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Solo due maltesi tornano dal Libano, gli altri restano

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) (ITALPRESS) – Un totale di 25 cittadini maltesi, inclusi 9 membri delle forze armate maltesi come parte della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite, sono rimasti in Libano. Nel frattempo, due cittadini maltesi hanno lasciato il Paese e sono arrivati ??a Malta.
Padre Michael Zammit, provinciale dei gesuiti per la provincia del Vicino Oriente e del Maghreb, è tra almeno altri 16 possessori di passaporto maltese che si trovano attualmente in Libano, oltre alle forze di mantenimento della pace di Malta.
Le forze di pace maltesi in Libano hanno sede a Camp Shamrock, un campo base irlandese situato a circa sette chilometri dal confine israeliano. Nonostante l’escalation di violenza e l’imminenza del pericolo, nessuno dei soldati maltesi ha chiesto di tornare a casa. Inoltre, nessun cittadino maltese residente in Libano ha chiesto assistenza al Ministero degli Esteri maltese. Il presente avviso di viaggio per il Libano emesso dal Ministero è quello di “Evitare tutti i viaggi”. L’avviso di viaggio implica che i cittadini maltesi attualmente in Libano dovrebbero considerare consapevolmente di lasciare il territorio con i voli commerciali disponibili. Tuttavia, i cittadini maltesi che risiedono permanentemente in Libano hanno meno probabilità di lasciare il paese a meno che la loro zona non sia interessata da ostilità attive.
Il Ministero degli Esteri maltese sta seguendo tutti gli sviluppi nella regione e emanerà le direttive necessarie, rimanendo comunque disponibile a fornire assistenza ai cittadini maltesi all’estero.
Nelle ultime due settimane il conflitto tra Israele e Hamas a Gaza si è esteso al Libano, provocando la fuga dei civili dalle loro case. Si ritiene che finora siano state sfollate oltre un milione di persone, a causa degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito tutte le parti del Libano, compresa la capitale Beirut.

– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Tunisia, naufragio provoca la morte di 12 migranti

TUNISI (ITALPRESS/MNA) – Secondo resoconti locali, una barca di migranti si è capovolta e ha causato la morte di 12 persone, tra cui tre neonati vicino a Djerba, in Tunisia. La barca trasportava 57 richiedenti asilo ed è affondata mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo verso l’Europa.
Secondo il direttore del Tunisian Human Rights Monitor, Mostafa Abdelkebir, l’imbarcazione trasportava 57 migranti illegali, partiti da Ras el Rmal a Djerba diretti verso l’Europa attraverso il Mar Mediterraneo.
Abdelkebir ha aggiunto che sono state salvate 32 persone, la maggior parte dei quali erano uomini. Nel frattempo, 10 persone risultano disperse mentre continuano le operazioni di salvataggio. La maggior parte dei migranti erano di nazionalità tunisina, tranne due, che si ritiene fossero marocchini.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Libia, ok a produzione petrolifera dopo accordo sulla Banca Centrale

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La Libia riprenderà la produzione e le esportazioni di petrolio lunedì, in seguito all’approvazione di un accordo chiave da parte della Camera dei Rappresentanti libica riguardante la nomina della nuova leadership per la Banca Centrale della Libia. Abdulhadi Al-Saghir, rappresentante della Camera nei negoziati sulla Banca Centrale, ha confermato che una volta ratificato l’accordo, i giacimenti petroliferi riapriranno e la produzione riprenderà immediatamente. Ciò segna la fine di un periodo di chiusure che aveva sconvolto il vitale settore petrolifero della Libia. In un’intervista con “Erem News Business”, Al-Saghir ha rivelato che l’accordo consiste di sette disposizioni, che dovrebbero essere tutte approvate dalla Camera con un voto a maggioranza nella sua sessione di Bengasi. Una volta che il governatore della Banca Centrale e il suo vice si saranno insediati e inizieranno le loro funzioni senza ostacoli, la produzione e le esportazioni di petrolio della Libia procederanno come previsto. I commenti di Al-Saghir sono in linea con quelli di Stephanie Khoury, capo della missione delle Nazioni Unite in Libia. Entrambi hanno sottolineato l’urgente necessità di revocare la chiusura dei giacimenti petroliferi, che hanno ostacolato in modo significativo la produzione e le esportazioni di petrolio del paese. Hanno sottolineato l’importanza di incanalare le entrate petrolifere attraverso i quadri istituzionali appropriati, in particolare la Banca Centrale della Libia. Si prevede che la riapertura dei giacimenti petroliferi darà impulso all’economia della Libia e porterà la tanto necessaria stabilità al suo sistema finanziario, soprattutto dopo le prolungate divisioni politiche che hanno afflitto il paese. Le nazioni arabe e occidentali hanno espresso sostegno per i progressi facilitati dalla missione delle Nazioni Unite in Libia, che hanno portato a un compromesso tra le fazioni libiche sulla nomina di una nuova leadership per la Banca Centrale della Libia. In una dichiarazione congiunta dei governi degli Stati Uniti e Italia, hanno partecipato ai colloqui, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, anche alti funzionari di Algeria, Egitto, Francia, Germania, Marocco, Qatar, Turchia e Regno Unito.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Il Marocco vince il Campionato del Mondo di cous cous

SAN VITO LO CAPO (TRAPANI) (ITALPRESS) – E’ il Marocco il paese vincitore del Bia cous cous World Championship, il Campionato del mondo di cous cous, l’evento centrale del Cous Cous Fest che ha messo a confronto, a San Vito Lo Capo, chef di 10 Paesi (Cina, Eritrea, Israele, Italia, Marocco, Medici Senza Frontiere, Palestina, Russia, Tunisia e Ucraina), all’insegna dello scambio tra culture nell’ambito del festival prodotto dall’agenzia Feedback e dal Comune di San Vito Lo Capo.
La coppia di chef Chaoui Hanae, chef imprenditrice che ha aperto a Milano La Medina, un bistrot specializzato in cucina e pasticceria marocchina, e Mourad Dakir, chef e titolare di Maison Touareg, il primo ristorante marocchino a Milano, si è imposta sul team cinese e quello di Medici senza Frontiere, arrivati in finale.
Il team del Marocco ha conquistato il palato della giuria tecnica, guidata dall’imprenditore Oscar Farinetti, con un cous cous tradizionale marocchino, un ricordo delle montagne dell’Alto Atlante. “La nostra ricetta è più di un semplice piatto – hanno detto Chaoui Hanae e Mourad Dakir – è un simbolo di famiglia, tradizione e gratitudine. Questo couscous racchiude i sapori genuini delle montagne dell’Alto Atlante, nella provincia del Haouz, dove ogni ingrediente è scelto con cura e preparato con amore”.
Gli chef sono stati premiati dal sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala e da Francesco Formisano, Ceo di Bia cous cous, nell’ambito di un grande show sul palco in spiaggia che si è aperto con una sfilata di moda organizzata da Luca Lo Bosco di LLB Team all’insegna dello spirito della manifestazione.
Trenta giovani studenti del corso di fashion design dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, guidati da Sergio Daricello, docente del corso di design dell’Accademia, hanno proposto altrettante creazioni ispirate ai Paesi in gara al festival che hanno sfilato con la colonna sonora del dj set di Miriam Casa.
La serata è proseguita con gli interventi di Angelo Bulgarello, assessore al turismo del Comune di San Vito Lo Capo e di Marcello Orlando, ceo di Feedback, società organizzatrice della rassegna.
Alla squadra marocchina è andato anche il premio speciale Amadori per la valorizzazione del prodotto carne, consegnato dal presidente, Flavio Amadori e il premio tegamino d’oro Agnelli.
Due i premi speciali andati al team italiano, composto da Antonino Ingargiola, originario di Mazara del Vallo e chef del ristopub “Bik Bak” di San Vito lo Capo e Andrea Pellegrino, chef pasticcere al bar Oasi di Castelvetrano, con la ricetta dal titolo “Il ricordo” che si ispira ai ricordi della tradizione e della cultura siciliana: il premio UniCredit per la ricetta più sostenibile, consegnato da Vincenzo Evola, Responsabile rapporti con il territorio Sicilia di UniCredit e il premio per la ricetta più originale promosso da Conad, consegnato sul palco da Mauro Lusetti, Presidente nazionale di Conad.
La squadra di Medici Senza Frontiere, charity partner del festival, capitanata da Cesare Battisti, chef e oste del ristorante Ratanà a Milano, e composta dal suo sous chef Davide Politi e dallo chef senegalese Mbaye Mbow, ha conquistato il premio Electrolux per l’innovazione tecnologica nella cottura, consegnato da Giuseppe Pappalardo, chef dell’Electrolux Academy. La migliore presentazione del piatto Food Network, secondo la giuria tecnica, è stata quella degli chef della Cina: Giulia Liu, fondatrice e proprietaria di Gong Oriental Attitude, un ristorante di alta cucina cinese a Milano e Zuo Cuibing, maestro della cucina tradizionale cinese, premiati sul palco da Chiara Maci, volto di FoodNetwork.
La serata, presentata dai conduttori Rai, Federico Quaranta e Valentina Caruso, si è chiusa con il concerto in spiaggia di BigMama. In migliaia ad ascoltare la cantante nota per i suoi testi schietti e potenti, che affrontano temi come discriminazioni e omofobia, con un flow e giochi di parole estremi che colpiscono dritto al cuore. Il festival prosegue oggi, domenica 29 settembre, con cooking show, incontri e si chiuderà stasera alle ore 21 con lo spettacolo di musica e cabaret di Leonardo Fiaschi.
Il Cous Cous Fest è organizzato con il sostegno della Regione Siciliana, dei main sponsor Bia Cous Cous, Conad, Electrolux e degli official sponsor Acqua Maniva, Amadori, Premiati Oleifici Barbera, il Gruppo Caronte & Tourist, Le Stagioni d’Italia, Tenute Orestiadi e UniCredit.

– Foto ufficio stampa Cous Cous Fest –

(ITALPRESS).

Premier maltese “L’Europa può essere sicura se i suoi vicini in pace”

LA VALLETTA (ITALPRESS/MNA) – Intervenendo alla 79a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il Primo Ministro maltese Robert Abela ha sottolineato: “L’Europa può essere sicura e in pace solo se i suoi vicini sono sicuri e in pace”.
“Malta ha una posizione politica e geografica unica. Nel cuore del Mediterraneo, ponte tra Europa e Nord Africa, crocevia tra Europa e Medio Oriente. Un membro dell’UE, ma con la neutralità sancita dalla costituzione. Due parole riassumono il ruolo che, a mio avviso, Malta può svolgere e svolge intermediario onesto”, ha detto.
Parlando del mandato di Malta nel Consiglio di Sicurezza, il premier maltese ha fatto riferimento al conflitto in corso in Israele e Gaza. “Abbiamo utilizzato il nostro seggio nel Consiglio di Sicurezza per lavorare per la Risoluzione 2712, che richiedeva pause umanitarie urgenti ed estese e la fornitura di corridoi attraverso Gaza per fornire le forniture essenziali necessarie a così tanti civili, non ultimi i bambini”, ha affermato. La risoluzione chiedeva anche il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas e da altri gruppi militanti a Gaza. “Siamo orgogliosi che ciò abbia portato al rilascio di 105 ostaggi durante la pausa negoziata di sette giorni”.
Il Primo Ministro ha affermato che la comunità globale deve garantire che la guerra non travolga la più ampia regione del Medio Oriente.
“Inoltre, è imperativo che noi, come comunità globale, non perdiamo l’attenzione su quelle altre parti del mondo dove la guerra e l’uccisione di civili sono anch’esse fin troppo presenti, e fin troppo tragiche, una realtà quotidiana. Sudan, Yemen, Siria e, ovviamente, Ucraina”, ha detto.
Abela ha parlato anche della vicina Libia, nel sud del paese, dicendo che Malta “può e deve aiutare”. Tuttavia ha aggiunto: “Ma affinchè il processo abbia davvero successo, deve essere guidato e posseduto dalla Libia. A tal fine, chiediamo inequivocabilmente il ritiro immediato di tutte le forze, combattenti e mercenari stranieri dalla Libia. E Malta sottolinea nuovamente la necessità di una piena attuazione dell’embargo libico sulle armi in linea con tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”.
Il Primo Ministro maltese ha affermato che i bilanci umanitari e per la pace, che sono al centro della missione delle Nazioni Unite, rimangono gravemente sottofinanziati, con un impatto duro su troppe delle persone più vulnerabili del mondo.
Il Premier maltese ha fatto riferimento alla necessità di affrontare il cambiamento climatico come comunità globale. “Ritardo e prevaricazione semplicemente non sono opzioni. Il cambiamento climatico deve rimanere in cima all’agenda globale”, ha affermato Abela.
Ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa “Isole per le Isole”, affermando che è fondamentale per la politica estera di Malta. “Mentre il livello del mare diventa una preoccupazione sempre maggiore, anche la salute dei nostri mari e degli oceani diventa una priorità sempre maggiore. Malta rimane, e rimarrà sempre, in prima linea negli sforzi per proteggere i nostri oceani”.
-foto ufficio stampa DOI-
(ITALPRESS).

Dal Checco “Con Piano Mattei possibili opportunità di crescita”

ROMA (ITALIA) (ITALPRESS/MNA) – Si è svolto, presso la Sede di Confindustria, l’incontro riservato alle aziende associate a Confindustria Assafrica & Mediterraneo sul Piano Mattei. I delegati delle aziende associate hanno potuto approfondire le opportunità che derivano dall’implementazione del Piano strategico per l’Africa e presentare le proprie progettualità di investimento nel Continente. All’iniziativa ha partecipato Antonio Gozzi, special advisor Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività di Confindustria, Fabrizio Saggio, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio e coordinatore della Struttura di Missione del Piano Mattei, Regina Corradini D’Arienzo, Ad di Simest, insieme ai rappresentanti del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Cassa Depositi e Prestiti.
“Le attività dell’Associazione si inseriscono pienamente nella strategia di attenzione che il Governo sta dedicando all’Africa”, ha sottolineato Massimo Dal Checco, presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo. “Il Piano Mattei, in una visione strategica di lungo periodo, contribuisce a rafforzare il coordinamento tra gli attori pubblici e privati che operano nel Continente”, ha aggiunto. “Per le imprese italiane l’accompagnamento istituzionale, il supporto della rete diplomatica e gli strumenti finanziari, come quelli offerti da Simest e Cdp e da Sace sono fondamentali per operare in questi mercati. La presenza oggi della Struttura di Missione Piano Mattei è un segnale di coinvolgimento del settore privato e di attenzione sul contributo che imprese di eccellenza italiane possono fornire nell’implementazione dei progetti di crescita nel Continente e nel rafforzamento di partenariati industriali stabili e di reciproco vantaggio con i paesi africani”, ha concluso Dal Chcecco.
Per l’Ad di Simest, Regina Corradini d’Arienzo, “l’Africa ha assunto un ruolo centrale per la competitività e per la crescita delle imprese italiane. Tra i tanti indicatori positivi che si registrano nel Continente ricordo l’alta percentuale di giovani, l’abbondante presenza di materie prime strategiche, la vasta disponibilità di terre arabili e i volumi consistenti di investimenti infrastrutturali annui. Attraverso la Misura Africa, Simest – con la regia della Farnesina – si impegna, nell’ambito del Piano Mattei, a supportare le imprese italiane nel cogliere le opportunità di crescita provenienti dal Continente. La Misura è stata messa a punto a valle di un costruttivo dialogo con associazioni di categoria e imprenditori, e permette di supportare, fra l’altro, non solo gli esportatori italiani in Africa, ma anche gli importatori di materie prime strategiche e soprattutto chi ancora non opera in Africa. Intendiamo infatti finanziare tutte quelle aziende delle filiere italiane, moltissime delle quali Pmi, che non sono ancora esportatori, affinchè rafforzino la propria competitività nei mercati internazionali, e nello specifico in Africa, trovando nuove aree di sbocco dell’eccellenza del Made in Italy. A ciò si aggiunge la possibilità di finanziare anche le spese di formazione di giovani africani da impiegare nel continente o nei siti produttivi in Italia, contribuendo quindi alla risoluzione della cronica carenza di manodopera in determinati mestieri, necessità che ci è stata espressa con forza dalle aziende di molti settori” ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Confindustria Assafrica & Mediterraneo-

Sahara, i Paesi Bassi sostengono il piano di autonomia del Marocco

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS/MNA) – I Paesi Bassi hanno ribadito, a New York, la loro posizione a favore del piano di autonomia del Marocco, qualificandolo come un contributo “molto serio e credibile” al processo politico condotto dalle Nazioni Unite.
“I Paesi Bassi considerano il piano di autonomia, presentato dal Marocco nel 2007, come un contributo molto serio e credibile al processo politico guidato dalle Nazioni Unite per risolvere il conflitto attorno al Sahara”, ha dichiarato alla stampa il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp, come riporta l’agenzia MAP.
Sottolineando “l’importanza della stabilità regionale”, Veldkamp ha rinnovato la posizione del suo Paese a sostegno degli sforzi dell’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara, Staffan de Mistura, per “perseguire un processo politico volto a raggiungere un soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e con i principi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite”.
Il ministro ha inoltre ricordato le relazioni “molto solide e molto ampie” con il Marocco, dal commercio alla sicurezza, dalla lotta al terrorismo alla questione migratoria.
Il ruolo del Marocco come “partner molto stabile nella regione è cruciale in questo senso”, ha affermato il capo della diplomazia olandese, aggiungendo che il suo Paese apprezza il “partenariato strategico” con il Marocco ed è lieto di “vedere che questa cooperazione si approfondirà e si espanderà ancor più in futuro”.

– Foto MAP –

(ITALPRESS).

Africa Business Forum, il Marocco ospita la prima edizione

ROMA (ITALPRESS/MNA) – Il Marocco ospiterà, il 5 novembre 2024, la prima edizione del forum del Morocco Business Forum della ZLECAF, zona africana di libero scambio.
L’evento che sarà dedicato al commercio intra-africano è organizzato congiuntamente dal Ministero dell’Industria e del Commercio con ASMEX.
Il Forum mira a posizionare il Regno come perno per lo sviluppo economico africano nel quadro dell’Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA). Riunirà attori chiave per esplorare le opportunità in questo settore e co-costruire una strategia nazionale per ottimizzare il suo impatto sulle economie marocchine e africane.
L’AfCFTA, un progetto faro dell’Unione Africana, mira a creare una delle zone di libero scambio più grandi al mondo, riunendo 1,2 miliardi di consumatori e un PIL combinato di 3 trilioni di dollari. Questa ambiziosa iniziativa rappresenta un’opportunità senza precedenti per i paesi africani di stimolare la crescita economica, favorire la diversificazione delle loro economie e rafforzare la loro integrazione nell’economia globale.
Il ZLECAf Morocco Business Forum si presenta come una piattaforma privilegiata per esplorare l’immenso potenziale di questa zona di libero scambio. L’evento riunirà un pubblico di personalità influenti, tra cui ministri del commercio africani, esperti, rappresentanti di organizzazioni di promozione commerciale, attori del settore privato, del mondo accademico e della società civile per affrontare le questioni del commercio intra-africano e promuovere un dialogo costruttivo tra i diversi attori coinvolti.
La scelta del Marocco come ospite è il risultato di una strategia di cooperazione Sud-Sud, basata su un partenariato vantaggioso per tutti, le consente di contribuire attivamente allo sviluppo economico dei paesi africani.
Uno degli obiettivi principali del Forum è quello di aumentare la consapevolezza tra le parti interessate sulle questioni e sulle opportunità offerte dall’AfCFTA. I partecipanti avranno l’opportunità di comprendere meglio i meccanismi di questa zona di libero scambio, i vantaggi che offre e le direzioni strategiche previste dal governo marocchino per la sua attuazione.
Inoltre, il Forum consentirà di condividere le migliori pratiche di penetrazione nei mercati africani e di identificare i meccanismi di finanziamento disponibili per sostenere le imprese marocchine e africane nei loro progetti di investimento e sviluppo. Al centro del dibattito anche le politiche pubbliche favorevoli al commercio intra-africano e le leve da utilizzare per ottimizzare lo sfruttamento delle opportunità offerte dall’AfCFTA.
Il Forum costituirà anche un’occasione unica per raccogliere proposte da parte dei partecipanti sulla strategia nazionale per l’attuazione dell’AfCFTA. L’obiettivo è quello di co-costruire una tabella di marcia inclusiva ed efficace che consentirà di sfruttare appieno i vantaggi di questa zona di libero scambio e di contribuire alla prosperità economica del continente.
L’organizzazione dell’AfCFTA Morocco Business Forum coincide con la celebrazione del 30° anniversario dell’Accordo di Marrakech che istituisce l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Questa concomitanza sottolinea la crescente importanza dell’integrazione delle economie africane nel sistema commerciale globale.
L’AfCFTA si inserisce in questa dinamica e rappresenta una leva essenziale per rafforzare la competitività delle economie africane sulla scena internazionale.
Il Forum metterà in risalto la crescita nell’integrazione delle economie africane nel sistema commerciale globale ed evidenzierà il ruolo dell’AfCFTA in questa dinamica.
-foto screenshot sito AfCFTA –
(ITALPRESS).