LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Le Nazioni Unite hanno esortato la Libia a trattare i migranti e i richiedenti asilo con dignità, sottolineando le preoccupazioni per il loro trattamento, compresa la detenzione arbitraria e l’espulsione di massa.
“Le autorità libiche hanno arrestato migliaia di uomini, donne e bambini”, denuncia la missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil). Molti, tra cui “donne incinta e bambini”, sono detenuti in strutture sovraffollate e non igieniche, afferma l’Unsmil, chiedendo che lee autorità devono garantire alle agenzie delle Nazioni Unite e alle organizzazioni umanitarie “l’accesso senza ostacoli ai detenuti che necessitano di protezione urgente”. La Libia è un punto di partenza fondamentale per i migranti, che spesso fuggono dai conflitti e dalla povertà nell’Africa subsahariana. Cercano di raggiungere le coste italiane attraverso il Mar Mediterraneo. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), la Libia ospita più di 600mila migranti. La maggior parte entra illegalmente attraversando vaste zone di deserto. Da inizio anno più di 7.000 migranti sono stati intercettati in mare e riportati in Libia, ha affermato l’Oim. Oltre 600 persone sono annegate nei tentativi di attraversamento e 368 persone risultano disperse. Nello stesso periodo, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono arrivati in Italia più di 50.000 migranti, di cui oltre 22.000 dalla Libia.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
L’Onu esorta la Libia a trattare i migranti con dignità
Addio a Berlusconi, per Malta un “grande amico”
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il capo del partito nazionalista Bernard Grech ha ricordato la memoria di Silvio Berlusconi e lo ha descritto come “Presidente del Consiglio d’Italia per diversi anni, leader politico e soprattutto ‘grande amico di Maltà”. Con un post su Twitter, il leader del Partito Nazionalista ha ricordato come Silvio Berlusconi abbia sostenuto Malta fin dall’inizio nel percorso di adesione all’Unione Europea.
L’ex primo ministro Lawrence Gonzi, che ha incontrato Berlusconi in numerose occasioni, ha affermato che “il suo rapporto con Malta è stato buono e forte”. Gonzi ha anche fatto riferimento alle varie riunioni del Consiglio europeo, in particolare alle discussioni su questioni di dimensione europea e di grande interesse per l’Italia e Malta. “Abbiamo condiviso la stessa visione di ciò che dovrebbe accadere nel Mediterraneo, specialmente durante quei momenti in cui c’era una crisi dopo l’altra – come la primavera araba del 2011 e la rivolta in Libia – e quando c’era bisogno di lavorare insieme”, ha affermato.
Poi Gonzi ha menzionato in particolare la questione della migrazione e ha aggiunto: “Ci sono state occasioni in cui non siamo stati d’accordo ma in tutti i casi, senza eccezioni, Berlusconi ha concordato soluzioni di compromesso che erano nel migliore interesse di Malta”.
L’ex ministro degli Esteri Tonio Borg ha descritto Berlusconi come una figura controversa per una serie di motivi ma, per quanto riguarda Malta, la amava. “Ogni volta che abbiamo chiesto aiuto – ha affermato -, ha sempre detto di sì. Cercava sempre una soluzione. Anche dopo l’adesione all’UE, l’Italia ha continuato ad aiutare finanziariamente Malta”.
Intanto, il Partito Nazionalista ha espresso le sue condoglianze per la morte di Berlusconi, dicendo che era un amico di Malta, con cui aveva sempre cercato di migliorare le relazioni bilaterali.
Poi ha ricordato che Berlusconi ha guidato l’Italia negli anni di grandi cambiamenti politici, che aveva sempre espresso il suo sostegno all’adesione di Malta all’Unione europea e che ha sostenuto Malta come Stato membro.
Intanto, l’europarlamentare del Partito Nazionalista David Casa ha ricordato Silvio Berlusconi come “collega del Parlamento europeo, mio amico personale ed amico di Malta”, ha detto, aggiungendo che il leader di Forza Italia “è stato un pilastro del Partito Popolare Europeo e rimarrà noto come uno dei leader più memorabili della Repubblica italiana. La sua eredità politica continuerà a influenzare la politica mondiale per gli anni a venire”.
Berlusconi ha visitato Malta in diverse occasioni, una delle più recenti è stata per il congresso del 2017 del Partito popolare europeo.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
400 migranti in difficoltà, altri 25 a rischio annegamento
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – 400 migranti sono in difficoltà nel sud della Sicilia. Lo ha confermato l’ong internazionale Alarm Phone. La Ong ha aggiunto di essere in contatto con un gruppo di migranti che viaggiano su un grosso peschereccio. “Dicono di essere esausti e senza cibo e acqua potabile dopo il lungo viaggio”, ha detto Alarm Phone in un tweet, aggiungendo che “chiedono soccorso urgente!”
Intanto l’Ong SeaWatch ha accusato le autorità maltesi di aver dato ordine a un mercantile di proseguire con il viaggio nonostante un barcone con 25 migranti in difficoltà nel Mediterraneo che rischiasse di annegare. Lo ha confermato anche l’ong Alarm Phone secondo cui i 25 migranti a bordo stanno già prelevando l’acqua dalla barca. SeaWatch ha twittato che la nave mercantile Merv Marseille gestita da Maersk era originariamente diretta verso la barca, ma è stata ordinata da Malta di proseguire. Ha anche affermato che altre due navi mercantili erano vicine alla barca in difficoltà e hanno ricevuto l’ordine di proseguire dal centro di coordinamento dei soccorsi maltese.
Seawatch ha allertato le autorità che i migranti stanno annegando e ha accusato l’Unione Europea non solo di non soccorrere i migranti, ma di prevenirlo attivamente.(ITALPRESS).
Photo Credits: www.agenziafotogramma.it
Malta, Protezione temporanea per 1.886 ucraini
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Dall’occupazione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, Malta ha concesso 1.888 certificati di protezione temporanea a persone in fuga dalla guerra. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, di questi, 263 sono stati concessi tra gennaio e aprile 2023. La maggior parte dei richiedenti protezione temporanea nel 2023 erano cittadini ucraini, ad eccezione di due persone: una femmina adulta e un maschio adulto dalla Russia.
L’Unhcr ha affermato che donne e bambini rappresentano circa il 75% dei certificati emessi nel corso del 2023 e il 62% dei maschi adulti ha più di 35 anni. L’escalation del conflitto armato in Ucraina ha causato vittime civili e la distruzione di infrastrutture civili, costringendo le persone a fuggire dalle proprie case e cercare sicurezza all’estero. Secondo le Nazioni Unite, più di 14 milioni di persone sono fuggite dalle loro case dall’invasione russa dell’Ucraina. Di questi, quasi sette milioni sono rimasti nei paesi vicini, mentre otto milioni sono sfollati all’interno della stessa Ucraina.(ITALPRESS).
Photo Credits: www.agenziafotogramma.it
Malta, Camilleri “La nuova politica migratoria Ue non dà certezze”
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il ministro degli Interni maltese Byron Camilleri ha dichiarato che l’accordo raggiunto questa settimana durante la riunione dei ministri degli Interni degli Stati membri dell’UE in merito alla nuova politica migratoria e di asilo “non dà la certezza che saranno affrontanti i bisogni di Malta, e allo stesso tempo l’onere attuale sarà aumentato con ulteriori responsabilità”.
Malta, insieme la Bulgaria, la Repubblica Ceca, la Lituania e Slovacchia, si è astenuta mentre l’Ungheria e la Polonia hanno votato contro l’accordo. Il piano dell’UE per la migrazione è stato presentato tre anni fa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Il ministro Camilleri ha spiegato che questo accordo non fornisce supporto nel caso in cui Malta richieda aiuto a causa di un afflusso di immigrati che porta a una crisi. “Per altri paesi, potrebbero essere migliaia, ma per Malta potrebbe essere solo poche centinaia o un piccolo numero di barche”.
Ha dichiarato che la riforma non è giusta nè funzionale e chiede se provvederà alle esigenze immediate che si presenteranno. Ha anche messo in dubbio che la riforma riesca a raggiungere un equilibrio con i nuovi oneri che i paesi di confine come Malta dovranno affrontare.
Pur riconoscendo che un certo numero di paesi dell’UE hanno un problema con i movimenti secondari di migranti, il ministro Camilleri ha insistito che questi possono essere evitati, quando prima si impedisce gli arrivi primari e quando lavoriamo per l’obiettivo comune di ridurre i movimenti primari.
Ha dichiarato che Malta continuerà a lavorare con forza per fermare coloro che non hanno diritto alla protezione a Malta e per rimpatriarli.
Pur confermando che i primi arrivi a Malta sono dalla Libia, ha dichiarato che gli accordi con la Libia stanno dando i loro risultati, tuttavia ha aggiunto che non è giusto penalizzare Malta per aver salvato persone in difficoltà, soprattutto in una situazione in cui alcuni stanno portando più immigrati.
Il ministro Camilleri ha aggiunto che le nuove responsabilità presentate dalla Commissione Ue “si aggiungeranno agli oneri esistenti rispetto ai criteri di Dublino”. Il ministro Camilleri ha aggiunto che le nuove responsabilità, che includono le procedure obbligatorie alle frontiere, potrebbero sembrare buone sulla carta. Tuttavia, nel contesto pratico delle frontiere marittime, non impediranno nè arrivi nè movimenti secondari.
Ha affermato che sebbene il meccanismo di solidarietà proposto sia obbligatorio, è ancora flessibile e alquanto debole, in quanto non fornisce le necessarie garanzie di cui gli Stati membri hanno bisogno per soddisfarle. Ha spiegato che il meccanismo proposto porterà ancora a carenze in relazione alla solidarietà e potrebbe essere insignificante in relazione alla ricollocazione. Ha insistito che la solidarietà deve basarsi su criteri oggettivi che riflettano la realtà dei paesi di confine.
Il ministro degli affari interni maltese ha osservato che le procedure discusse non affronteranno le sfide attuali e ha insistito su nuovi accordi con i paesi terzi.
– foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
Malta, governo propone di rinnovare accordo PfP con la Nato
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il governo maltese guidato dal partito laburista, propone di rinnovare l’accordo di Partenariato per la pace (PfP), interrotto nel 1995 dall’ex primo ministro laburista Alfred Sant, oggi membro parlamentare socialista europeo, che aveva ritirato Malta dal programma Nato subito dopo la sua elezione nel 1996. Ora nella commissione parlamentare per gli affari esteri, il governo laburista tramite il ministro degli Esteri Ian Borg, sta sostenendo che esiste una nuova dimensione per Malta per mantenere la sua partecipazione al PfP. L’opposizione nazionalista ha dichiarato che il governo laburista sta giustificando politicamente ciò che il partito nazionalista ha affermato in tutti questi anni: che la partecipazione al PfP non viola in alcun modo la neutralità costituzionale. Beppe Fenech Adami, portavoce dell’opposizione, ha sottolineato che “l’opposizione è favorevole alla partecipazione di Malta al PfP e come abbiamo detto tanti anni fa, questa non è una violazione della nostra neutralità, come dichiarato dall’avvocato dello Stato e dall’ufficio legale della Nato”. Il ministro degli Esteri Ian Borg ha dichiarato che il governo laburista “sta raccomandando il rinnovo di questo accordo, che è pienamente conforme ai limiti di Malta in termini di neutralità costituzionale”.
(ITALPRESS).
-foto account social Nato-
Malta, colloqui con il Marocco per la sicurezza nel Mediterraneo
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La situazione nel Mediterraneo è stata tra temi di discussione e d’interesse nel corso di un vertice fra Malta e Marocco. Il ministro degli Esteri maltese, Ian Borg, ha affermato che in seguito ai colloqui bilaterali e alla firma degli accordi con il Marocco, Malta ha continuato a rafforzare le sue relazioni con importanti partner nella regione del Mediterraneo al fine di garantire maggiore stabilità. Sul tema dell’immigrazione clandestina Borg ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri del Marocco, Nasser Bourita, nel corso del quale ha sollecitato una soluzione politica a guida libica per raggiungere la stabilità nella regione. Nel frattempo, Bourita ha affermato che il Marocco è disposto a cooperare su questioni di sicurezza e stabilità in Africa e nel Mediterraneo. I due ministri hanno ribadito la necessità di un maggiore confronto tra tutti gli Stati del Mediterraneo affinchè la questione migratoria continui a essere posta in cima all’agenda e vengano affrontate le questioni necessarie. “Continuerò, come ho sempre fatto, a parlare e portare avanti l’importanza di discutere del vicinato meridionale”, ha affermato Borg. Nel frattempo, è stato firmato un accordo di cooperazione tra l’Accademia mediterranea di studi diplomatici e l’Accademia marocchina di studi diplomatici con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in relazione alla ricerca, alla formazione e agli scambi in questo settore. Ciò aiuterà gli studenti di entrambi i paesi a progredire nei loro studi e sviluppare le proprie competenze. I ministri hanno anche firmato protocolli d’intesa su istruzione ed energia. A Rabat è stato organizzato un forum per promuovere i legami commerciali tra Malta e il Marocco. Borg si è rivolto al forum, ribadendo che Malta e il Nord Africa hanno molto in comune, auspicando una maggiore collaborazione commerciale ed espansione economica tra i due continenti. “Malta riconosce l’importanza strategica del Marocco e la stabilità economica e politica esistente. E’ stato per questo motivo che insieme a Trade Malta, come governo, abbiamo sentito il bisogno di continuare ad attirare più imprese maltesi per scoprire questo Paese”, ha affermato Borg.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa ministero degl Esteri-
Ucraina, Zelensky “Risarcire vittime del disastro della diga Kakhovka”
KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS/MNA) – “Viaggio di lavoro nella regione di Kherson. Una riunione di coordinamento sulla liquidazione delle conseguenze dell’esplosione della diga idroelettrica di Kakhovka”. Così su Telegram il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
“Sono state discusse molte questioni importanti – prosegue -: la situazione operativa nella regione a seguito del disastro, l’evacuazione della popolazione dalle potenziali zone alluvionali, l’eliminazione dell’emergenza causata dall’esplosione della diga, l’organizzazione del supporto vitale per le aree allagate. Inoltre, le prospettive di ripristino dell’ecosistema della regione e della situazione militare operativa nell’area del disastro”. Per il presidente “è importante calcolare i danni e stanziare fondi per risarcire i residenti colpiti dal disastro e sviluppare un programma per compensare le perdite o trasferire le imprese all’interno della regione di Kherson”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).









