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“I segreti di Buckingham Palace”, il nuovo libro di Enrica Roddolo

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Il 2 giugno saranno 67 anni dalla solenne incoronazione, nel 1953, a Westminster Abbey a Londra della regina Elisabetta II, la sovrana dei record. Che nel 2015 ha sorpassato per durata del regno l’ava Vittoria, e a 94 anni festeggiati ad aprile è più salda che mai al timone del regno. In questa primavera 2020 ha dimostrato tutta la sua energica forza di guida e riferimento del Paese con i due discorsi tv in piena emergenza sanitaria. E’ dedicato a lei, e alla Firm della famiglia Windsor come è chiamato il team reale di Londra, “I segreti di Buckingham Palace” il nuovo libro di Enrica Roddolo, firma del Corriere della Sera e storica della Royal family che ha dedicato ai reali europei diversi saggi e biografie. Il nuovo volume, edito da Cairo, in libreria dal 28 maggio, ripercorre la storia della reggia più famosa al mondo e la intreccia con la vita vissuta a corte in secoli di monarchia britannica, da re Giorgio III alla regina “nera” Charlotte, da Vittoria e il suo amore per il marito Alberto, a Carlo, Diana, Camilla. E ai giovani principi William ed Harry.
Un racconto che parte dal celebre balcone e arriva alla sala dei banchetti ufficiali, fino alla Music Room dove storicamente sono stati battezzati con acqua del fiume Giordano, gli eredi al trono. “Nel giugno del 1953, Londra e il mondo – da questo balcone – scrutarono il sorriso della giovane donna incoronata regina poco prima sotto le volte di Westminster Abbey. Ventisette milioni di persone avevano seguito la lunghissima cerimonia di incoronazione di stampo medievale, preparata in sedici mesi tanto era complesso il cerimoniale e rigoroso il simbolismo da seguire – scrive l’autrice -. Una cerimonia durata tre ore e conclusasi con il viaggio della regina, sotto una pioggia dispettosa, sul cocchio dorato diretto a Buckingham Palace appunto per il saluto al mondo dal famoso balcone. Si erano già affacciati qui, Elisabetta e Filippo, dopo il «sì» che nel 1947 aveva spezzato la tristezza dei primi anni del secondo dopoguerra, quando Londra era ancora polvere e macerie, dolore e fatica di ricominciare”. Per continuare: “Quando Elisabetta, ancora bambina, arrivò a Buckingham Palace, trasferitasi con la famiglia dall’altra parte di Green Park rispetto alla casa al 145 di Piccadilly dove abitava, ritrovandosi nella maestosità del palazzo, colpita dagli sterminati corridoi, pare abbia esclamato: La gente qui dentro ha bisogno della bicicletta. Poi, la madre intervenne, con il suo gusto femminile, per addolcire con piccoli ritocchi (una nuova carta da parati, piccoli aggiustamenti) la vastità e monumentalità di una reggia che aveva oltre quattrocento servitori (quando in Piccadilly la famiglia ne aveva solo diciotto)”.
“Elizabeth can make a home wherever she is”, avrebbe detto re Giorgio VI compiaciuto dei miglioramenti realizzati dalla moglie, la Queen Mum, capace a suo dire, di creare sempre l’atmosfera di casa. Ed è in fondo quel che Buckingham Palace è rimasto ancora oggi: una reggia, e una casa. Il luogo dove capi di Stato e celebrities, invitati a un banchetto o attesi per un’onorificenza della regina, entrano con la consapevolezza di varcare la soglia di una dimora che è «costruita» dalla storia. E al tempo stesso il luogo dove Elisabetta e Filippo vivono la quotidianità di una coppia, non come tante, ma unita come poche. Due caratteri diversi come il giorno e la notte, lei attenta, saggia, precisa. Lui spavaldo ed energico: in gioventù, a corte, il suo dinamismo e la sua energia allenata dagli anni in Marina gli portarono non a caso soprannomi come Dynamo. Lo diceva -scrive Roddolo – sua cugina Patricia Mountbatten: “Ha un carattere molto simile a mio padre, è una dinamo. Vuole azione. Vuole concludere le cose”. E se nella «reggia» di Buckingham Palace, Filippo è sempre stato un passo indietro Her Majesty (e quanto deve essergli costato…) nella «casa» di Buckingham Palace il duca di Edimburgo è sempre stato il capo famiglia. L’unica persona autorizzata a dialogare con Elisabetta da pari.
Il libro è ricco di inediti e risvolti segreti sul palazzo reale al centro di Londra: dai mobili dozzinali con i quale il principe Filippo ha arredato il suo studio… che in realtà era di re Giorgio VI e un’innamorata Elisabetta II glielo concesse in morte del padre. Alle prove dell’abito da sposa di Diana che si svolsero non in atelier, ma proprio a Buckingham Palace nella lunga camera della principessa Anna. E ricco di risvolti privati sui reali di Londra: dal carattere assertivo di William, alla promessa di Carlo di dedicarsi ora al suo ruolo più istituzionale (più che alla sua passione verde ed ecologica) in vista della futura staffetta con Her Majesty. Fino alla vicenda umana di Harry e Meghan, al loro “gran rifiuto” a inizio 2020 con il quale dal primo aprile sono usciti dal circuito degli obblighi (oltreché dei privilegi) dei working Royals. Ma il loro primogenito Archie per il quale non hanno voluto alcun titolo, “sarà comunque principe – spiega Roddolo – lo diverrà automaticamente, quando nonno Carlo salirà al trono”.
(ITALPRESS).

E’ morto a 51 anni John Peter Sloan, comico tv e insegnante d’inglese

MENFI (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – E’ morto improvvisamente a Menfi (Agrigento) John Peter Sloan, comico e insegnante d’inglese diventato famoso in Italia grazie al programma tv “Zelig”. Aveva 51 anni. Sloan si era da tempo trasferito in Sicilia.
“Oggi ci ha lasciato un grande personaggio italiano importato da Birmingham – annuncia sulla sua pagina Facebook l’attore Maurizio Colombi -. John Peter Sloan, un grande cantante, un creatore, un attore, un comico, un insegnante unico, una persona difficile e discutibile fra le più intelligenti che abbia mai conosciuto ma soprattutto un grande amico che adesso mi manca molto”.
“Hai saputo tirare fuori il meglio di me, come persona e come attore…abbiamo riso cosi tanto lavorando fianco a fianco – scrive sui social l’attore Herbert Pacton -. Ho sempre avuto una grandissima ammirazione per le tue idee geniali. Mi hai preso sotto la tua ala e mi hai fatto planare e sono stati momenti incredibili…Ti ho voluto sempre sempre sempre un gran bene Amico Mio ed ora ti devo dire addio. Ti porterò per sempre nel mio cuore Mate”.
(ITALPRESS).

Bocelli “Ho contratto il coronavirus e sono guarito”

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Andrea Bocelli ha contratto il coronavirus e adesso è guarito. “La pandemia che ha turbato il mondo ha coinvolto, seppure in modo lievissimo e pressoché asintomatico – scrive su facebook – anche la mia persona e alcuni membri della mia famiglia.
Per non allarmare inutilmente i miei fan, per rispetto verso coloro che hanno contratto il virus con ben altre conseguenze, ed anche per tutelare la mia famiglia, non ho ritenuto opportuno divulgare la notizia.
Perfettamente guarito già prima della fine di marzo, oggi nuove priorità m’impongono di rinunciare a quel riserbo che ho finora perseguito quale scelta di responsabilità.
Ho immediatamente risposto “presente” alla possibilità di donare il sangue, per lo studio sulla cura del Covid. Un piccolo gesto – ma irrinunciabile – con cui faccio la mia piccola parte”.
(ITALPRESS).

Ornella Vanoni, in cantiere un album di inediti

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Ornella Vanoni ha firmato un accordo discografico con BMG e si prepara a entrare in studio per registrare quello che viene annunciato come il suggello della sua lunghissima carriera nonché il primo album di inediti a 7 anni dalla pubblicazione di “Meticci (io mi fermo qui)”. A rivelarlo a sorpresa è proprio la stessa Ornella Vanoni, classe 1934: “In questi giorni ho firmato con BMG. Ha uno staff di persone molto giovani e vitali e mi piacciono molto”. BMG, con il suo Managing Director Dino Stewart, saluta con queste parole l’inizio della collaborazione: “Sono elettrizzato pensando al lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi: so già che avremo un album di altissimo profilo e di una modernità visionaria, come la sua interprete. Considero Ornella la grande eccezione dell’arte, non solo musicale, italiana. Una donna e un’artista di enorme talento, divertente, entusiasta e curiosa, che mi ha letteralmente conquistato con la sua personalità, così viscerale in ogni aspetto. Il suo lato ironico, divenuto pubblico solo negli anni più recenti, l’ha resa, se possibile, ancora più iconica, ma con quel suo modo unico di essere un’icona terrena, sempre pronta ad agire, operosa, profondamente cittadina di Milano e allo stesso tempo universale. Per questo – spero di non essere irriverente – la considero l’artista più punk che l’Italia abbia mai conosciuto”. La produzione esecutiva del nuovo album, che vedrà la luce fra l’autunno e l’inverno prossimi, è di Adele Di Palma, altra protagonista della musica italiana, dall’esperienza, come manager – fra gli altri – di Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Samuele Bersani, Gianna Nannini, Enrico Nigiotti. Ornella Vanoni recentemente ha prestato la voce a due diversi progetti. Insieme ad altri colleghi, ha partecipato alla realizzazione corale del brano Ma il Cielo è sempre più Blu di Rino Gaetano, a favore della Croce Rossa Italiana. Inoltre troviamo un suo prezioso featuring nel nuovo singolo di Paolo Fresu e Rita Marcotulli, Domani è un altro giorno, brano già del suo repertorio che i due musicisti jazz hanno reinterpretato per tromba e pianoforte.

(ITALPRESS).

Pecoraro Scanio “Moneta per De Filippo omaggio a Napoli”

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“La moneta coniata dalla Zecca per i 120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo è un omaggio a Napoli, città del teatro e capitale di un Sud ricco di storia e di arte, un orgoglio per l’Italia, una risorsa al servizio del Paese e al centro del Mediterraneo. È significativo che ciò avvenga subito dopo il conio della moneta dedicata al simbolo del cibo italiano nel mondo: la pizza napoletana”. Così Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro e promotore della campagna mondiale #pizzaUnesco, ha voluto ricordare la ricorrenza che cade proprio oggi. “Ho avuto l’onore di assistere alle fasi finali del conio di questa bella moneta e di apprezzare la grande qualità artistica del lavoro della Zecca e del Poligrafico dello Stato, una vera eccellenza del made in Italy”. Il video dedicato ai 120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo e al nuovo fior di conio, sarà disponibile con la nuova puntata della rubrica Madre Terra, diffusa dall’Agenzia di Stampa Italpress e tramite social. La puntata ha inizio con la visita alla Zecca dello Stato, durante le fasi finali del conio delle due monete da 5 euro dedicate ad Eduardo e alla pizza napoletana, e raccoglie i messaggi di Patrizio Rispo, vice presidente vicario del Teatro Stabile di Napoli che gestisce il teatro storico di Eduardo, il San Ferdinando, e di Lara Sansone, nipote di Luisa Conte, che racconta dell’incontro nel “suo” Teatro Sannazaro tra il grande Eduardo e il premio Nobel Luigi Pirandello. Oltre alle immagini delle fasi del conio della moneta dedicata ad Eduardo, c’è anche la testimonianza speciale di Jimmy Ghione, testimonial della campagna #pizzaUnesco, che da “piemontese” conferma il grande amore di tanti italiani per la cultura e la tradizione partenopea. (ITALPRESS).

Renga torna con “Insieme: grandi amori”

ROMA (ITALPRESS) – Francesco Renga torna con “Insieme: grandi amori” (Sony Music Italy), il nuovo brano da oggi, venerdì 22 maggio, in radio e disponibile su tutte le piattaforme digitali.
“‘Insiemè è un inno alla felicità, alla speranza contro la paura di vivere – racconta Renga – E’ un inno alla vita stessa e a quello che dovrebbe essere il suo motore sempre: è un inno all’amore. A quel sentimento assoluto che cerco di cantare in ogni mia canzone. Quel sentimento che ci unisce e ci fa sentire una comunità. Perchè ‘la vita non è fatta per vivere da soli, la vita è fatta per amare… altro che cantare canzoni, qui c’è bisogno di grandi Amori… insiemè”.
(ITALPRESS).

Ligabue, rinviato al 19 giugno 2021 “30 Anni in un giorno”

MILANO (ITALPRESS) – A causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e in ottemperanza alle disposizioni governative, “30 Anni in un giorno”, l’evento live in data unica, inizialmente previsto il 12 settembre 2020 alla RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo) per celebrare i 30 anni della carriera di Luciano Ligabue, è stato rinviato al 19 giugno 2021.
“30 anni in un giorno” (prodotto e organizzato da Riservarossa e Friends & Partners) inaugurerà la RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo), uno spazio totalmente nuovo e creato rigorosamente ad hoc per la musica con una capienza di massimo 100.000 spettatori e una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali.
(ITALPRESS).

Diodato torna con il singolo “Un’altra estate”

MILANO (ITALPRESS) – Venerdì 22 maggio Diodato torna con “Un’altra estate” (Carosello Records), il suo nuovo singolo inedito, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali. “Una delle cose ad avermi impressionato e incuriosito di più in questo periodo di lockdown – racconta Diodato – è stato ciò che mostrava la mia finestra. Costretto a rimanere in casa, ho lasciato vagare lo sguardo sul paesaggio cittadino che quello spiraglio dipingeva. Ho visto gli ultimi giorni d’inverno raccontare già la primavera che sarebbe arrivata, mentre nei nostri cuori rimaneva un freddo doloroso, un gelo che ancora ora fatica a sciogliersi. La natura andava avanti, nonostante la nostra assenza e proprio grazie ad essa riconquistava i suoi spazi, i suoi profumi”. “Una primavera potente e insieme immobile – aggiunge – sembrava volerci incoraggiare, quasi stuzzicare in modo crudele o forse solo indicarci la via per tornare con una consapevolezza diversa. Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perchè in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora”.
(ITALPRESS).