ROMA (ITALPRESS/MNA) – Il premier spagnolo Pedro Sanchez dopo i risultati delle elezioni comunali e regionali che hanno sancito la sconfitta del partito socialista che guida il Paese, ha convocato a sorpresa le elezioni anticipate per il prossimo 23 luglio. Sanchez ha detto di aver comunicato al capo dello Stato, il re Filippo VI, la sua decisione di “sciogliere il Parlamento e procedere alla convocazione di elezioni generali per domenica 23 luglio. Serve un chiarimento della volontà del popolo spagnolo, un chiarimento delle politiche che il governo nazionale deve applicare e un chiarimento delle forze politiche che devono guidare questa fase. Credo che la cosa migliore sia che gli spagnoli prendano la parola e si esprimano senza indugio per definire la direzione politica del Paese”.
Il Partito popolare spagnolo ha infatti vinto le elezioni comunali con il 31,53% dei voti, oltre 7,4 milioni di preferenze, circa 800 mila in più dei Partito socialista operaio spagnolo, conquistando 23.267 consiglieri comunali. Oltre che a Madrid, il Pp si è assicurato la maggioranza assoluta a Malaga, Almeria, Cadice, Cordoba, Granada, Murcia, Oviedo, Santander, Teruel, Logrono, Badajoz e Salamanca. Valencia, una della città più contese, è andata al partito di Alberto Nunez Feijoo, anche che gli mancano quattro seggi per raggiungere la maggioranza assoluta. Il leader del PP, ha sottolineato che il suo partito ha vinto “nettamente” le elezioni comunali e regionali e ha fatto il “primo passo verso un nuovo ciclo politico” che aprirà in Spagna “nei prossimi mesi”.
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Spagna, Sanchez annuncia elezioni anticipate per il 23 luglio
Immigrazione, operazioni in Tunisia e Libia contro trafficanti
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Le autorità tunisine hanno arrestato un uomo sospettato di essere l’organizzatore di un traffico di migranti attraverso il Mediterraneo. L’uomo, ricercato per 24 casi e condannato a 79 anni di carcere, è stato fermato a Sfax. La guardia nazionale ha reso noto che l’uomo è anche responsabile della morte di 20 migranti che a settembre si erano imbarcati su una barca da Chebba, annegando successivamente a causa del naufragio del’imbarcazione. Nei primi quattro mesi dell’anno, il numero di attraversamenti irregolari verso l’Europa dal Mediterraneo centrale è aumentato di quasi il 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con quasi 42.200 migranti che hanno raggiunto l’Italia, secondo i dati di Frontex. Rilevato anche un aumento del 1.100% rispetto allo scorso anno nei viaggi via mare dalla sola Tunisia. La guardia nazionale tunisina ha dichiarato di aver intercettato o salvato 14.406 migranti nei primi tre mesi del 2023, di cui poco più di 1.200 tunisini e il resto provenienti da altre parti dell’Africa.
Nel frattempo, in Libia, l’Aeronautica Militare ha effettuato ulteriori attacchi aerei per eliminare bande di trafficanti a Zawiya, a ovest di Tripoli. Gli ultimi attacchi hanno preso di mira la milizia Al-Kabwat e un deposito di munizioni appartenente a Muhamed Sifaw, uno dei più grandi traffcanti della droga nella regione occidentale. Attaccato anche un nascondiglio di migrati clandestini nella zona di Harsha. Diversi militanti di Sifaw, compresi mercenari africani, sarebbero stati uccisi nell’attacco aereo. Voli di ricognizione sono stati effettuati anche sulle città di Sabratha e Surman alla ricerca di nascondigli di bande di immigrati clandestini. Il ministero della Difesa ha promesso che le operazioni militari continueranno fino a quando tutti gli obiettivi non saranno raggiunti.
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Mediterraneo Centrale, 500 migranti riportati in Libia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Si ritiene che un gruppo di circa 500 migranti sia finito in detenzione a seguito di un’operazione di respingimento in Libia. Due organizzazioni umanitarie, l’ONG internazionale Alarm Phone e l’ONG italiana Emergency, hanno confermato la scomparsa di un’imbarcazione nel Mediterraneo centrale con circa 500 richiedenti asilo, tra cui un neonato e donne incinte. Alarm Phone ha confermato di aver perso il contatto con la barca da mercoledì mattina. A quel tempo, la barca era in difficoltà senza motore funzionante in alto mare a circa 320 km a nord del porto libico di Bengasi e a più di 400 km da Malta e dalla Sicilia. Giovedì, l’ONG italiana Emergency ha dichiarato che la sua nave Life Support e la Ocean Viking, un’altra nave di aito umanitario, hanno cercato la barca scomparsa per 24 ore, ma non hanno trovato alcuna traccia o di alcun naufragio. In un incidente separato, l’ONG tedesca SOS Humanity ha affermato che 27 migranti sono stati salvati in mare da una petroliera e riportati illegalmente in Libia. La petroliera “P long Beach” presumibilmente coinvolta in questo caso è di proprietà della società greca Performance Shipping.
In base al diritto umanitario internazionale, i richiedenti asilo non possono essere rimpatriati con la forza in paesi in cui rischiano un trattamento duro e in Libia sono stati ampiamente documentati abusi sui rifugiati. Finora quest’anno sono arrivati via mare in Italia più di 47.000 rifugiati, rispetto ai circa 18.000 nello stesso periodo del 2022.(ITALPRESS).
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Malta, accesso più basso ai nuovi farmaci innovativi nell’Ue
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un recente rapporto pubblicato dalla Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche e dai consulenti sanitari ha classificato Malta come la nazione con l’accesso più basso a nuovi farmaci innovativi approvati nell’Unione Europea tra il 2018 e la fine del 2021. Dei 168 prodotti farmaceutici approvati dalla Commissione europea, solo 10 erano disponibili a Malta, quattro erano disponibili gratuitamente presso il servizio sanitario pubblico mentre sei erano accessibili gratuitamente caso per caso. Tuttavia, il numero di nuovi farmaci disponibili solo nel settore medico privato era quattro volte superiore a tale numero, con il 24% (40 prodotti). In totale, più di due terzi dei 168 nuovi prodotti farmaceutici erano completamente non disponibili a Malta; pari al 70%, ovvero 118 prodotti. I medicinali usati per il trattamento del cancro erano per lo più indisponibili, con solo uno dei 46 nuovi prodotti che si sono trovati quest’anno a Malta. Questo è il più basso di tutti i 37 paesi che hanno partecipato nel sondaggio, inclusi tutti i 27 stati dell’UE e altri 10 paesi europei, con la Bosnia e l’Albania rispettivamente al secondo e al terzo posto più basso. Solo un nuovo farmaco antitumorale era accessibile nel servizio sanitario pubblico, mentre 20 erano disponibili solo nel settore medico privato e 25 erano inaccessibili. Tuttavia, Malta ha classificato leggermente meglio quando si tratta di prodotti farmaceutici orfani che sono usati per trattare, diagnosticare o prevenire malattie rare potenzialmente letali o cronicamente debilitanti o quelle considerate non redditizie dal punto di vista commerciale dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Dei 61 nuovi farmaci orfani autorizzati, quattro erano ampiamente disponibili a Malta dall’inizio di quest’anno, rappresentando un sesto della media Ue. Altri 15 erano disponibili solo privatamente. La Germania si è classificata al primo primo della classifica, godendo di un livello più elevato di accesso ai tutti i farmaci e del minor tempo tra l’approvazione e la disponibilità. Tuttavia, Malta è stata costantemente classificata tra gli ultimi tre paesi dell’Ue. Lo scorso aprile, la Commissione Europea ha sottolineato la mancanza di parità di accesso ai nuovi farmaci in tutto il blocco europeo e i ritardi nel raggiungere i pazienti.(ITALPRESS).
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Malta, manifestanti chiedono riforme e la protezione dell’ambiente
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Centinaia di persone, inclusi attivisti ambientali e politici di tutto lo spettro politico, si sono riuniti a La Valletta in una protesta nazionale contro le politiche di pianificazione, chiedendo la protezione dell’ambiente e una maggiore azione di rinforzo. La folla ha sfilato davanti all’ufficio del primo ministro e nelle strade della capitale maltese mentre gridava slogan tra cui “Xebbajtuna” (Ne abbiamo abbastanza). La protesta nazionale è stata organizzata da varie ONG, tuttavia, un ex leader laburista e un numero di ex ministri laburisti hanno dato il loro sostegno alla protesta. Erano presenti anche varie sindaci laburisti locali. Due di loro hanno indirizzato i manifestanti che hanno chiesto un cambiamento delle politiche di painificazione, una riforma radicale di tutte le istituzioni in relazione all’ambiente, alla pianificazione e al territorio, più il bisogno di un cambiamento nel modello economico verso uno che cerchi una qualità della vita migliore per tutti invece di una crescita economica senza fine basata sui profitti di pochi.
Andre Callus, rappresentante del movimento ‘Graffittì che ha organizzato la protesta nazionale, ha detto ai presenti “Stiamo combattendo contro i grandi mostri, contro i mostri dell’avidità, della corruzione e dell’ingiustizia”.
Pur riferendosi per nome ad almeno cinque grandi sviluppatori, ha affermato che “le politiche di pianificazione sono state progettate da sviluppatori e per sviluppatori ed esistono per facilitare maggiori profitti per le grandi imprese e non per salvaguardare il bene comune”.
Callus ha accusato i politici e il primo ministro laburista Robert Abela di nascondersi dietro le politiche. “Al primo ministro dico: la responsabilità per la rapida distruzione ambientale del nostro Paese ricade sulle tue spalle. Tutto ciò che sta accadendo non è il risultato della negligenza di qualche individuo in qualche autorità, ma il risultato di una direzione politica che cerca di vendere Malta a beneficio di pochi”.
Il sindaco di Gira Conrad Borg Manchè, pur riconoscendo che alla protesta erano presenti più sindaci di altre località, ha dichiarato che ce ne sono altri che “sono altri dispiacuti per ciò che sta accadendo nelle loro località, ma stanno soffrendo in silenzio”.
Ha dichiarato “Come socialista, sono disgustato dal degrado ambientale di Malta”, riferendosi agli impatti negativi sulla salute fisica e mentale delle persone. Ha dichiarato la sua sfiducia nei confronti delle autorità, sottolineando la sua lotta nel tentativo di proteggere G?ira da vari progetti di sviluppo e ha osservato che sentiva che non stavano salvaguardando il bene comune.
Un altro sindaco laburista, Paul Buttigieg, ha esortato le persone a proteggere Gozo indipendentemente dalle loro convinzioni politiche. Ha osservato che i ricchi avevano scelto di vivere e lavorare a Gozo, ma avevano deciso di andarsene quando hanno visto come Gozo veniva costruita senza controllo. “Non possiamo assistere a decisioni dannose prese a seguito della pressione dei grandi sviluppatori che sono motivati solo dal denaro e dagli affari”, ha affermato.
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Immigrazione, in 105 in difficoltà ed altri 671 sbarcati in Italia
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Un altro gruppo di migranti è in pericolo nella zona di ricerca e soccorso maltese, tuttavia non c’è ancora alcun segno di assistenza per raggiungere il gruppo. Alarm Phone ha confermato che 105 migranti sono in grave difficoltà a seguito di una notte con forti venti ed ha confermato che ieri sera ha ricevuto una chiamata dalla barca. I migranti hanno affermato di non avere acqua potabile e di aver bisogno di soccorsi urgenti. Alarm Phone ha dichiarato di avere esortato le autorità a inviare presto gli aiuti.
Nel frattempo, ha anche confermato che è stata soccorsa una barca con 671 migranti: “C’erano ancora più persone a bordo di quanto inizialmente pensato, 671 persone invece di 500”, ed ha aggiunto che i migranti sono stati tutti soccorsi e sbarcati in due gruppi, a Reggio Calabria e a Messina.
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Vella “Proteggere innocenti dai danni causati da guerre e fame”
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il presidente di Malta George Vella ha fatto appello affinchè “vengano preservate le persone innocenti, spesso intrappolate in guerre, conflitti e fame”.
Vella ha partecipato a un dibattito all’Onu sulla protezione dei civili nei conflitti armati, organizzato dalla presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Il presidente Vella ha dichiarato che la connessione tra il conflitto e il fame è evidente. Ha ribadito la posizione di Malta secondo cui “i civili non sono e non dovrebbero mai essere presi di mira”.
Il presidente di Malta ha sollecitato un aumento dei finanziamenti per le situazioni umanitarie, poichè la spesa militare mondiale è stata la più alta nel 2022 con 2,4 trilioni di dollari.
– foto Onu –
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Malta, Dogana intercetta carico di banane con 270 chili di cocaina
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La Dogana maltese ha intercettato 270 chili di cocaina in due container carichi di banane, in trasbordo dall’Ecuador alla Slovenia. I funzionari doganali hanno selezionato diversi container per la scansione ai raggi X, due dei quali hanno mostrato incongruenze. Gli agenti di polizia della Squadra antidroga e gli agenti della Dogana hanno scaricato il carico e recuperato 170 pacchetti da un container e altri 100 pacchetti dal secondo, del peso di 1 chilo ciascuno, e contenenti sospetta cocaina. I container erano in trasbordo dall’Ecuador a Capodistria in Slovenia. Il porto di Capodistria è considerato una delle rotte marittime più popolari per il traffico di droga. Bande criminali locali e straniere, soprattutto albanesi, operano nella città portuale e tra l’altro forniscono droga a clienti sloveni e italiani.
(ITALPRESS).
-foto Dogana di Malta-









