“È stato depositato il ricorso ex art.700 cpc al fine di fermare il depauperamento di un asset strategico del nostro sistema industriale come lo stabilimento ex Ilva di Taranto. Il Governo non lascerà che si possa deliberatamente perseguire lo spegnimento degli altiforni, il che significherebbe la fine di qualsiasi prospettiva di rilancio di questo investimento produttivo e di salvaguardia dei livelli occupazionali e la definitiva compromissione del piano di risanamento ambientale”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Arcelor Mittal si sta assumendo una grandissima responsabilità, in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all’economia nazionale. Di questo ne risponderà in sede giudiziaria sia per ciò che riguarda il risarcimento danni, sia per ciò che riguarda il procedimento d’urgenza – prosegue il premier -. Ben venga l’iniziativa anche della Procura di Milano che ha deciso di intervenire in giudizio e di accendere un faro anche sui possibili risvolti penali della vicenda”.
I commissari straordinari di Ilva e delle società del Gruppo in amministrazione straordinaria in una nota spiegano che il preteso recesso di Arcelor Mittal “è stato indebitamente esercitato e che, conseguentemente, non sussistono le condizioni giuridiche per la retrocessione dei rami d’azienda oggetto del contratto d’affitto”.
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CONTE “RICORSO CONTRO ARCELOR MITTAL”
SALVINI “PER IL MOSE ADESSO SI CORRA”
“C’è un’infrastruttura che è da trent’anni che è cominciata, gestita sempre a livello centrale. È bene ora che ci sia un pieno coinvolgimento di Comune e Regione”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in merito al Mose, visitando piazza San Marco invasa dall’acqua, insieme con il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
“Il Mose è un esperimento unico, difende l’80 per cento di questo territorio da danni ambientali, economici e strutturali pazzeschi. Se manca il cinque per cento per completare l’opera si corra”, ha aggiunto.
“Abbiamo presentato due emendamenti concreti, uno per il funzionamento del Mose e uno per un contributo straordinario, veloce, immediato, per il territorio. Mi aspetto che già la settimana prossima si discuta in Parlamento delle proposte della Lega e degli altri. Si deve cominciare subito”, ha sottolineato Salvini.
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CONTE “A BRUGNARO POTERI DA COMMISSARIO”
“Venezia è una città ferita, i danni causati dall’acqua alta sono stati ingenti, mi riferisco alle abitazioni, ai negozi, ma anche a quel patrimonio storico-artistico che tutto il mondo ammira, e tra la popolazione c’è il timore che il pericolo non sia ancora passato. Ma i veneziani hanno saputo reagire, ho visto una grande solidarietà e la voglia di rimettersi subito in piedi. A questa comunità voglio dire che il governo farà la sua parte”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il 26 novembre ho convocato un ‘Comitatone’ interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verrà discussa anche la governance per i problemi strutturali della città, come quello delle grandi navi e del Mose – aggiunge il presidente del Consiglio -. L’obiettivo del governo è analizzare e valutare tutti gli aspetti critici legati alla gestione di una città unica come Venezia. La partecipazione e l’ascolto delle istituzioni locali sarà parte integrante del processo decisionale. Anticipo che il sindaco sarà nominato commissario in relazione allo stato di emergenza che ieri abbiamo deliberato in Cdm”.
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DI MAIO “CHI FA GIOCO DEGLI ALTRI LASCI IL M5S”
“In un momento difficile per tutti e per il Paese, vedo che c’è qualcuno più interessato ad alzare polemiche inutili sul Movimento, qualcuno che presta il fianco a una stampa che ci ha sempre disprezzato, che lo fa rincorrendo il suo ego, la propria visibilità, disinteressandosi di tutto quel che sta accadendo intorno a noi”. Così, in un post su Facebook, il ministro e leader del M5S Luigi Di Maio. “Lo dico chiaramente: qui nel Movimento 5 stelle si lavora per cambiare il Paese. Chi è interessato a fare il gioco degli altri e del sistema può accomodarsi in un partito. Il Movimento è un’altra cosa, il Movimento – aggiunge – si occupa dei problemi delle persone, il Movimento è quella forza politica – lo ricordo per chi non l’avesse ancora capito – che taglia le poltrone in Parlamento, che non prende tangenti sulle opere pubbliche e che quando fa una scelta di politica economica, la fa pensando all’ambiente e alla salute di tutti noi. Tutto questo si ottiene lavorando ogni giorno a testa bassa, non alimentando retroscena su qualche giornale compiacente”.
“Per carità, l’ego umano lo conosciamo, e quando il Movimento è nato sapevamo bene che sarebbe potuto succedere che qualcuno di noi pensasse più ai suoi interessi che a quelli del Paese. Era una cosa prevedibile, nessuno si stupisce. Bene, chi di fronte alle vittime di Venezia e al dramma dell’Ilva preferisce guardarsi gli affari suoi, conosce la strada. Il movimento – sottolinea – non lo piangerà. Qui si pensa al Paese, qui nel M5S siamo portavoce dei cittadini e di nessun altro. Auguro buon lavoro ai parlamentari che si stanno occupando della moratoria sui mutui per imprenditori e famiglie di Venezia e della legge di bilancio. Ringrazio il ministro Patuanelli per l’impegno e la professionalità che sta impiegando per l’Ilva e la città di Taranto. Noi siamo questo, noi combattiamo il sistema per il Paese. Non il contrario”, conclude Di Maio.
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VENEZIA, DA CDM 20 MILIONI PER L’EMERGENZA
“Deliberato in consiglio dei ministri lo stato di emergenza per Venezia. Stanziati 20 milioni, i primi fondi per gli interventi più urgenti, a sostegno della città e della popolazione. Al lavoro per il piano per gli indennizzi a privati e commercianti e per rifinanziare la legge speciale per Venezia”. Così il premier Giuseppe Conte su Twitter annuncia i primi interventi per la città lagunare, deliberati dall’odierna riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, conclusa da poco.
Questa mattina, parlando con i giornalisti a Venezia a margine dei suoi incontri sull’emergenza acqua alta, Conte ha detto: “Abbiamo individuato la data del 26 novembre per riunire il Comitatone, un organo da me convocato per una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia: grandi navi, Mose, maggiore coordinamento tra le autorità competenti. Sta arrivando il commissario straordinario del Mose, è stato già designato, stiamo formalizzando, completeremo le nomine per Venezia Nuova, dobbiamo coordinare meglio i diversi organi”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, che alla domanda su quali impressioni abbia riguardo ai danni dell’acqua alta ha risposto: “Voglio completarle, stiamo completando il giro, voglio parlare ancora con le persone. Ma l’impressione è che ci sia grande disagio, parlavo con un edicolante che ha perso la sua attività, immaginate cosa possa significare”.
Conte ha poi risposto a una domanda sulla situazione della maggioranza: “Abbiamo preso tanti impegni con i cittadini, se qualcuno vuole farsi distrarre dalle polemiche faccia pure, non è il mio caso”.
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato a Radio Capital che il supercommissario per il Mose “sarà Elisabetta Spitz”, ex direttore dell’Agenzia del Demanio.
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LEGGE ELETTORALE, L’ITER COMINCIA A DICEMBRE
“Il primo incontro di maggioranza sulla legge elettorale è stato positivo, nel solco di quelli precedenti. Abbiamo condiviso un calendario con due incontri nelle prossime due settimane, con l’obiettivo di incardinare la legge elettorale in Commissione alla Camera tra il 16 e il 20 dicembre”. È quanto si legge nel comunicato unitario della maggioranza diffuso dopo la riunione.
“In coerenza con il programma di Governo che si è posto l’obiettivo di incrementare le garanzie di rappresentanza democratiche, assicurando il pluralismo politico e territoriale, si è convenuto che non siano praticabili soluzioni fondate su collegi uninominali maggioritari né modelli proporzionali senza correttivi”, prosegue la nota.
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SALVINI “NEL GOVERNO UNA GUERRA TRA BANDE”
“Non so se Conte, Di Maio o Zingaretti si stanno rendendo conto del danno incalcolabile che stanno causando ai nostri figli che pagano la voglia di poltrone di questi fenomeni. Noi presentiamo proposte e spero ci ascoltino, sempre se sopravvivono alla guerra tra bande che ormai è quotidiana”. Lo ha detto il segretario federale della Lega Matteo Salvini nel corso di un incontro con la stampa alla Camera.
“Stanno facendo più danni della grandine e quando torneremo al governo, non vorrei operare in condizioni di emergenza. Il danno Ilva è un segnale devastante a livello mondiale, dice che l’Italia non è un paese serio”, ha aggiunto Salvini.
Riguardo alla legge di bilancio, “i nostri capigruppo stanno facendo un’enorme sforzo per migliorare una manovra fatta da incapaci di intendere e di volere – ha sottolineato il leader leghista -. Non ho capito se al governo ci sono o ci fanno”.
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DI MAIO “GOVERNO COMPATTO SULL’EX ILVA”
“Sono certo che tutto il governo, con unità e compattezza, saprà lavorare da squadra per trovare una soluzione concreta per l’Ilva. Una cosa è certa, nessuno può permettersi di ricattare delle persone su una scelta: vivere o lavorare. Non possiamo rimanere in ostaggio di un’azienda, Mittal deve rispettare gli impegni presi. E vi garantisco che lo Stato si farà rispettare. Da parte del MoVimento 5 Stelle c’è tutto il sostegno all’azione collegiale del governo. In questi casi serve lucidità e grande senso di responsabilità”. Lo afferma in una nota il ministro degli Esteri e capo politico del M5S Luigi Di Maio.
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