior disastro ferroviario della Grecia.
Le congratulazioni sono arrivate rapidamente dai leader mondiali dopo la vittoria di Mitsotakis. “Non vedo l’ora di continuare la nostra stretta cooperazione su priorità condivise per promuovere la prosperità e la sicurezza regionale”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso cooperazione per “un’Europa più forte e più sovrana”. “Mi sono congratulata con Mitsotakis per il successo elettorale. A lui ho rivolto auguri affettuosi di buon lavoro. Italia e Grecia insieme possono ottenere importanti risultati a beneficio dei nostri popoli, delle nostre Nazioni e del nostro Continente”, scrive in un tweet il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, mentre il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha definito la rielezione di Mitsotakis “un segno di stabilità politica che fa bene a tutta l’Europa”.
Il 55enne ex consulente McKinsey e laureato ad Harvard, dopo due anni consecutivi di forte crescita, aveva già ottenuto una clamorosa vittoria alle elezioni di maggio. Ma non essendo riuscito a formare un governo a partito unico per cinque seggi in parlamento, ha rifiutato di provare a formare una coalizione, costringendo di fatto 9,8 milioni di elettori greci a tornare alle urne.
La scommessa ha dato i suoi frutti, con il suo partito Nuova Democrazia che ha consolidato la vittoria del voto del 21 maggio, mentre il suo rivale più vicino, il partito di sinistra Syriza dell’ex premier Alexis Tsipras, ha visto una perdita di decine di migliaia di elettori rispetto a solo un mese fa.
Tsipras, riconoscendo una “grave sconfitta politica”, ha detto che stava lasciando il suo destino politico al “giudizio” dei membri di Syriza. Per molti greci, Tsipras è il primo ministro che ha quasi fatto uscire la Grecia dall’euro e che ha rinnegato la promessa di abolire l’austerità per sottoscrivere condizioni di salvataggio più dolorose. Con sgomento dei centristi, la forte svolta a destra di domenica è stata accompagnata anche dal ritorno dell’estrema destra in parlamento. “I fascisti entreranno in parlamento… questo costituisce un ambiente completamente tossico”, ha detto a Skai TV il leader senior di Syriza Costas Zachariadis. Con 158 seggi nel parlamento su 300, Mitsotakis come primo ministro eletto dovrebbe quindi presentare il suo governo nei prossimi giorni, anche se i nomi circolavano già prima che venissero contati gli ultimi voti.

– foto Agenziafotogramma.it –

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40 dispersi nel Mediterraneo, 22 migranti in difficoltà a sud Lampedusa

LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – Mentre negli ultimi giorni diverse imbarcazioni cariche di migranti hanno lasciato le coste tunisine verso l’Italia, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha confermato che circa 40 persone risultano disperse nel Mediterraneo dopo che la loro imbarcazione si è capovolta a causa del forte vento. Alarm Phone ha confermato che ultimamente diverse imbarcazioni sono partite dalla Tunisia in difficoltà, ma non sono state raggiunte. Circa 140 migranti africani sono stati salvati con successo dalla Guardia costiera tunisina e dalle unità navali. I migranti sono stati salvati al largo di Sfax, nel sud della Tunisia. Nel frattempo, 22 migranti fuggiti dalla Libia sarebbero in difficoltà. Il gruppo è su un gommone a sud di Lampedusa. Secondo Alarm Phone che ha preso contatto con i migranti, ci sono due donne incinte malate e chiedono aiuto urgente. Alarm Phone ha informato sia le autorità italiane che quelle maltesi ma finora nessuno ha avviato una missione di soccorso. E stato riferito che le autorità maltesi hanno richiesto la nave mercantile MANTA ZUHAL per salvare le persone a bordo e portarle in Libia.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

Malta, siciliano in carcere per spaccio di droga

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un 48enne di Catania ma residente a St Paul’s Bay è stato rimandato in custodia dopo essersi dichiarato non colpevole per possesso di circa 54 kg di cannabis per un valore di circa 880.000 euro.
L’imputato è stato denunciato anche per traffico di cannabis. Secondo chi indaga la droga non era destinata ad uso personale.
Gli investigatori hanno spiegato che nelle ultime settimane la polizia ha fatto ispezioni in un edificio a St Paul’s Bay. Quando gli agenti si sono recati sul posto, hanno trovato l’uomo con la sua famiglia e in una perquisizione hanno scoperto vari pacchi di notevoli dimensioni, presumibilmente contenenti cannabis.
La Corte ha accolto la richiesta della polizia maltese per il congelamento dei beni dell’imputato e ha confiscato tutti i beni finanziari e i beni appartenenti all’imputato.

– foto: agenziafotogramma.it

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Malta, preoccupazioni sull’aborto risolte da nuovi emendamenti di legge

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il governo maltese presenterà al Parlamento emendamenti significativi al controverso disegno di legge che modifica le disposizioni penali di Malta sull’aborto con l’apparente intento di affrontare le principali preoccupazioni di coloro che temono che possa legalizzare l’aborto. Sia il ministro della Sanità Chris Fearne che il ministro della Giustizia Jonathan Attard hanno sottolineato la necessità del disegno di legge per modificare le attuali disposizioni penali di Malta sull’aborto che hanno “più di 150 anni”. Il governo maltese ha sentito la necessità di introdurre gli emendamenti dopo che una cittadina americana di 38 anni Andrea Prudente è stata negata la sua richiesta di aborto a Malta dopo aver sofferto dei sintomi di un aborto spontaneo.
I nuovi emendamenti specificano che le disposizioni penali sull’aborto non si applicano quando la salute di una donna è in “grave pericolo che può portare alla morte”, un cambiamento che legalizza l’attuale situazione affrontata dai medici e altera la portata e la formulazione del disegno di legge originale presentato in Parlamento.
La formulazione originale era stata una preoccupazione fondamentale per gli attivisti pro-vita e altri contrari alla disposizione legale dell’aborto, portando un gruppo di accademici a proporre un emendamento che rimuovesse completamente i riferimenti al “grave pericolo”. I nuovi emendamenti sono stati accolti con favore dagli attivisti pro-life anche se il primo ministro maltese Robert Abela, inizialmente ha detto che il suo governo non accetterà la loro proposta. Tuttavia, il gruppo pro-choice Doctors For Choice ha affermato che il disegno di legge è passato “da una legge che avrebbe protetto la salute delle donne a una legge che potrebbe costare la vita alle donne”. L’arcidiocesi di Malta ha accolto con favore la decisione del governo descrivendola come un “risultato positivo che promuove il diritto alla vita”.
Nei casi in cui una complicazione pone la salute di una donna in “grave pericolo che può portare alla morte”, ma non in un rischio imminente di perdita della vita, la decisione se interrompere una gravidanza sarebbe presa da un team di tre medici che comprenderebbe due ostetriche o ginecologi – compreso l’ostetrico che eseguirà l’intervento – e uno specialista della patologia di cui soffre la gestante. Nel disegno di legge non sono specificate tempistiche. Il disegno di legge chiarisce che l’interruzione di gravidanza è considerata solo nel caso di feti che non sono “in grado di vivere fuori dall’utero secondo le pratiche mediche correnti”; quelli che dovrebbero essere consegnati prima che venga effettuato qualsiasi intervento medico. Specifica inoltre che le procedure che possono portare all’interruzione di una gravidanza possono essere eseguite solo in un ospedale autorizzato. I nuovi emendamenti saranno ora discussi in una sessione della commissione parlamentare prima di essere votati nella sua terza e ultima lettura.

foto: DOI
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A Malta esperti chiedono indagine per lavori su un’opera di Caravaggio

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Esperti caravaggeschi di fama internazionale stanno chiedendo un’indagine urgente sull’impatto dei lavori in corso sull’opera del pittore italiano alla Concattedrale di San Giovanni a La Valletta.
Lo storico dell’arte ed esperto di Caravaggio Keith Sciberras ha portato l’attenzione sul fatto che la sala degli arazzi in costruzione ostruirà permanentemente una finestra che si affaccia su La decollazione di San Giovanni di Caravaggio.
Tuttavia, i rappresentanti della cattedrale hanno risposto che la finestra è tenuta permanentemente chiusa, affermando che i lavori non avranno alcun impatto sul dipinto o sull’esperienza visiva.
Però 28 studiosi di Caravaggio e importanti curatori d’arte hanno firmato una lettera di protesta inviata al presidente della Fondazione della Concattedrale di San Giovanni, monsignor Emmanuel Agius, esprimendo la loro preoccupazione per l’impatto che ciò avrà sul dipinto e spiegando che a loro parere i lavori “cancelleranno la linea di luce originale di cui Caravaggio ha tenuto conto” quando ha lavorato al dipinto, insistendo sul fatto che “tale impatto non può essere consentito per nessun motivo all’interno di uno spazio storico così importante”. Secondo tali studiosi, i piani per bloccare definitivamente la finestra sono “scandalosi e oltraggiosi”.
Tra i firmatari della lettera figurano i direttori della National Gallery di Londra e della Galleria Borghese di Roma, personalità di alto livello del Metropolitan Museum of Art e della Frick Collection di New York, oltre a rinomati studiosi di diverse università in Europa e Nord America.
Della vicenda sono state informate anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) e la Sovrintendenza ai Beni Culturali.

– Foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).