LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta e la Libia hanno ripreso la loro collaborazione nel settore marittimo. Una nave commerciale partita da malta, infatti, ha attraccato al porto di Misurata, nel nord-ovest della Libia. La nave è stata la prima ad entrare nelle acque territoriali e nei porti commerciali libici, attraverso l’agente marittimo Amwaj Company. La nave, Cma Cgm Voltaire, è lunga 270 metri con un carico di oltre 1.800 tonnellate. A settembre il capo del Consiglio presidenziale libico, Mohamed Al-Mnifi, ha avuto dei colloqui con il primo ministro maltese, Robert Abela, durante la loro visita a New York all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Durante quell’incontro, il primo ministro maltese ha espresso il desiderio di stabilire collegamenti marittimi e aerei diretti tra la Libia e Malta.
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Malta riprende la collaborazione marittima con la Libia
Biden a Belfast e Dublino per i 25 anni degli accordi di pace
BELFAST (IRLANDA DEL NORD) (ITALPRESS) – Prende il via oggi la visita di quattro giorni del presidente statunitense Joe Biden in Irlanda del Nord e Irlanda, in occasione dei 25 anni dall’accordo di pace del Venerdì Santo che nel 1998 pose fine al lungo e sanguinoso conflitto dei Troubles. Biden arriverà a Belfast questa sera. Durante la visita, Biden incontrerà anche il primo ministro britannico Rishi Sunak. Mercoledì è previsto anche un discorso all’Ulster University di Belfast. E’ la prima visita di un presidente degli Stati Uniti in Irlanda del Nord in 10 anni.
Sul suo profilo twitter Biden ha ribadito “l’impegno degli Stati Uniti nel preservare la pace” nell’Irlanda del Nord.
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Volo Air Malta in ritardo di 6 ore, passeggeri chiedono risarcimento
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – A causa di un ritardo per un problema tecnico, un volo operato da Air Malta in partenza dall’aeroporto internazionale di Malta e diretto a Roma Fiumicino ha accumulato 6 ore di ritardo scatenando il malcontento dei passeggeri. Il volo doveva decollare alle 7.30 di lunedì mattina, ma il volo KM612 è stato posticipato alle 12.30 prima di essere rinviato nuovamente alle 13.30. I passeggeri lamentano di non essere stati sufficientemente assistiti, dopo essere arrivati in aeroporto alle 5:30 del mattino, e di avere ricevuto solo un buono da 6 euro per uno spuntino. Tuttavia molti passeggeri stanno chiedendo un risarcimento danno.
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Tunisia, fermati oltre 500 tentativi di partenze migranti irregolari
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La Guardia Nazionale tunisina ha confermato che nel primo trimestre di quest’anno la Guardia costiera ha intercettato oltre 50 tentativi di partenze da parte di migranti irregolari verso l’Italia. Un totale di 14.406 persone, di cui 13.138 provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, sono state soccorse tra gennaio e marzo mentre cercavano di attraversare il Mar Mediterraneo verso la costa italiana. Un portavoce della Guardia nazionale tunisina ha dichiarato che la Guardia costiera tunisina ha arrestato 63 persone per il loro coinvolgimento nell’organizzazione di viaggi di migranti e hanno sequestrato 135 barche e 12 auto utilizzate per il trasporto. Nonostante le severe misure adottate dalle autorità tunisine per contrastare l’immigrazione clandestina, il numero di migranti irregolari che tentano di raggiungere l’Italia attraverso la Tunisia è in aumento.
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Malta, nuovo naufragio di migranti. Critiche da Ong sui soccorsi
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Almeno 23 persone sono annegate nel naufragio di una barca che trasportava circa 50 migranti nella zona di ricerca e salvataggio maltese.
Una nave della Ong tedesca Resqship arrivata sul posto ha salvato 22 persone e recuperato due cadaveri. Sul caso sta indagando la procura di Agrigento, con le autorità italiane che dovrebbero interrogare i 22 sopravvissuti. Nel frattempo, il governo maltese è stato nuovamente criticato dalla Ong tedesca Sea-Watch, per le istruzioni date a una nave mercantile di rifornire di carburante un peschereccio in difficoltà che trasportava 400 migranti invece di attivare le operazioni di soccorso. Secondo la Ong due navi mercantili già presenti in zona erano pronte a intervenire, tuttavia il centro di coordinamento di ricerca e salvataggio di Malta ha dato istruzioni al comandante della nave di offrire carburante alla barca in modo che potesse continuare il suo viaggio. L’Ong ha avvertito che le persone a bordo del peschereccio erano in “pericolo imminente” e ha sottolineato che l’Unione europea dovrebbe intervenire senza ulteriori indugi.
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Air Malta sta reclutando nuovo personale nonostante centinaia licenziati
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La compagnia aerea nazionale maltese ha avviato un nuovo esercizio di reclutamento per assumere piloti e personale di cabina, nonostante abbia licenziato centinaia di dipendenti nell’ambito di un processo di ristrutturazione per salvarla dal fallimento. I posti vacanti pubblicizzati riconoscono la necessità di più personale per consentire alla compagnia aerea di gestire il suo prossimo programma estivo. Il numero di voli settimanali tra aprile e ottobre di quest’anno aumenterà del 20% con 157 voli settimanali durante il periodo estivo. Ci saranno tre voli settimanali per Tel Aviv, due voli settimanali per Nizza, quattro voli settimanali per Palermo e tre voli settimanali per Napoli. Inoltre, ci sarà un aumento della frequenza per Ginevra, portata a tre frequenze settimanali, Parigi Charles de Gaulle aumentata a nove voli settimanali, Monaco a 13 voli, Roma Fiumicino a 15 voli settimanali e Catania a 16 voli settimanali. Londra continuerà ad essere servita con 22 voli settimanali. In tutto, la compagnia aerea volerà verso 22 aeroporti:
Tra giugno e ottobre dello scorso anno, Air Malta ha trasportato 1,1 milioni di passeggeri. Nell’ambito di un piano di ristrutturazione annunciato dal governo nel febbraio dello scorso anno, è stato confermato che finora 351 ex dipendenti di Air Malta hanno optato per una schema di prepensionamento o una schema di licenziamento volontario. Uno dei cambiamenti chiave su cui sta lavorando il governo maltese è la trasformazione di Air Malta in una compagnia aerea di rete europeo, il che significherebbe che creerebbe una base all’estero e volerebbe all’interno di altri paesi, come voli interni all’Italia.
Malta ha chiesto a Bruxelles il permesso per sovvenzionare 290 milioni di euro in Air Malta in un ultimo disperato tentativo di salvare la compagnia aerea in difficoltà. Tuttavia, la Commissione europea non sarà in posizione di approvare l’aiuto di Stato richiesto dal governo maltese.
foto: ufficio stampa Air Malta
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Tensione in Medio Oriente, Israele bombarda sud Libano e Gaza
MILANO (ITALPRESS/MNA) – Sale ai livelli di guardia la tensione in Medio Oriente, dove nella notte Israele ha bombardato con violente esplosioni il sud del Libano, dal quale nella giornata di ieri erano stati lanciati dei razzi, ritenuti palestinesi, nei confronti dello stato ebraico. Un massiccio raid aereo è iniziato intorno alle ore 3 italiane, a cominciare dalla regione di Tiro, territorio sud-libanese, fino alla striscia di Gaza. Sono oltre dieci i siti di Hamas colpiti secondo quanto riporta l’aviazione israeliana. Le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di aver colpito obiettivi militari, gallerie e depositi di armi di Hamas nel territorio di Gaza. Un portavoce militare ha inoltre aggiunto che il sistema di difesa aereo ha intercettato all’alba altri razzi di Hamas, ricordando che “lo Stato del Libano è responsabile di ogni aggressione proveniente dal suo territorio”. Il premier Netanyahu aveva subito minacciato una pronta risposta agli attacchi di ieri in Galilea: “Colpiremo i nostri nemici e pagheranno un prezzo per ogni loro azione”, ritenendo Hamas responsabile dei 34 missili lanciati dal Libano e dei cinque razzi piovuti dalla striscia di Gaza verso Israele nel giorno di apertura della Pasqua ebraica. Netanyahu ha anche avvertito che non consentirà ad Hamas di “operare dall’interno del Libano”. Un attacco massiccio che Israele ha considerato il più grave fin dal 2006, e per il quale Netanyahu aveva prontamente convocato il gabinetto di sicurezza e il ministro della Difesa Yoav Gallant in una riunione con gli alti ufficiali dell’esercito, che non escludono inoltre un coinvolgimento dell’Iran. Cresce così inevitabilmente la tensione. Unifil, la Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite, però, rassicura dopo aver sentito le parti: “Israele e Libano non vogliono una guerra”. In Libano, intanto, è giunto ieri il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per una serie di impegni istituzionali in un momento delicato per il sud del paese. Dopo aver incontrato il primo ministro della Repubblica libanese Najib Mikati, rimarcando “il forte legame di amicizia” tra Italia e Libano, Crosetto ha ribadito che “l’impegno italiano per la stabilità regionale proseguirà”. Questa mattina, il ministro ha incontrato a Beirut il Generale Aoun, Comandante delle Forze Armate libanesi: “Le Forze armate libanesi sono fondamentali per stabilità e sicurezza – ha dichiarato – L’Italia continuerà a fornire il proprio supporto nei rapporti bilaterali e in ambito Unifil”.
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Irlanda invierà nave militare per combattere traffico di armi in Libia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La lotta contro i trafficanti di armi nel Mediterraneo, al largo della costa libica, sarà intensificata nelle prossime settimane, poichè il governo irlandese ha confermato che prenderà parte a un’iniziativa coordinata dall’Unione europea guidata dal contrammiraglio italiano Valentino Rinaldi, il nuovo comandante della Operazione Irini. L’Irlanda invierà una nave militare nel Mediterraneo per assistere nell’operazione contro i trafficanti di armi in Libia. L’operazione IRINI (EUNAVFOR MED IRINI) è un’operazione navale europea con sede a Roma. Ha il compito di gestire il flusso di armi nel paese nordafricano dilaniato dalla guerra. Il dispiegamento della nave irlandese LE’ William Butler Yeats dovrebbe iniziare a giugno, per diverse settimane. Segnerà il primo dispiegamento all’estero per il servizio navale irlandese dalla missione umanitaria, Operazione Sophia, nel Mediterraneo nel 2018-2019. Il ruolo principale della nave militare irlandese saranno le operazioni di informazione, sorveglianza e ricognizione (ISR).
Nel 2014, la Libia si è divisa in due mentre le amministrazioni rivali, con sede nell’est e nell’ovest del paese, si sono combattute per la supremazia del paese. Gran parte dei recenti combattimenti e violenza si sono concentrati intorno alla capitale, Tripoli, e coinvolgono un numero eterogeneo di milizie e gruppi ribelli.
foto: agenziafotogramma.it
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