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Donazione organi, Trento e Geraci Siculo i comuni più generosi

ROMA (ITALPRESS) – E’ Trento la più generosa in tema di donazione degli organi tra le grandi città, mentre il comune italiano con il miglior risultato in assoluto è un paesino palermitano di 1.800 abitanti, Geraci Siculo, che in un anno ha letteralmente scalato la classifica grazie a una storia di donazione che ha coinvolto la comunità locale. Lo si evince dal report realizzato dal Centro nazionale Trapianti.
I primati sono stati certificati dall’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che mette in fila i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 all’atto dell’emissione della carta d’identità nelle anagrafi dei 6.845 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. L’Indice, diffuso in occasione della 25ma Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima 24 aprile, è espresso in centesimi ed è elaborato tenendo conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. Tra i comuni con più di 100mila abitanti è Trento ad aver ottenuto l’indice più alto con un punteggio di 70,26/100. Complessivamente nell’ultimo anno sono stati 8.961 le trentine e i trentini maggiorenni che hanno registrato la loro volontà su un’eventuale donazione, e in 7.199 hanno detto sì, l’80,3%, mentre l’astensione si è fermata al 36,7%. L’anno scorso la città era al terzo posto generale. In seconda posizione fra i comuni maggiori c’è Verona (indice 69,11/100) che ha un tasso di consenso più elevato (85,7%) ma anche una percentuale di astensioni maggiore (il 50,1%). A completare il podio Livorno, poi a seguire nella top ten ci sono Ferrara, Cagliari, Sassari (arrivata prima lo scorso anno), Padova, Vicenza, Perugia e Firenze.
Tra i piccoli comuni, invece, è stato Geraci Siculo a conquistare il primo posto con un punteggio di 91,84 su 100, il più alto d’Italia, davanti a un altro piccolo comune meridionale, Longano, in provincia di Isernia, e a Cardedu, nel nuorese. Dietro il primato di Geraci c’è la vicenda della piccola Marta Minutella, geracese di 11 anni scomparsa improvvisamente nel marzo 2021. I genitori della bambina, vittima di una leucemia fulminante, avevano subito chiesto la possibilità di donare gli organi della figlia, ma il prelievo non è stato possibile per via della patologia che ne aveva causato la morte. Nonostante ciò, i signori Minutella hanno voluto comunque firmare simbolicamente il consenso al prelievo. La testimonianza di questa famiglia ha colpito profondamente i concittadini: mentre nel 2020 a Geraci l’opposizione alla donazione sfiorava il 58%, dopo la morte di Marta i contrari sono crollati al 4,6% e l’astensione al 10,7%. Il piccolo paese delle Madonie è riuscito così a risalire in 12 mesi di quasi 6mila posizioni nella classifica nazionale e a conquistarne la vetta.Oltre a Trento e Geraci Siculo, l’Indice incorona altre due “capitali” del dono degli organi. Una è Nuoro, prima tra i comuni medio-grandi (30-100mila abitanti), con un indice di 74,21/100 e un tasso di consenso alla donazione dell’84,1%. L’anno scorso la città sarda era arrivata seconda, posizione occupata quest’anno da Belluno, mentre Como è terza. Subito sotto il podio c’è Cerveteri, in provincia di Roma, e tra le prime dieci seguono Camaiore (LU), Formia (LT), Sesto Fiorentino (FI), Alghero (SS), Pomigliano d’Arco (NA) e Castelfranco Veneto (TV). Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), invece, vince per il secondo anno di fila Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, con un indice di 84,42 e un tasso di consenso dell’88,9%. Secondo posto per Guardiagrele (CH), terza Livigno (BZ), e poi in successione Vernio (PO), Boscoreale (NA), Lanusei (NU), Oliena (NU), Corleone (PA), Altopiano della Vigolana (TN) e Leverano (LE).
A livello nazionale il 2021 è stato un anno davvero positivo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione: i consensi sono saliti al 68,9%, ben tre punti in più rispetto allo scorso anno, con un indice del dono medio di 59,23/100 (rispetto al precedente 52,86): si tratta della percentuale di “sì” più alta mai raccolta in un anno da quando la registrazione avviene nelle anagrafi. Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale, e anche se i risultati migliori vengono raggiunti dalle regioni del Nord, i consensi alla donazione sono in crescita anche nel Meridione. Ad oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti del Cnt sono 12,7 milioni: 9,2 milioni di sì e 3,5 milioni di no. In questo momento sono circa 8.500 le persone in lista d’attesa: nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi.
Una campagna social con protagonisti i sindaci dei comuni italiani, dai più grandi ai più piccoli, una settimana di sensibilizzazione sulle reti Rai e uno spot radiofonico: sono le iniziative messe in campo da Centro nazionale trapianti e Ministero della Salute in vista della 25ma Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, che si celebra domenica 24 aprile. Quest’anno la campagna nazionale “Donare è una scelta naturale” potrà contare sull’autorevole partnership dell’Anci e sul supporto di Rai per il Sociale, oltre alla costante collaborazione delle associazioni del volontariato di settore. #UnSìInComune è il messaggio proposto ai cittadini per invitarli a dare il consenso alla donazione al momento del rinnovo della carta d’identità, ma ricordando anche che è possibile dire di sì subito online con la Spid attraverso l’Aido, l’Associazione italiana donatori organi. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.sceglididonare.it.
(ITALPRESS).

Aifa, 99 reazioni avverse ogni 100mila dosi di vaccino, l’82% non gravi

ROMA (ITALPRESS) – L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato l’undicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-COVID-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. Nel periodo considerato sono pervenute 134.361 segnalazioni su un totale di 135.849.988 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 99 ogni 100.000 dosi), di cui l’82,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. I tassi di segnalazione relativi alla 2a dose sono inferiori a quelli relativi alla 1a e ancora più bassi per la 3a dose. La popolazione esposta alla 4a dose è ancora limitata. Le segnalazioni gravi corrispondono al 17,8% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate.
Come riportato nei precedenti Rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (72% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore.
Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (65,2%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (9,0%), COVID-19 Vaccino Janssen (1,1%) e Nuvaxovid (0,02%), in uso dal 28 febbraio 2022. La distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella evidenziata nei precedenti Rapporti: Comirnaty 66,5%, Vaxzevria 17,7%, Spikevax 14,5%, COVID-19 vaccino Janssen 1,3%, Nuvaxovid 0,03%.
Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione.
Nella fascia di età 5-11 anni, al 26/03/2022 risultano inserite complessivamente 439 segnalazioni (circa lo 0,3% delle segnalazioni totali) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente utilizzato in questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 21 casi ogni 100.000 dosi. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza. La quasi totalità di queste segnalazioni è attribuita alla prima dose.
(ITALPRESS).

(Photo credit: agenziafotogramma.it)

Al Giglio di Cefalù primo intervento di embolizzazione della milza

CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – E’ stato eseguito alla Fondazione Giglio di Cefalù il primo intervento di embolizzazione splenica che ha evitato l’asportazione della milza su un paziente politraumatizzato. L’intervento è stato condotto dall’equipe di radiologia interventistica composta dai dottori Franco Valenza e Valentina Bova.
Il paziente è arrivato al pronto soccorso del Giglio in seguito ad un incidente domestico. E’ stato tempestivamente sottoposto agli accertamenti di rito con l’esecuzione di una Tac total body che ha consentito l’immediata diagnosi di emoperitoneo da rottura della milza. Quindi il trasferimento in sala di emodinamica dove è stata effettuata l’embolizzazione dell’arteria splenica.
“Un trattamento conservativo – spiega Franco Valenza – che arrestando il sanguinamento evita l’asportazione chirurgica della milza. Tali procedure – aggiunge Valenza – costituiscono uno dei pilastri del trattamento non operativo dei pazienti politraumatizzati consentendo molto spesso di risolvere in maniera mininvasiva condizioni altrimenti destinate a trattamenti chirurgici”.
Apprezzamento è stato espresso dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, che ha lavorato per implementare il servizio di radiologia interventistica con l’inserimento nell’equipe del Giglio del dottor Valenza.
(ITALPRESS).

Covid, 27.214 nuovi casi e 127 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Sono 27.214 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, rispetto ai 18.380 di ieri, a fronte di 174.098 tamponi effettuati su un totale di 209.450.124 da inizio emergenza. Il tasso di positività si porta al 15,6%. E’ quanto emerge dai dati del bollettino del ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità di oggi. Nelle ultime 24 ore sono stati 127 i decessi (ieri 79) che portano il totale di vittime da inizio pandemia a 161.893. Con quelli di oggi diventano i casi totali di Covid in Italia. Attualmente i positivi sono 1.208.279 (-8.564), 1.197.643 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 10.214 di cui 422 in terapia intensiva.
I dimessi/guariti sono 14.387.830 con un incremento di 35763 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore è il Piemonte (3.579) ,poi Campania (3.250), Lazio (2.740), Lombardia (2.329) e Veneto (2.022).
(ITALPRESS).

Covid, 18.380 nuovi casi e 79 decessi nelle ultime 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Secondo il bollettino del ministero della Salute, i nuovi positivi sono 18.380 (rispetto ai 51.993 di ieri). Oggi si registrano 79 decessi (ieri erano 85). I tamponi processati sono 105.739 che portano il tasso di positività al 17,4%. I guariti sono 27.704 mentre per gli attualmente positivi si registra un decremento di 9.195 unità per un totale di 1.216.843.
(ITALPRESS).

Sanità privata, Cimo sostiene stato agitazione, Aiop “Pronti al dialogo”

ROMA (ITALPRESS) – La Federazione CIMO-FESMED sostiene il Consiglio Direttivo Nazionale della CIMOP e condivide la decisione di proclamare lo stato di agitazione dei medici della sanità privata che operano nelle strutture sanitarie associate AIOP.
«Dopo 17 anni di attesa e due di pandemia, nel corso dei quali i medici dell’ospedalità privata si sono fatti carico dell’emergenza tanto quanto quelli che lavorano negli ospedali pubblici, l’ostinato rifiuto dell’AIOP di rinnovare i contratti di lavoro è inaccettabile», commenta il presidente della Federazione Guido Quici.
“Siamo, come sempre, assolutamente disponibili al confronto per addivenire a una definizione condivisa del Ccnl dei medici che lavorano nelle strutture di diritto privato del SSN associate Aiop. Il nostro obiettivo è quello di sottoscrivere un contratto che tenga nella giusta considerazione i problemi e le esigenze di tutti coloro che sono coinvolti”, afferma Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata.

“Va, comunque, rilevato – continua Cittadini – che esiste già un tavolo di confronto Aiop, Cimop, Regioni e Ministero della Salute. Un tavolo dove ci è stato, espressamente, chiesto dal Ministero di valutare l’entità dell’impatto del contratto dal punto di vista economico. Abbiamo, quindi, elaborato uno studio con l’obiettivo di capire i costi da sostenere e siamo in attesa di essere convocati, insieme al sindacato, dal Ministero e dalle Regioni, per valutarne la copertura economica da parte delle istituzioni, visto che le tariffe delle prestazioni sono ferme al 2012″. “Nonostante ciò, siamo comunque disponibili, una volta ancora, ad ovviare a questo irrisolto problema – conclude la presidente di Aiop – così come abbiamo dimostrato trovando una soluzione idonea, equilibrata e coerente per il contratto del personale non medico. Occorre, però, una soluzione condivisa con le istituzioni che garantisca tutti gli interlocutori di questa delicatissima vicenda”.

(ITALPRESS).

 

Covid, 61.555 nuovi casi e 133 decessi in 24 ore

ROMA (ITALPRESS) – Secondo il bollettino del ministero della Salute, i nuovi positivi sono 61.555 (rispetto agli 64.951 del 14 aprile). Si registrano 133 decessi (il 14 aprile erano 149). I tamponi processati sono 397.482 che portano il tasso di positività al 15,48%. I guariti sono 70.895 mentre per gli attualmente positivi si registra un decremento di 8.738 unità per un totale di 1.218.924.
Per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, sono 9.980 i degenti mentre in terapia intensiva i pazienti sono 419 con 49 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 1.208.525 persone. La Lombardia è la prima regione per numero di contagi (8.098), seguita da Lazio (6.947) e Campania (6.679).
(ITALPRESS).

Covid, Farmindustria “Italia in primo piano per vaccini e cure”

ROMA (ITALPRESS) – “Tredici miliardi di dosi di vaccino prodotte fino ad oggi contro il Covid-19, il 65% della popolazione mondiale che ha ricevuto almeno una dose, la prospettiva di ritornare in breve tempo a una vita normale. E’ questo solo uno degli esempi che dimostra il ruolo così importante della Ricerca. Proprio grazie alla R&S e a un virtuoso sistema open innovation con collaborazioni e partnership a livello mondiale è stato possibile trasformare in realtà quella speranza di superare al più presto la pandemia. Con l’Italia che ha sempre avuto un ruolo di primo piano e ha dato un contributo fondamentale per la conoscenza del virus e per lo sviluppo di vaccini e cure”. Così il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, per la giornata della ricerca italiana nel mondo.
“Il nostro Paese – aggiunge – si colloca ai primi posti al mondo, dopo USA, Cina e Regno Unito, per pubblicazioni scientifiche relative al Covid-19: quasi 8.000. Senza dimenticare che nel 2021 ha fatto segnare una crescita del 30% delle domande di brevetti biofarmaceutici presentate all’European Patent Office”.
“Gli investimenti in R&S in Italia – aggiunge – sono pari a 1,6 miliardi. Con 700 milioni impiegati negli studi clinici, uno strumento prezioso per i pazienti che possono beneficiare di cure innovative e per il Servizio Sanitario Nazionale che ha un vantaggio economico complessivo di 2,77 euro per ogni euro investito dalle imprese. Traguardi raggiunti in larga parte grazie ai ricercatori delle imprese del farmaco che, mi piace sottolinearlo, sono per la maggior parte donne (52% del totale in R&S). Un chiaro segnale che l’innovazione ha bisogno della tenacia e della resilienza proprie del mondo femminile. Innovatrici e innovatori visionari e appassionati, con la creatività tipicamente italiana, che hanno dato molto – e continuano a dare – per la salute dei cittadini di tutto il mondo.
Senza Ricerca non c’è salute e non c’è futuro. E’ un asset strategico del Paese ed è per questo giusto dedicare alla Ricerca italiana nel mondo una Giornata specifica come quella di oggi”.
(ITALPRESS).

(Photo credit: agenziafotogramma.it)